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Stagione 2024 / 25               

Il teatro di Vejano chiude la stagione invernale il 18 maggio con Carlotta Rondana in "Femminile single(are)".

Vittima o carnefice? Non è la domanda giusta. Carlotta, la protagonista di questa storia, si interroga sulle complicità che ci impediscono di fare l'amore. Superando l'idea del giusto o sbagliato, per essere politicamente corretta con gli uomini e con le donne, è scorretta con chiunque.

Di e con Carlotta Rondana, regia Francesca Nunzi.

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Telefono / WhatsApp: 333 85 37 695
Email: teatrovejano@gmail.com

© ViterboToday

La grande storia della televisione italiana. Il 4 maggio Pippo Franco calca le tavole di legno del teatro di Vejano con "Il grande viaggio".

Il grande viaggio, il suono e la parola, è uno spettacolo basato sulla musica e sulla recitazione, che consente di fare l'esperienza del disvelamento di ciò che si vede, oltre le apparenze con grande comicità e ironia. Il suono è affidato a Giandomenico Anellino che, con la chitarra, esegue i brani previsti dalla messa in scena, mentre la parola è affidata a Pippo Franco come voce recitante. Profondità e ironia si alternano in un percorso che attraversa vari mondi, in quella che si può definire l'arte di vivere e di vivere l'arte. L'evento ricco d'immagini e di colpi di scena, costituisce un viaggio interiore guidato dall'arte, dalla storia, dal simbolo e da una serie di altri elementi che amplificano la visione del tempo e dello spazio. Il formalismo, le sostanze e i veli che nascondono altre verità vengono osservati da un'altra dimensione che rivela allo spettatore una realtà più profonda capace di emozionare la coscienza e di far vibrare il nostro sesto senso in modo del tutto inconsueto.

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“Arianna ha perso il filo” vuole essere una ironica riflessione sulla vita, le relazioni e gli affanni di tutti noi, occupati a rincorrere il capo che darà senso e sicura felicità, nell’aggrovigliato gomitolo della vita. Arianna è una psicologa che lavora da casa tramite chat di sostegno. Un giorno, mentre sta preparando la torta per il compleanno della figlia, riceve una strana telefonata da un anonimo che con voce contraffatta dice di chiamarsi “disperato79”. 

La conversazione tra i due prenderà da subito toni decisamente divertenti divagando su tematiche diverse che si srotoleranno veloci in un tourbillon travolgente e comico che esploderà in un finale a sorpresa. Un doppio binario che corre da un lato sul mito, dall’altro su riflessioni attuali prendendo di mira con dissacrante ironia la follia della vita moderna con i suoi ritmi le sue promesse i suoi schemi, mettendo al bando la scottante verità di una società che ha tolto ai giovani ogni punto di riferimento: studi, lavoro, politica, famiglia… tutto vacilla e se poi ci aggiungi pandemie, guerre, siccità, crisi economiche..non perdere il filo diventa davvero impresa da supereroi! Ma mentre ognuno di noi si arrovella a rincorrere questo o quest’altro Teseo, di qualunque obiettivo si tratti, succede qualcosa (e menomale) che non avevamo calcolato, una rottura allo schema. 

Nel caso della nostra protagonista si trattera di un figlio inatteso, sbagliato, malato. E quando “il mare diventa un catino”, ognuno di noi deve decidere come comportarsi. Teseo si spaventa e fugge, lei accetta quello che la vita vera le ha messo davanti rimettendo in discussione tutte le priorita. Cresce da sola una bimba malata, ma speciale, si reinventa lavorativamente e trova in questa nota stonata, la sorprendente risposta al suo “desiderio di felicita”. E lui? Il suo Teseo? Che fine ha fatto? E se dovesse ri- comparire all’improwviso, sara capace Arianna di aiutarlo, dopo tutto questo, a srotolare il gomitolo e trovare, ancora una volta, l’uscita?

Barbara Bovoli è un‘attrice coraggiosa, un folletto del palcoscenico che fa dell’indipendenza la sua forza nel concepire e mettere in scena i suoi testi. Dopo il successo di Luna, ha presentato la sua nuova fatica, tutta sua, il 25 e 26 marzo al Teatro Bernini di Ariccia, dal titolo eloquente: Arianna ha perso il filo. 

Arianna è una donna, ma potrebbe benissimo rappresentare tutti noi, smarriti in un mondo senza più punti di riferimento. La particolarità e la bellezza del suo spettacolo è che per interpretarlo, Barbara utilizza e mescola più registri, come solo gli interpreti davvero preparati riescono a fare. Sembra una commedia divertente, ma non tarda ad avventurarsi con ironia anche feroce nelle nostre vite. Relazioni, studio, lavoro, la gestione di tempi e modi imposti subdolamente sin dalla nascita, fino al momento in cui, nei modi fulminei che la vita ci propone, mentre siamo indaffarati a progettare altro, ci si rende conto che il filo è smarrito, che forse eravamo attaccati tenacemente a qualcosa di etereo. A qualcosa, o qualcuno, che forse non è proprio una roccia sicura. 

Il Teseo di turno, insomma, che non esita ad abbandonarci disperati dopo averci illuso. Può assumere qualsiasi forma, non solo umana. Ecco, il testo della Bovoli, con la finezza psicologica che lo contraddistingue, spazia intelligentemente dalla comicita alla satira, ai toni epici propri della tragedia greca, all’utilizzo sapiente del corpo e dello spazio (Lecoq docet) per poi tornare all’amarezza disincantata di una vita che non è proprio quella immaginata. Un percorso comune a tanti, forse tutti ma di cui non tutti prendono coscienza. Lei lo fa e ce lo mostra, col suo spettacolo originale, sorprendente, che gioca col sorriso per affondare il colpo quando meno lo si aspetta, lasciando senza fiato, in un finale inaspettatamente forte, ma reso meno duro dalla consapevolezza matura del personaggio. 

Monologo dal testo non semplice, anche fisicamente impegnativo per la minuta ma atletica Barbara, che riesce ad arrivare a segno come una sberla assestata sul volto di chi si illude di poter controllare tutto. Anche la potenza inarrestabile della vita stessa. Si ride, si riflette, ci si emoziona, ci sicommuove. Applausi. Paolo Leone 

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https://www.youtube.com/watch ?v=t1 EU4XmZrjk&t=333s

Appena passate le festività della quaresima e della Pasqua si passa allo spettacolo “Arianna ha perso il filo” al teatro di Vejano, il 27 aprile con Barbara Bovoli. Spettacolo già rodato negli anni, un grande successo in tutti i teatri in cui si è collocato.

Arianna ha perso il filo vuole essere una ironica riflessione sulla vita, le relazioni e gli affanni di tutti noi, occupati a rincorrere il capo che darà senso e sicura felicità, nell’aggrovigliato gomitolo della vita. Arianna è una psicologa che lavora da casa tramite chat di sostegno. Un giorno, mentre sta preparando la torta per il compleanno della figlia riceve una strana telefonata da un anonimo che con voce contraffatta dice di chiamarsi “disperato79”. La conversazione tra i due prenderà da subito dei toni decisamente divertenti divagando su tematiche diverse che si srotoleranno veloci in un tourbillon travolgente che esploderà in un finale a sorpresa.

Un testo per la prima metà travolgentemente comico, ma con un finale amaro. Un doppio binario che corre da un lato sul mito, dall’altro su riflessioni attuali prendendo di mira con dissacrante ironia la follia della vira moderna con i suoi ritmi, le sue promesse, i suoi schemi mettendo al bando la scottante verità di una società che ha tolto ai giovani ogni punto di riferimento: studi, lavoro, politica, famiglia. Tutto vacilla e non perdere il filo diventa impresa da supereroi. Ma mentre ognuno di noi si arrovella a rincorrere questo o quest’altro Teseo, di qualunque obiettivo si tratti, succede qualcosa (e menomale) che non avevamo calcolato. Una rottura allo schema.

Nel caso della nostra protagonista si tratterà di un figlio inatteso, sbagliato, malato. E quando “il mare diventa un catino” ognuno di noi deve decidere come comportarsi. Teseo si spaventa e fugge, lei accetta quello che la vita vera le ha messo davanti rimettendo in discussione tutte le priorità. Cresce da sola una bimba malata, ma speciale, si reinventa lavorativamente e trova in questa nota stonata la sorprendente risposta al suo “desiderio di felicità”. E lui? Il suo Teseo? Che fine ha fatto? E se dovesse ri-comparire all’improvviso, sarà capace Arianna di aiutarlo, dopo tutto questo, a srotolare il gomitolo e trovare ancora una volta l’uscita?



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barbara bovoli in arianna ha perso il filo al teatro di vejano

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Il Teatro di Vejano è pronto ad accogliere una delle attrici più brillanti della scena italiana: Cinzia Leone. Il 13 aprile alle ore 17:30, l’iconica attrice e comica porterà in scena lo spettacolo "Mamma sei sempre nei miei pensieri, spostati", un’esilarante rappresentazione del rapporto madre-figlio, tra affetto, conflitti e comicità travolgente.

Lo spettacolo, scritto da Cinzia Leone, è un viaggio ironico e sagace nell’universo materno, dove il legame tra genitori e figli viene raccontato con il tipico stile graffiante e irriverente dell’attrice. Una riflessione comica, ma anche profonda, su quanto le mamme siano onnipresenti nella nostra vita… e su quanto a volte vorremmo che si spostassero! 

Cinzia Leone, nota per le sue straordinarie imitazioni e per il suo humor inconfondibile, regalerà al pubblico una serata di risate e riflessioni, in uno spettacolo che ha conquistato il pubblico in tutta Italia.

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 Telefono / WhatsApp: 333 85 37 695

 Email: teatrovejano@gmail.com

 Sito Web: www.teatrovejano.it

Il teatro di Vejano accoglie una delle attrici più brillanti della scena italiana: Cinzia Leone. Il 13 aprile alle 17,30, l’iconica attrice e comica porta in scena lo spettacolo "Mamma sei sempre nei miei pensieri, spostati", un’esilarante rappresentazione del rapporto madre-figlio, tra affetto, conflitti e comicità travolgente.

Lo spettacolo, scritto da Cinzia Leone, è un viaggio ironico e sagace nell’universo materno, dove il legame tra genitori e figli viene raccontato con il tipico stile graffiante e irriverente dell’attrice. Una riflessione comica, ma anche profonda, su quanto le mamme siano onnipresenti nella nostra vita… e su quanto a volte vorremmo che si spostassero.

Cinzia Leone, nota per le sue straordinarie imitazioni e per il suo humor inconfondibile, regala al pubblico una serata di risate e riflessioni, in uno spettacolo che ha conquistato il pubblico in tutta Italia.  

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Il Teatro di Vejano è pronto ad accogliere una delle attrici più brillanti della scena italiana: Cinzia Leone. Il 13 aprile alle ore 17:30, l’iconica attrice e comica porterà in scena lo spettacolo “Mamma sei sempre nei miei pensieri, spostati”, un’esilarante rappresentazione del rapporto madre-figlio, tra affetto, conflitti e comicità travolgente.

Lo spettacolo, scritto da Cinzia Leone, è un viaggio ironico e sagace nell’universo materno, dove il legame tra genitori e figli viene raccontato con il tipico stile graffiante e irriverente dell’attrice. Una riflessione comica, ma anche profonda, su quanto le mamme siano onnipresenti nella nostra vita… e su quanto a volte vorremmo che si spostassero! 

Cinzia Leone, nota per le sue straordinarie imitazioni e per il suo humor inconfondibile, regalerà al pubblico una serata di risate e riflessioni, in uno spettacolo che ha conquistato il pubblico in tutta Italia.

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Sboccia la primavera in tutta la nazione e con lei anche la seconda parte di stagione teatrale di Vejano. Cinque appuntamenti in cartellone

Sboccia la primavera in tutta la nazione e con lei anche la seconda parte di stagione teatrale di Vejano. Cinque appuntamenti in cartellone con abbonamento e tre eventi gratuiti per il pubblico di tutto il viterbese.
“Il filo conduttore ormai è sempre quello, la risata e il pensiero.” Commenta il direttore artistico Fausto Costantini.
“Cinque spettacoli che si, sono leggeri, ti fanno ridere, alcune novità italiane e altri grandi classici come nel caso di ‘Questi Fantasmi’ di Eduardo. Ovviamente il livello rimane alto,attori nazionali si prestano al teatro di Vejano e al suo pubblico per alleggerire gli animi.”

La seconda parte di stagione invece apre i suoi battenti domenica 16 marzo con la commedia “Questi Fantasmi” di Eduardo De Filippo, in scena Mario Antinolfi che firma anche la regia, accompagnato da Carla Schiavone, Nicola Paduano, Paolo Pietrantonio, Ida Anastasio, Ciro Buono, e con Carolina Scardella e Andrea Fulgenzi. Le Musiche a cura Roberto Antinolfi, i costumi di Antonietta Corrado e l’Impianto scenico di Eleonora Scarponi, Disegno Luci Flavio Perillo. La storia di Pasquale Lojacono, un povero uomo, un debole, dopo aver tentato invano di assicurare a sé e alla moglie un minimo di stabilità economica, si è ridotto a vivere di espedienti. Si trasferisce con la giovane moglie Maria in un appartamento all’ultimo piano di un palazzo seicentesco. Maria non sa che il marito ha ottenuto il fitto gratuito per cinque anni di quell’enorme casa (18 camere e 68 balconi) in cambio del compito di sfatare la leggenda sulla presenza di spiriti nella casa. l portiere Raffaele spiega al nuovo inquilino cosa dovrà fare per ottemperare al suo impegno contrattuale: per dimostrare che non ci sono fantasmi dovrà mostrarsi ogni giorno, due volte al giorno, fuori tutti i 68 balconi, mostrando serenità e allegria e cantare ad alta voce. Ascoltando però i racconti del portiere, della sorella di quest’ultimo e del “dirimpettaio” di casa, tal Professor Santanna, il nostro protagonista incomincia a credere all’esistenza degli spiriti; pertanto, quando s’imbatte in Alfredo, l’amante della moglie, lo scambia per un fantasma! Una serie di equivoci che si susseguono per un finale dolce e amaro che lascia tutti felici.

Continua la stagione con il grande ritorno con una cospicua tournée teatrale di Cinzia Leone, il 13 aprile con lo spettacolo “Mamma sei sempre nei miei pensieri, spostati”. uno spettacolo sulla “mammità”, sul distacco dal cordone ombelicale, su come la mamma condiziona i nostri atteggiamenti, i nostri pensieri, e tutto il nostro essere, e viene “analizzata” comicamente l’impronta che ogni madre lascia sulla propria figlia, e che la figlia lascerà a sua volta sui propri figli. Durante lo spettacolo Cinzia viene continuamente interrotta da telefonate della madre che le sottopone problemi gastrici, intestinali…e Cinzia, condizionata dalle telefonate della madre, viene portata a ripercorrere le origini della vita – e l’evoluzione della mamma – dal protozoico, l’era primordiale, al cenozoico, l’era attuale.

Appena passate le festività della quaresima e della pasqua si passa allo spettacolo “Arianna Ha Perso il Filo”, il 27 Aprile con Barbara Bovoli. Spettacolo già rodato negli anni, un grande successo in tutti i teatri in cui si è collocato.
Arianna ha perso il filo vuole essere una ironica riflessione sulla vita, le relazioni e gli affanni di tutti noi, occupati a rincorrere il capo che darà senso e sicura felicità , nell’aggrovigliato gomitolo della vita. Arianna è una psicologa che lavora da casa tramite chat di sostegno. Un giorno, mentre sta preparando la torta per il compleanno della figlia riceve una strana telefonata da un anonimo che con voce contraffatta dice di chiamarsi “disperato79”. La conversazione tra i due prenderà da subito dei toni decisamente divertenti divagando su tematiche diverse che si srotoleranno veloci in un tourbillon travolgente che esploderà in un finale a sorpresa. Un testo per la prima metà travolgentemente comico, ma con un finale amaro. Un doppio binario che corre da un lato sul mito, dall’altro su riflessioni attuali prendendo di mira con dissacrante ironia la follia della vira moderna con i suoi ritmi, le sue promesse, i suoi schemi mettendo al bando la scottante verità di una società che ha tolto ai giovani ogni punto di riferimento; studi, lavoro, politica, famiglia. Tutto vacilla e non perdere il filo diventa impresa da supereroi. Ma mentre ognuno di noi si arrovella a rincorrere questo o quest’altro Teseo, di qualunque obiettivo si tratti, succede qualcosa ( e menomale) che non avevamo calcolato. Una rottura allo schema. Nel caso della nostra protagonista si tratterà di un figlio inatteso, sbagliato, malato. E quando “il mare diventa un catino” ognuno di noi deve decidere come comportarsi. Teseo si spaventa e fugge, lei accetta quello che la vita vera le ha messo davanti rimettendo in discussione tutte le priorità. Cresce da sola una bimba malata , ma speciale, si reinventa lavorativamente , e trova in questa nota stonata , la sorprendente risposta al suo “desiderio di felicità”. E lui? Il suo Teseo? Che fine ha fatto? E se dovesse ri-comparire all’improvviso, sarà capace Arianna di aiutarlo , dopo tutto questo,a srotolare il gomitolo e trovare ancora una volta l’uscita?

È il momento di passare alla grande storia della televisione italiana, il 4 maggio Pippo Franco calca le tavole di legno di Vejano con “Il Grande Viaggio”. Il grande viaggio, il suono e la parola, è uno spettacolo basato sulla musica e sulla recitazione, che consente di fare l’esperienza del disvelamento di ciò che si vede, oltre le apparenze con grande comicità ed ironia. Il suono è affidato a Giandomenico Anellino che, con la chitarra, esegue i brani previsti dalla messa in scena, mentre la parola è affidata a Pippo Franco come voce recitante. Profondità ed ironia si alternano in un percorso che attraversa vari mondi, in quella che si può definire l’arte di vivere e di vivere l’arte. L’evento ricco d’immagini e di colpi di scena, costituisce un viaggio interiore guidato dall’arte, dalla storia, dal simbolo e da una serie di altri elementi che amplificano la visione del tempo e dello spazio. Il formalismo, le sostanze e i veli che nascondono altre verità vengono osservati da un’altra dimensione che rivela allo spettatore una realtà più profonda capace di emozionare la coscienza e di far vibrare il nostro sesto senso in modo del tutto inconsueto.

Si chiude la stagione invernale il 18 Maggio con Carlotta Rondana in Femminile Single(are). Vittima o carnefice? non è la domanda giusta. Carlotta, la protagonista di questa storia, si interroga sulle complicità che ci impediscono di fare l’amore. superando l’idea del giusto o sbagliato, per essere politicamente corretta con gli uomini e con le donne, è scorretta con chiunque. Di e con Carlotta Rondana, regia Francesca Nunzi.

Donne, Donne, Donne

Altra iniziativa molto sentita è quella di ‘Donne, Donne, Donne’, una piccola rassegna gratuita per gli spettatori, nel giorno di Sabato dove si ricordano le grandi figure femminili che hanno cambiato il mondo odierno. Tutte novità italiane che cominciano il 29 Marzo con ‘Il potere di un No’, di Ludovica Costantini, ispirato alla vicenda di Franca Viola, la prima a rifiutare il matrimonio riparatore pubblicamente e che grazie al suo ‘No’ ha fattodecadere anche l’articolo 544 del codice penale. Sempre rimanendo su temi importanti e purtroppo tanto attuali si parlerà anche di femminicidio con il testo “La storia di Annia Regilla”, una novità italiana di Angela Turchini che debutterà proprio al Teatro di Vejano il 12 aprile. Si concluderà l’iniziativa con una lettura su Alda Merini, il 26 aprile, un testo che ormai gira già da qualche anno di cui ho avuto il ruolo di autore e regista; la grande poetessa dei nostri giorni che con la sua delicatezza è riuscita a far entrare chiunque nel mondo tanto reale quanto nascosto dei manicomi negli anni in cui erano ancora in funzione. Tre appuntamenti che ti portano oltre a scoprire la vita e la storia di questedonne anche a riflettere su come il mondo che viviamo oggi non è tanto diverso da quello passato ma che grazie alla loro tenacia è riuscito in un qualche modo a migliorare. Tengo anche a precisare che ogni lettura sarà corredata da una mostra fotografica legata alle donne di cui andremmo a trattare e che sarà appunto visitabile presso il teatro.”

Tiene a precisare il Direttore Artistico Fausto Costantini.

Cinque eventi in abbonamento e tre gratuiti per cui è impossibile non prenotare il proprio posto in platea nella suggestiva cornice di Vejano!

 

Per informazioni e prenotazioni:

teatrovejano@gmail.com
333 85 37 695
www.teatrovejano.it


Il prossimo 29 marzo, alle ore 17.30, il Teatro di Vejano avrà l’onore di ospitare Il potere di un no, una lettura scenica liberamente ispirata alla storia di Franca Viola, un’icona di coraggio e determinazione, interpretata da Antonella Giuzio. Il testo, scritto da Ludovica Costantini, racconta un capitolo fondamentale della lotta per i diritti delle donne e per la loro emancipazione dalla violenza e dal controllo sociale.

Franca Viola, una giovane siciliana, è ricordata come la prima donna in Italia a rifiutare un matrimonio imposto dopo essere stata rapita e violentata, opponendosi alla cosiddetta “legge del matrimonio riparatorio” che consentiva agli stupratori di evitare la pena scegliendo di sposare la vittima. La sua scelta di dire “no” è diventata un simbolo di ribellione contro una società che opprimeva le donne e le costringeva al silenzio. Con la sua azione, Franca ha segnato una svolta culturale e giuridica, dando il via alla fine di una pratica che aveva radici antiche e segnava la condizione subalterna delle donne in Italia.

L’autrice Ludovica Costantini sottolinea l’importanza di questa vicenda con queste parole:
“La storia di Franca Viola non è la sola storia di una donna ma di tutte quelle che hanno subito il dolore del matrimonio riparatore, donne che hanno combattuto per i loro diritti con tutte le loro forze. Sono le stesse donne, figlie e nipoti, che ancora oggi si battono per i propri diritti, sicuramente diversi ma non lontani da quelli che sono stati. Non azzarderei a chiamarlo ‘manifesto femminista’ il mio testo quanto più un vademecum per ricordarci di non abbassare mai la testa, di non essere mai succubi o vittime, ma artefici della nostra storia e delle nostre volontà.”

Il potere di un no non è solo un racconto storico, ma un monito per le generazioni future sul valore della libertà e della dignità personale. La lettura scenica sarà arricchita da una mostra fotografica, visibile al pubblico sia il giorno dell’evento che durante i giorni successivi, offrendo un’esperienza visiva che completa il racconto di una delle vicende più emblematiche della storia contemporanea.

L’evento, che si terrà con ingresso gratuito (su prenotazione obbligatoria), è un’occasione per riflettere sulla forza e sul coraggio di una giovane donna che ha avuto il coraggio di opporsi a un sistema che le imponeva il silenzio, scegliendo di dire “no” non solo per sé stessa, ma per tutte le donne che avrebbero seguito il suo esempio.

Dettagli dell’evento:

Le prenotazioni possono essere effettuate chiamando il numero del teatro o inviando una mail.

Questo evento rappresenta un’opportunità unica per il pubblico di approfondire una storia di straordinario coraggio che ha cambiato la storia del nostro Paese. Un’interpretazione che, attraverso la voce di Antonella Giuzio, darà vita a una vicenda che ha segnato la battaglia per i diritti delle donne e che merita di essere raccontata e condivisa.

Sabato 29 marzo, alle ore 17.30, il Teatro di Vejano ospiterà Il potere di un no, una lettura scenica liberamente ispirata alla storia di Franca Viola, un’icona di coraggio e determinazione, interpretata da Antonella Giuzio. Il testo, scritto da Ludovica Costantini, racconta un capitolo fondamentale della lotta per i diritti delle donne e per la loro emancipazione dalla violenza e dal controllo sociale.

Franca Viola, una giovane siciliana, è ricordata come la prima donna in Italia a rifiutare un matrimonio imposto dopo essere stata rapita e violentata, opponendosi alla cosiddetta “legge del matrimonio riparatorio” che consentiva agli stupratori di evitare la pena scegliendo di sposare la vittima. La sua scelta di dire “no” è diventata un simbolo di ribellione contro una società che opprimeva le donne e le costringeva al silenzio. Con la sua azione, Franca ha segnato una svolta culturale e giuridica, dando il via alla fine di una pratica che aveva radici antiche e segnava la condizione subalterna delle donne in Italia.

L’autrice Ludovica Costantini sottolinea l’importanza di questa vicenda con queste parole:
“La storia di Franca Viola non è la sola storia di una donna ma di tutte quelle che hanno subito il dolore del matrimonio riparatore, donne che hanno combattuto per i loro diritti con tutte le loro forze. Sono le stesse donne, figlie e nipoti, che ancora oggi si battono per i propri diritti, sicuramente diversi ma non lontani da quelli che sono stati. Non azzarderei a chiamarlo ‘manifesto femminista’ il mio testo quanto più un vademecum per ricordarci di non abbassare mai la testa, di non essere mai succubi o vittime, ma artefici della nostra storia e delle nostre volontà.”

Il potere di un no non è solo un racconto storico, ma un monito per le generazioni future sul valore della libertà e della dignità personale. La lettura scenica sarà arricchita da una mostra fotografica, visibile al pubblico sia il giorno dell’evento che durante i giorni successivi, offrendo un’esperienza visiva che completa il racconto di una delle vicende più emblematiche della storia contemporanea.

L’evento, che si terrà con ingresso gratuito (su prenotazione obbligatoria), è un’occasione per riflettere sulla forza e sul coraggio di una giovane donna che ha avuto il coraggio di opporsi a un sistema che le imponeva il silenzio, scegliendo di dire “no” non solo per sé stessa, ma per tutte le donne che avrebbero seguito il suo esempio.

Dettagli dell’evento:

Le prenotazioni possono essere effettuate chiamando il numero del teatro o inviando una mail.

Questo evento rappresenta un’opportunità unica per il pubblico di approfondire una storia di straordinario coraggio che ha cambiato la storia del nostro Paese. Un’interpretazione che, attraverso la voce di Antonella Giuzio, darà vita a una vicenda che ha segnato la battaglia per i diritti delle donne e che merita di essere raccontata e condivisa.

Contatti: Teatro di Vejano – 333 8537695 – teatrovejano@gmail.comwww.teatrovejano.it

Sabato 29 marzo, alle ore 17.30, il Teatro di Vejano ospiterà Il potere di un no, una lettura scenica liberamente ispirata alla storia di Franca Viola, un’icona di coraggio e determinazione, interpretata da Antonella Giuzio. Il testo, scritto da Ludovica Costantini, racconta un capitolo fondamentale della lotta per i diritti delle donne e per la loro emancipazione dalla violenza e dal controllo sociale.

Franca Viola, una giovane siciliana, è ricordata come la prima donna in Italia a rifiutare un matrimonio imposto dopo essere stata rapita e violentata, opponendosi alla cosiddetta “legge del matrimonio riparatorio” che consentiva agli stupratori di evitare la pena scegliendo di sposare la vittima. La sua scelta di dire “no” è diventata un simbolo di ribellione contro una società che opprimeva le donne e le costringeva al silenzio. Con la sua azione, Franca ha segnato una svolta culturale e giuridica, dando il via alla fine di una pratica che aveva radici antiche e segnava la condizione subalterna delle donne in Italia.

L’autrice Ludovica Costantini sottolinea l’importanza di questa vicenda con queste parole:
“La storia di Franca Viola non è la sola storia di una donna ma di tutte quelle che hanno subito il dolore del matrimonio riparatore, donne che hanno combattuto per i loro diritti con tutte le loro forze. Sono le stesse donne, figlie e nipoti, che ancora oggi si battono per i propri diritti, sicuramente diversi ma non lontani da quelli che sono stati. Non azzarderei a chiamarlo ‘manifesto femminista’ il mio testo quanto più un vademecum per ricordarci di non abbassare mai la testa, di non essere mai succubi o vittime, ma artefici della nostra storia e delle nostre volontà.”

Il potere di un no non è solo un racconto storico, ma un monito per le generazioni future sul valore della libertà e della dignità personale. La lettura scenica sarà arricchita da una mostra fotografica, visibile al pubblico sia il giorno dell’evento che durante i giorni successivi, offrendo un’esperienza visiva che completa il racconto di una delle vicende più emblematiche della storia contemporanea.

L’evento, che si terrà con ingresso gratuito (su prenotazione obbligatoria), è un’occasione per riflettere sulla forza e sul coraggio di una giovane donna che ha avuto il coraggio di opporsi a un sistema che le imponeva il silenzio, scegliendo di dire “no” non solo per sé stessa, ma per tutte le donne che avrebbero seguito il suo esempio.

Dettagli dell’evento:

Le prenotazioni possono essere effettuate chiamando il numero del teatro o inviando una mail.

Questo evento rappresenta un’opportunità unica per il pubblico di approfondire una storia di straordinario coraggio che ha cambiato la storia del nostro Paese. Un’interpretazione che, attraverso la voce di Antonella Giuzio, darà vita a una vicenda che ha segnato la battaglia per i diritti delle donne e che merita di essere raccontata e condivisa.

Contatti: Teatro di Vejano – 333 8537695 – teatrovejano@gmail.comwww.teatrovejano.it

www.zazoom.it

Il 29 marzo, alle 17.30, il teatro di Vejano ospita "Il potere di un no", una lettura scenica liberamente ispirata alla storia di Franca Viola, un’icona di coraggio e determinazione, interpretata da Antonella Giuzio. Il testo, scritto da Ludovica Costantini, racconta un capitolo fondamentale.

Viterbotoday.it - "Il potere di un no", l'omaggio a Franca Viola al teatro di Vejano

Leggi su Viterbotoday.it


29 marzo

Nell'ambito della rassegna Donne, donne, donne - Letture legate alle grandi donne della storia, sabato 29 marzo 2025 alle ore 17.30 avrà luogo presso il teatro Comunale di Vejano, in provincia di Viterbo, la lettura scenica Il potere di un no, un omaggio a Franca Viola di Ludovica Costantini e con Antonella Giuzio.

Liberamente ispirato alla storia di Franca Viola, siciliana, ricordata come la prima donna in Italia a rifiutare un matrimonio riparatore impostole a seguito di un rapimento e di una violenza, lo spettacolo ripercorre un capitolo fondamentale della lotta per i diritti delle donne e per la loro emancipazione dalla violenza e dal controllo sociale.

La lettura scenica sarà arricchita da una mostra fotografica, visibile al pubblico sia il giorno dell’evento che durante i giorni successivi.

L'ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria.

VEJANO (Viterbo) – Il prossimo 29 marzo, alle ore 17.30, il Teatro di Vejano avrà l’onore di ospitare Il potere di un no, una lettura scenica liberamente ispirata alla storia di Franca Viola, un’icona di coraggio e determinazione, interpretata da Antonella Giuzio. Il testo, scritto da Ludovica Costantini, racconta un capitolo fondamentale della lotta per i diritti delle donne e per la loro emancipazione dalla violenza e dal controllo sociale.

Franca Viola, una giovane siciliana, è ricordata come la prima donna in Italia a rifiutare un matrimonio imposto dopo essere stata rapita e violentata, opponendosi alla cosiddetta “legge del matrimonio riparatorio” che consentiva agli stupratori di evitare la pena scegliendo di sposare la vittima. La sua scelta di dire “no” è diventata un simbolo di ribellione contro una società che opprimeva le donne e le costringeva al silenzio. Con la sua azione, Franca ha segnato una svolta culturale e giuridica, dando il via alla fine di una pratica che aveva radici antiche e segnava la condizione subalterna delle donne in Italia.

L’autrice Ludovica Costantini sottolinea l’importanza di questa vicenda con queste parole:
“La storia di Franca Viola non è la sola storia di una donna ma di tutte quelle che hanno subito il dolore del matrimonio riparatore, donne che hanno combattuto per i loro diritti con tutte le loro forze. Sono le stesse donne, figlie e nipoti, che ancora oggi si battono per i propri diritti, sicuramente diversi ma non lontani da quelli che sono stati. Non azzarderei a chiamarlo ‘manifesto femminista’ il mio testo quanto più un vademecum per ricordarci di non abbassare mai la testa, di non essere mai succubi o vittime, ma artefici della nostra storia e delle nostre volontà.”

Il potere di un no non è solo un racconto storico, ma un monito per le generazioni future sul valore della libertà e della dignità personale. La lettura scenica sarà arricchita da una mostra fotografica, visibile al pubblico sia il giorno dell’evento che durante i giorni successivi, offrendo un’esperienza visiva che completa il racconto di una delle vicende più emblematiche della storia contemporanea.

L’evento, che si terrà con ingresso gratuito (su prenotazione obbligatoria), è un’occasione per riflettere sulla forza e sul coraggio di una giovane donna che ha avuto il coraggio di opporsi a un sistema che le imponeva il silenzio, scegliendo di dire “no” non solo per sé stessa, ma per tutte le donne che avrebbero seguito il suo esempio.

Dettagli dell’evento:
Titolo: Il potere di un no
Autore: Ludovica Costantini
Interprete: Antonella Giuzio
Data: 29 marzo 2025, ore 17.30
Luogo: Teatro di Vejano
Ingresso: Gratuito con prenotazione obbligatoria
Esposizione fotografica: Visibile il giorno dell’evento e durante i giorni di spettacolo
Le prenotazioni possono essere effettuate chiamando il numero del teatro o inviando una mail.

Questo evento rappresenta un’opportunità unica per il pubblico di approfondire una storia di straordinario coraggio che ha cambiato la storia del nostro Paese. Un’interpretazione che, attraverso la voce di Antonella Giuzio, darà vita a una vicenda che ha segnato la battaglia per i diritti delle donne e che merita di essere raccontata e condivisa.

Contatti:
Teatro di Vejano
Telefono: 3338537695
Email: teatrovejano@gmail.com

Il Potere di un No: La Storia di Coraggio che ha Cambiato l’Italia. “Il Teatro di Vejano porta in scena la lotta di Franca Viola per la libertà delle donne”

Il Teatro di Vejano celebra il coraggio di Franca Viola con Il Potere di un No

Un evento teatrale che racconta una storia di emancipazione e ribellione, Il Potere di un No

Il 29 marzo 2025, alle ore 17.30, il Teatro di Vejano ospiterà una serata di grande significato storico e sociale con la lettura scenica.

Un evento che, attraverso la voce dell’attrice Antonella Giuzio, darà vita alla storia di Franca Viola, una donna che con il suo coraggio ha cambiato il destino delle generazioni future.

Il Potere di un No. Franca Viola: il simbolo di un’epoca che cambia

La vicenda di Franca Viola è un capitolo fondamentale nella lotta per i diritti delle donne.

In un’Italia ancora radicata in tradizioni arcaiche, la sua ribellione al matrimonio riparatore ha segnato un punto di svolta.

Rapita e violentata, Franca rifiutò di sposare il suo aggressore, opponendosi a una legge che consentiva agli stupratori di evitare la condanna attraverso il matrimonio con la vittima.

Un gesto semplice, ma rivoluzionario, che scosse profondamente la società italiana e portò a un cambiamento culturale e giuridico.

La sua scelta di dire “no” non fu solo un atto di autodeterminazione, ma una dichiarazione di libertà per tutte le donne dell’epoca e per quelle che sarebbero venute dopo di lei.

Il Potere di un No: La Storia di Coraggio che ha Cambiato l’Italia.

Il Potere di un No. Un testo potente e necessario

Scritto da Ludovica Costantini, il testo di “Il Potere di un No” vuole essere un monito e un messaggio di forza per le nuove generazioni.

Con grande sensibilità, l’autrice ripercorre non solo la vicenda personale di Franca Viola, ma anche il contesto sociale in cui si svolse, offrendo uno spaccato di un’epoca in cui la voce delle donne era soffocata da leggi ingiuste e mentalità patriarcali.

“Non è solo la storia di Franca Viola – spiega Ludovica Costantini – ma di tutte quelle donne che hanno combattuto per i propri diritti e che ancora oggi lottano per la propria dignità. Il passato non è così lontano come sembra e la consapevolezza è il primo passo verso il cambiamento.”

Il Potere di un No. Un’esperienza teatrale e visiva

La lettura scenica sarà arricchita da una mostra fotografica, visibile sia il giorno dell’evento che nei giorni successivi.

Attraverso immagini suggestive, il pubblico potrà approfondire il contesto storico e sociale in cui si sviluppò la storia di Franca Viola, vivendo un’esperienza immersiva che fonde teatro e arte visiva.

L’interpretazione di Antonella Giuzio, con la sua intensità e il suo talento, renderà ancora più vibrante la narrazione, regalando agli spettatori un’emozione autentica e profonda.

Sarà un’occasione per riflettere, commuoversi e ricordare, perché il coraggio di Franca Viola non resti solo una memoria, ma un esempio sempre attuale.

Il Potere di un No: La Storia di Coraggio che ha Cambiato l’Italia.

Il Potere di un No. Un evento da non perdere

L’ingresso all’evento è gratuito, ma la prenotazione è obbligatoria.

Per partecipare, è possibile contattare il teatro tramite telefono o email. Questa rappresentazione è un’opportunità unica per riscoprire una storia di resistenza e determinazione che ha cambiato il nostro Paese.

Dettagli dell’evento:

Prenotazioni:

Organizzazione:

Un evento imperdibile, un messaggio di speranza e di lotta per la libertà e la dignità di tutte le donne.


Il prossimo 29 marzo, alle ore 17.30, il Teatro di Vejano avrà l’onore di ospitare Il potere di un no, una lettura scenica liberamente ispirata alla storia di Franca Viola, un’icona di coraggio e determinazione, interpretata da Antonella Giuzio. Il testo, scritto da Ludovica Costantini, racconta un capitolo fondamentale della lotta per i diritti delle donne e per la loro emancipazione dalla violenza e dal controllo sociale.

Franca Viola, una giovane siciliana, è ricordata come la prima donna in Italia a rifiutare un matrimonio imposto dopo essere stata rapita e violentata, opponendosi alla cosiddetta “legge del matrimonio riparatorio” che consentiva agli stupratori di evitare la pena scegliendo di sposare la vittima. La sua scelta di dire “no” è diventata un simbolo di ribellione contro una società che opprimeva le donne e le costringeva al silenzio. Con la sua azione, Franca ha segnato una svolta culturale e giuridica, dando il via alla fine di una pratica che aveva radici antiche e segnava la condizione subalterna delle donne in Italia.

L’autrice Ludovica Costantini sottolinea l’importanza di questa vicenda con queste parole:
“La storia di Franca Viola non è la sola storia di una donna ma di tutte quelle che hanno subito il dolore del matrimonio riparatore, donne che hanno combattuto per i loro diritti con tutte le loro forze. Sono le stesse donne, figlie e nipoti, che ancora oggi si battono per i propri diritti, sicuramente diversi ma non lontani da quelli che sono stati. Non azzarderei a chiamarlo ‘manifesto femminista’ il mio testo quanto più un vademecum per ricordarci di non abbassare mai la testa, di non essere mai succubi o vittime, ma artefici della nostra storia e delle nostre volontà.”

Il potere di un no non è solo un racconto storico, ma un monito per le generazioni future sul valore della libertà e della dignità personale. La lettura scenica sarà arricchita da una mostra fotografica, visibile al pubblico sia il giorno dell’evento che durante i giorni successivi, offrendo un’esperienza visiva che completa il racconto di una delle vicende più emblematiche della storia contemporanea.

L’evento, che si terrà con ingresso gratuito (su prenotazione obbligatoria), è un’occasione per riflettere sulla forza e sul coraggio di una giovane donna che ha avuto il coraggio di opporsi a un sistema che le imponeva il silenzio, scegliendo di dire “no” non solo per sé stessa, ma per tutte le donne che avrebbero seguito il suo esempio.

Dettagli dell’evento:

Le prenotazioni possono essere effettuate chiamando il numero del teatro o inviando una mail.

Questo evento rappresenta un’opportunità unica per il pubblico di approfondire una storia di straordinario coraggio che ha cambiato la storia del nostro Paese. Un’interpretazione che, attraverso la voce di Antonella Giuzio, darà vita a una vicenda che ha segnato la battaglia per i diritti delle donne e che merita di essere raccontata e condivisa.

Contatti:

Teatro di Vejano
📞 Telefono: 3338537695
📧 Email: teatrovejano@gmail.com
🌐 Sito web: www.teatrovejano.it

Il prossimo 29 marzo, alle ore 17.30, il Teatro di Vejano avrà l’onore di ospitare Il potere di un no, una lettura scenica liberamente ispirata alla storia di Franca Viola, un’icona di coraggio e determinazione, interpretata da Antonella Giuzio. Il testo, scritto da Ludovica Costantini, racconta un capitolo fondamentale della lotta per i diritti delle donne e per la loro emancipazione dalla violenza e dal controllo sociale.

Franca Viola, una giovane siciliana, è ricordata come la prima donna in Italia a rifiutare un matrimonio imposto dopo essere stata rapita e violentata, opponendosi alla cosiddetta “legge del matrimonio riparatorio” che consentiva agli stupratori di evitare la pena scegliendo di sposare la vittima. La sua scelta di dire “no” è diventata un simbolo di ribellione contro una società che opprimeva le donne e le costringeva al silenzio. Con la sua azione, Franca ha segnato una svolta culturale e giuridica, dando il via alla fine di una pratica che aveva radici antiche e segnava la condizione subalterna delle donne in Italia.

L’autrice Ludovica Costantini sottolinea l’importanza di questa vicenda con queste parole:
“La storia di Franca Viola non è la sola storia di una donna ma di tutte quelle che hanno subito il dolore del matrimonio riparatore, donne che hanno combattuto per i loro diritti con tutte le loro forze. Sono le stesse donne, figlie e nipoti, che ancora oggi si battono per i propri diritti, sicuramente diversi ma non lontani da quelli che sono stati. Non azzarderei a chiamarlo ‘manifesto femminista’ il mio testo quanto più un vademecum per ricordarci di non abbassare mai la testa, di non essere mai succubi o vittime, ma artefici della nostra storia e delle nostre volontà.”

Il potere di un no non è solo un racconto storico, ma un monito per le generazioni future sul valore della libertà e della dignità personale. La lettura scenica sarà arricchita da una mostra fotografica, visibile al pubblico sia il giorno dell’evento che durante i giorni successivi, offrendo un’esperienza visiva che completa il racconto di una delle vicende più emblematiche della storia contemporanea.

L’evento, che si terrà con ingresso gratuito (su prenotazione obbligatoria), è un’occasione per riflettere sulla forza e sul coraggio di una giovane donna che ha avuto il coraggio di opporsi a un sistema che le imponeva il silenzio, scegliendo di dire “no” non solo per sé stessa, ma per tutte le donne che avrebbero seguito il suo esempio.

Le prenotazioni possono essere effettuate chiamando il numero del teatro o inviando una mail.

Questo evento rappresenta un’opportunità unica per il pubblico di approfondire una storia di straordinario coraggio che ha cambiato la storia del nostro Paese. Un’interpretazione che, attraverso la voce di Antonella Giuzio, darà vita a una vicenda che ha segnato la battaglia per i diritti delle donne e che merita di essere raccontata e condivisa.

Contatti:

Teatro di Vejano
Telefono: 3338537695
Email: teatrovejano@gmail.com
Sito web: www.teatrovejano.it


Il prossimo 29 marzo, alle ore 17.30, il Teatro di Vejano avrà l’onore di ospitare Il potere di un no, una lettura scenica liberamente ispirata alla storia di Franca Viola, un’icona di coraggio e determinazione, interpretata da Antonella Giuzio. Il testo, scritto da Ludovica Costantini, racconta un capitolo fondamentale della lotta per i diritti delle donne e per la loro emancipazione dalla violenza e dal controllo sociale.

Franca Viola, una giovane siciliana, è ricordata come la prima donna in Italia a rifiutare un matrimonio imposto dopo essere stata rapita e violentata, opponendosi alla cosiddetta “legge del matrimonio riparatorio” che consentiva agli stupratori di evitare la pena scegliendo di sposare la vittima. La sua scelta di dire “no” è diventata un simbolo di ribellione contro una società che opprimeva le donne e le costringeva al silenzio. Con la sua azione, Franca ha segnato una svolta culturale e giuridica, dando il via alla fine di una pratica che aveva radici antiche e segnava la condizione subalterna delle donne in Italia.

L’autrice Ludovica Costantini sottolinea l’importanza di questa vicenda con queste parole:
“La storia di Franca Viola non è la sola storia di una donna ma di tutte quelle che hanno subito il dolore del matrimonio riparatore, donne che hanno combattuto per i loro diritti con tutte le loro forze. Sono le stesse donne, figlie e nipoti, che ancora oggi si battono per i propri diritti, sicuramente diversi ma non lontani da quelli che sono stati. Non azzarderei a chiamarlo ‘manifesto femminista’ il mio testo quanto più un vademecum per ricordarci di non abbassare mai la testa, di non essere mai succubi o vittime, ma artefici della nostra storia e delle nostre volontà.”

Il potere di un no non è solo un racconto storico, ma un monito per le generazioni future sul valore della libertà e della dignità personale. La lettura scenica sarà arricchita da una mostra fotografica, visibile al pubblico sia il giorno dell’evento che durante i giorni successivi, offrendo un’esperienza visiva che completa il racconto di una delle vicende più emblematiche della storia contemporanea.

L’evento, che si terrà con ingresso gratuito (su prenotazione obbligatoria), è un’occasione per riflettere sulla forza e sul coraggio di una giovane donna che ha avuto il coraggio di opporsi a un sistema che le imponeva il silenzio, scegliendo di dire “no” non solo per sé stessa, ma per tutte le donne che avrebbero seguito il suo esempio.

Le prenotazioni possono essere effettuate chiamando il numero del teatro o inviando una mail.

Questo evento rappresenta un’opportunità unica per il pubblico di approfondire una storia di straordinario coraggio che ha cambiato la storia del nostro Paese. Un’interpretazione che, attraverso la voce di Antonella Giuzio, darà vita a una vicenda che ha segnato la battaglia per i diritti delle donne e che merita di essere raccontata e condivisa.

Contatti:

Teatro di Vejano
Telefono: 3338537695
Email: teatrovejano@gmail.com
Sito web: www.teatrovejano.it

Inizia la seconda parte di stagione al Teatro Comunale di Vejano il 16 marzo, alle ore 17.30, con un grande classico intramontabile “Questi Fantasmi” di Eduardo De Filippo. Il testo scritto nel 1945, in un’Italia segnata dal dopoguerra è una commedia con il tipico umorismo eduardiano, il contrasto tra sogno e realtà, speranza e disillusione.

Oltre al successo teatrale, Questi Fantasmi! è stato adattato anche per il cinema. Nel 1967 ne è stata realizzata una versione cinematografica con la regia di Renato Castellani, con Vittorio Gassman e Sophia Loren tra i protagonisti. La commedia ha avuto una grande fortuna anche all’estero. Nel 1955, Sir Laurence Olivier ne curò una versione in inglese, intitolata Ghosts – Italian Style, portandola sui palcoscenici britannici con enorme successo.

Torna però su palchi italiani, in scena grazie e con Mario Antinolf, che ne firma anche la regia, nei panni di Pasquale Lojacono, accompagnato da Carla Schiavone, Nicola Paduano, Paolo Pietrantonio, Ida Anastasio, Ciro Buono e con Carolina Scardella e Andrea Fulgenzi.

La storia è quella di Pasquale Lojacono, un uomo semplice, ingenuo ma anche pieno di astuzia, che si trasferisce con la moglie Maria in un antico palazzo ricevuto in affitto a condizioni molto vantaggiose. Il motivo? Si dice che l’edificio sia infestato dai fantasmi! Pasquale, anziché spaventarsi, accetta con entusiasmo la nuova dimora, convinto che queste presenze soprannaturali possano rivelarsi addirittura amichevoli e di buon auspicio. Tuttavia, strani eventi iniziano a verificarsi: rumori misteriosi, apparizioni fugaci e soprattutto una serie di “regali” in denaro che compaiono dal nulla. Sarà davvero opera degli spiriti? O dietro questa apparente magia si cela una verità ben più concreta e terrena? Tra equivoci, ironia e momenti di profonda riflessione, Questi Fantasmi! è una commedia che mescola il comico e il tragico, raccontando la solitudine, le illusioni e i compromessi della vita umana, con la maestria inconfondibile di Eduardo De Filippo.

Uno spettacolo imperdibile per vedere di nuovo in scena rappresenta la filosofia eduardiana: la capacità di vedere oltre il visibile, tra illusioni e verità nascoste e ovviamente, perché no, rivedere anche la più famosa scena del teatro italiano, quella della caffettiera!

 

Per informazioni e prenotazioni: teatrovejano@gmail.com – 333 8537695 – www.teatrovejano.it

VEJANO - Inizia la seconda parte di stagione al Teatro Comunale di Vejano il 16 marzo alle ore 17:30 con un grande classico intramontabile "Questi Fantasmi" di Eduardo De Filippo.

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Il testo scritto nel 1945, in un'Italia segnata dal dopoguerra è una commedia con il tipico umorismo eduardiano, il contrasto tra sogno e realtà, speranza e disillusione.

Oltre al successo teatrale, Questi Fantasmi! è stato adattato anche per il cinema. Nel 1967 ne è stata realizzata una versione cinematografica con la regia di Renato Castellani, con Vittorio Gassman e Sophia Loren tra i protagonisti.

La commedia ha avuto una grande fortuna anche all'estero. Nel 1955, Sir Laurence Olivier ne curò una versione in inglese, intitolata Ghosts – Italian Style, portandola sui palcoscenici britannici con enorme successo.

Torna però su palchi italiani, in scena grazie e con Mario Antinolfi, che ne firma anche la regia, nei panni di Pasquale Lojacono, accompagnato da Carla Schiavone, Nicola Paduano, Paolo Pietrantonio, Ida Anastasio, Ciro Buono e con Carolina Scardella e Andrea Fulgenzi.

La storia è quella di Pasquale Lojacono, un uomo semplice, ingenuo ma anche pieno di astuzia, che si trasferisce con la moglie Maria in un antico palazzo ricevuto in affitto a condizioni molto vantaggiose. Il motivo? Si dice che l'edificio sia infestato dai fantasmi!

Pasquale, anziché spaventarsi, accetta con entusiasmo la nuova dimora, convinto che queste presenze soprannaturali possano rivelarsi addirittura amichevoli e di buon auspicio. Tuttavia, strani eventi iniziano a verificarsi: rumori misteriosi, apparizioni fugaci e soprattutto una serie di "regali" in denaro che compaiono dal nulla.

Sarà davvero opera degli spiriti? O dietro questa apparente magia si cela una verità ben più concreta e terrena? Tra equivoci, ironia e momenti di profonda riflessione, Questi Fantasmi! è una commedia che mescola il comico e il tragico, raccontando la solitudine, le illusioni e i compromessi della vita umana, con la maestria inconfondibile di Eduardo De Filippo.

Uno spettacolo imperdibile per vedere di nuovo in scena rappresenta la filosofia eduardiana: la capacità di vedere oltre il visibile, tra illusioni e verità nascoste e ovviamente, perché no, rivedere anche la più famosa scena del teatro italiano, quella della caffettiera!

Per informazioni e prenotazioni: teatrovejano@gmail.com 333 85 37 695 www.teatrovejano.it

Gli spettacoli in programma da domenica 16 marzo 

Sotto l’esperta direzione artistica di Fausto Costantini Nicolai, attore, regista nonché importante distributore di spettacoli, domenica 16 marzo nel pittoresco borgo di Vejano riprende la stagione 2025 del Teatro Comunale sito all’interno della Villa Comunale a cui si accede dagli ingressi di Via dell’impresa o da Via cardinal Cavicchioni.  

Cinque gli appuntamenti pomeridiani  che garantiranno al pubblico puro e sano divertimento ma anche quel pizzico di giusta cultura che ovunque fa delle rappresentazioni teatrali un momento sociale di richiamo. 

Si inizia con “Questi fantasmi”, gran classico della commedia napoletana scritto da Eduardo De Filippo interpretato e diretto da Mario Adinolfi affiancato sul palcoscenico da Carla Schiavone, Antonio De Rosa, Paolo Pietrantonio, Ida Anastasio e Ciro buono nonché della partecipazione di Carolina Scardella e Andrea Fulgenzi.

L’esilarante vicenda di Pasquale Lojacono e della giovane moglie Maria che divengono gratuiti fruitori di un’immensa casa in cambio del compito di sfatare la leggenda sulla presenza degli Spiriti residenti nella stessa , è ovvio spunto di gag e scenette che non mancheranno di coinvolgere gli spettatori.

Domenica 13 aprile sarà la volta di Cinzia Leone in scena al del Teatro Comunale con lo spettacolo “Mamma sei sempre nei miei pensieri, spostati” un testo decisamente brillante, talvolta anche tagliente, sulla “mammità”, sul distacco dal cordone ombelicale, su come la figura spesso ingombrante della mamma condizioni i nostri atteggiamenti o i nostri pensieri, in sintesi un paio d’ore di risate sull’impronta che ogni madre lascia sulla propria figlia e che a sua volta la figlia lascerà sui propri figli.

Domenica 27 aprile la poliedrica Barbara Bovoli sarà protagonista di uno degli spettacoli più apprezzati degli ultimi tempi “Arianna Ha Perso il Filo” testo già rodato negli anni su diversi palcoscenici del Belpaese meritorio del gran successo riscosso ovunque sia stato rappresentato, complice la tematica portante del monologo che vuole essere un’ ironica riflessione sulla vita, le relazioni e gli affanni di tutti noi, occupati a rincorrere il capo che darà senso e sicura felicità, nell’aggrovigliato gomitolo in cui quotidianamente viviamo. 

 

Interessante più che mai l’appuntamento  con il Pippo Franco previsto domenica 4 maggio per “Il Grande Viaggio” spettacolo in cui suono e parola la fanno da padroni nel racconto della storia della televisione italiana, un testo basato sulla musica e sulla recitazione, che consente di fare l’esperienza del disvelamento di ciò che si vede, oltre le apparenze con grande comicità ed ironia. Il suono è affidato a Giandomenico Anellino che, con la chitarra, esegue i brani previsti dalla messa in scena, mentre la parola è affidata a Pippo Franco come voce recitante.

Ricco d’immagini e di colpi di scena, lo spettacolo vuol essere un viaggio interiore guidato dall’arte, dalla storia, dal simbolo e da una serie di altri elementi che amplificano la visione del tempo e dello spazio. Il formalismo, le sostanze e i veli che nascondono altre verità vengono osservati da un’altra dimensione che rivela allo spettatore una realtà più profonda capace di emozionare la coscienza e di far vibrare il nostro sesto senso in modo del tutto inconsueto.

La stagione invernale chiuderà il 18 maggio con il monologo scritto ed interpretato da Carlotta Rondana in “Femminile Single(are)” diretto da Francesca Nunzi Carlotta, in cui la protagonista si interroga sulle complicità che ci impediscono di fare l’amore, superando ogni aspetto del questo e giusto e questo è sbagliato nonché, per par condicio, analizzando i punti di vista di uomini e donne.

Teatro Comunale di Vejano: Villa Comunale ingresso A-via dell’Impresa; ingresso B Via Cardinal Cavicchioni

 

Per informazioni e prenotazioni: 333 85 37 695 – teatrovejano@gmail.com – www.teatrovejano.it

Mara Fux

VEJANO (Viterbo) – Inizia la seconda parte di stagione al Teatro Comunale di Vejano il 16 Marzo alle ore 17:30 con un grande classico intramontabile “Questi Fantasmi” di Eduardo De Filippo. Il testo scritto nel 1945, in un’Italia segnata dal dopoguerra è una commedia con il tipico umorismo eduardiano, il contrasto tra sogno e realtà, speranza e disillusione.

Oltre al successo teatrale, Questi Fantasmi! è stato adattato anche per il cinema. Nel 1967 ne è stata realizzata una versione cinematografica con la regia di Renato Castellani, con Vittorio Gassman e Sophia Loren tra i protagonisti.

La commedia ha avuto una grande fortuna anche all’estero. Nel 1955, Sir Laurence Olivier ne curò una versione in inglese, intitolata Ghosts – Italian Style, portandola sui palcoscenici britannici con enorme successo.

Torna però su palchi italiani, in scena grazie e con Mario Antinolf, che ne firma anche la regia, nei panni di Pasquale Lojacono, accompagnato da Carla Schiavone, Nicola Paduano, Paolo Pietrantonio, Ida Anastasio, Ciro Buono e con Carolina Scardella e Andrea Fulgenzi.

La storia è quella di Pasquale Lojacono, un uomo semplice, ingenuo ma anche pieno di astuzia, che si trasferisce con la moglie Maria in un antico palazzo ricevuto in affitto a condizioni molto vantaggiose. Il motivo? Si dice che l’edificio sia infestato dai fantasmi! Pasquale, anziché spaventarsi, accetta con entusiasmo la nuova dimora, convinto che queste presenze soprannaturali possano rivelarsi addirittura amichevoli e di buon auspicio. Tuttavia, strani eventi iniziano a verificarsi: rumori misteriosi, apparizioni fugaci e soprattutto una serie di “regali” in denaro che compaiono dal nulla. Sarà davvero opera degli spiriti? O dietro questa apparente magia si cela una verità ben più concreta e terrena?

Tra equivoci, ironia e momenti di profonda riflessione, Questi Fantasmi! è una commedia che mescola il comico e il tragico, raccontando la solitudine, le illusioni e i compromessi della vita umana, con la maestria inconfondibile di Eduardo De Filippo.

Uno spettacolo imperdibile per vedere di nuovo in scena rappresenta la filosofia eduardiana: la capacità di vedere oltre il visibile, tra illusioni e verità nascoste e ovviamente, perché no, rivedere anche la più famosa scena del teatro italiano, quella della caffettiera!

Per informazioni e prenotazioni:

teatrovejano@gmail.com

333 85 37 695

www.teatrovejano.it

Riceviamo e pubblichiamo

Viterbo,8.3.25

Al Teatro Comunale di Vejano Inizia la seconda parte di stagione al Teatro Comunale di Vejano il 16 Marzo alle ore 17:30 con un grande classico intramontabile “Questi Fantasmi” d Eduardo De Filippo.
Il testo scritto nel 1945, in un’Italia segnata dal dopoguerra è una commedi
con il tipico umorismo eduardiano, il contrasto tra sogno e realtà, speranza
disillusione.

Oltre al successo teatrale, Questi Fantasmi! è stato adattato anche per il
cinema. Nel 1967 ne è stata realizzata una versione cinematografica con la
regia di Renato Castellani, con Vittorio Gassman e Sophia Loren tra i protagonisti.
La commedia ha avuto una grande fortuna anche all’estero. 

Nel 1955, Sir Laurence Olivier ne curò una versione in inglese, intitolata Ghosts – Italian Style, portandola sui palcoscenici britannici con enorme successo.
Torna però su palchi italiani, in scena grazie e con Mario Antinolf, che ne
firma anche la regia, nei panni di Pasquale Lojacono, accompagnato da Carla Schiavone, Nicola Paduano, Paolo Pietrantonio, Ida Anastasio, Ciro Buono e con Carolina Scardella e Andrea Fulgenzi.
La storia è quella di Pasquale Lojacono, un uomo semplice, ingenuo ma anch pieno di astuzia, che si trasferisce con la moglie Maria in un antico palazzo ricevuto in affitto a condizioni molto vantaggiose. 

Il motivo? Si dice che l’edificio sia infestato dai fantasmi!
Pasquale, anziché spaventarsi, accetta con entusiasmo la nuova dimora,
convinto che queste presenze soprannaturali possano rivelarsi addirittura
amichevoli e di buon auspicio. Tuttavia, strani eventi iniziano a verificarsi:
rumori misteriosi, apparizioni fugaci e soprattutto una serie di “regali” in
denaro che compaiono dal nulla.
Sarà davvero opera degli spiriti? O dietro questa apparente magia si cela una verità ben più concreta e terrena? Tra equivoci, ironia e momenti di profonda riflessione, Questi Fantasmi! è una commedia che mescola il comico e il tragico, raccontando la solitudine, le illusioni e i compromessi della vita umana, con la maestria inconfondibile di Eduardo De Filippo.
Uno spettacolo imperdibile per vedere di nuovo in scena rappresenta la
filosofia eduardiana: la capacità di vedere oltre il visibile, tra illusioni e verità nascoste e ovviamente, perchè no, rivedere anche la più famosa scena del

ivedere anche la più famosa scena del teatro italiano, quella della caffettiera!
Per informazioni e prenotazioni:
teatrovejano@gmail.com
333 85 37 695

Riceviamo e pubblichiamo

Viterbo,8.3.25

Al Teatro Comunale di Vejano Inizia la seconda parte di stagione al Teatro Comunale di Vejano il 16 Marzo alle ore 17:30 con un grande classico intramontabile “Questi Fantasmi” d Eduardo De Filippo.
Il testo scritto nel 1945, in un’Italia segnata dal dopoguerra è una commedi
con il tipico umorismo eduardiano, il contrasto tra sogno e realtà, speranza
disillusione.

Oltre al successo teatrale, Questi Fantasmi! è stato adattato anche per il
cinema. Nel 1967 ne è stata realizzata una versione cinematografica con la
regia di Renato Castellani, con Vittorio Gassman e Sophia Loren tra i protagonisti.
La commedia ha avuto una grande fortuna anche all’estero. 

Nel 1955, Sir Laurence Olivier ne curò una versione in inglese, intitolata Ghosts – Italian Style, portandola sui palcoscenici britannici con enorme successo.
Torna però su palchi italiani, in scena grazie e con Mario Antinolf, che ne
firma anche la regia, nei panni di Pasquale Lojacono, accompagnato da Carla Schiavone, Nicola Paduano, Paolo Pietrantonio, Ida Anastasio, Ciro Buono e con Carolina Scardella e Andrea Fulgenzi.
La storia è quella di Pasquale Lojacono, un uomo semplice, ingenuo ma anch pieno di astuzia, che si trasferisce con la moglie Maria in un antico palazzo ricevuto in affitto a condizioni molto vantaggiose. 

Il motivo? Si dice che l’edificio sia infestato dai fantasmi!
Pasquale, anziché spaventarsi, accetta con entusiasmo la nuova dimora,
convinto che queste presenze soprannaturali possano rivelarsi addirittura
amichevoli e di buon auspicio. Tuttavia, strani eventi iniziano a verificarsi:
rumori misteriosi, apparizioni fugaci e soprattutto una serie di “regali” in
denaro che compaiono dal nulla.
Sarà davvero opera degli spiriti? O dietro questa apparente magia si cela una verità ben più concreta e terrena? Tra equivoci, ironia e momenti di profonda riflessione, Questi Fantasmi! è una commedia che mescola il comico e il tragico, raccontando la solitudine, le illusioni e i compromessi della vita umana, con la maestria inconfondibile di Eduardo De Filippo.
Uno spettacolo imperdibile per vedere di nuovo in scena rappresenta la
filosofia eduardiana: la capacità di vedere oltre il visibile, tra illusioni e verità nascoste e ovviamente, perchè no, rivedere anche la più famosa scena del

ivedere anche la più famosa scena del teatro italiano, quella della caffettiera!
Per informazioni e prenotazioni:
teatrovejano@gmail.com
333 85 37 695


NewTuscia – VEJANO – Inizia la seconda parte di stagione al Teatro Comunale di Vejano il 16 Marzo alle ore 17:30 con un grande classico intramontabile “Questi Fantasmi” di Eduardo De Filippo.

Il testo scritto nel 1945, in un’Italia segnata dal dopoguerra è una commedia con il tipico umorismo eduardiano, il contrasto tra sogno e realtà, speranza e disillusione.

Oltre al successo teatrale, Questi Fantasmi! è stato adattato anche per il cinema. Nel 1967 ne è stata realizzata una versione cinematografica con la regia di Renato Castellani, con Vittorio Gassman e Sophia Loren tra i protagonisti.

La commedia ha avuto una grande fortuna anche all’estero. Nel 1955, Sir Laurence Olivier ne curò una versione in inglese, intitolata Ghosts – Italian Style, portandola sui palcoscenici britannici con enorme successo.

Torna però su palchi italiani, in scena grazie e con Mario Antinolfi, che ne firma anche la regia, nei panni di Pasquale Lojacono, accompagnato da Carla Schiavone, Nicola Paduano, Paolo Pietrantonio, Ida Anastasio, Ciro Buono e con Carolina Scardella e Andrea Fulgenzi.

La storia è quella di Pasquale Lojacono, un uomo semplice, ingenuo ma anche pieno di astuzia, che si trasferisce con la moglie Maria in un antico palazzo ricevuto in affitto a condizioni molto vantaggiose. Il motivo? Si dice che l’edificio sia infestato dai fantasmi!

Pasquale, anziché spaventarsi, accetta con entusiasmo la nuova dimora, convinto che queste presenze soprannaturali possano rivelarsi addirittura amichevoli e di buon auspicio. Tuttavia, strani eventi iniziano a verificarsi: rumori misteriosi, apparizioni fugaci e soprattutto una serie di “regali” in denaro che compaiono dal nulla.

Sarà davvero opera degli spiriti? O dietro questa apparente magia si cela una verità ben più concreta e terrena? Tra equivoci, ironia e momenti di profonda riflessione, Questi Fantasmi! è una commedia che mescola il comico e il tragico, raccontando la solitudine, le illusioni e i compromessi della vita umana, con la maestria inconfondibile di Eduardo De Filippo.

Uno spettacolo imperdibile per vedere di nuovo in scena rappresenta la filosofia eduardiana: la capacità di vedere oltre il visibile, tra illusioni e verità nascoste e ovviamente, perché no, rivedere anche la più famosa scena del teatro italiano, quella della caffettiera!



Inizia la seconda parte di stagione al Teatro Comunale di Vejano il 16 Marzo alle ore 17:30 con un grande classico intramontabile “Questi Fantasmi” di Eduardo De Filippo.

Il testo scritto nel 1945, in un’Italia segnata dal dopoguerra è una commedia con il tipico umorismo eduardiano, il contrasto tra sogno e realtà, speranza e disillusione.

Oltre al successo teatrale, Questi Fantasmi! è stato adattato anche per il cinema. Nel 1967 ne è stata realizzata una versione cinematografica con la regia di Renato Castellani, con Vittorio Gassman e Sophia Loren tra i protagonisti.

La commedia ha avuto una grande fortuna anche all’estero. Nel 1955, Sir Laurence Olivier ne curò una versione in inglese, intitolata Ghosts – Italian Style, portandola sui palcoscenici britannici con enorme successo.

Torna però su palchi italiani, in scena grazie e con Mario Antinolf, che ne firma anche la regia, nei panni di Pasquale Lojacono, accompagnato da Carla Schiavone, Nicola Paduano, Paolo Pietrantonio, Ida Anastasio, Ciro Buono e con Carolina Scardella e Andrea Fulgenzi.

La storia è quella di Pasquale Lojacono, un uomo semplice, ingenuo ma anche pieno di astuzia, che si trasferisce con la moglie Maria in un antico palazzo ricevuto in affitto a condizioni molto vantaggiose. Il motivo? Si dice che l’edificio sia infestato dai fantasmi!

Pasquale, anziché spaventarsi, accetta con entusiasmo la nuova dimora, convinto che queste presenze soprannaturali possano rivelarsi addirittura amichevoli e di buon auspicio. Tuttavia, strani eventi iniziano a verificarsi: rumori misteriosi, apparizioni fugaci e soprattutto una serie di “regali” in denaro che compaiono dal nulla.

Sarà davvero opera degli spiriti? O dietro questa apparente magia si cela una verità ben più concreta e terrena? Tra equivoci, ironia e momenti di profonda riflessione, Questi Fantasmi! è una commedia che mescola il comico e il tragico, raccontando la solitudine, le illusioni e i compromessi della vita umana, con la maestria inconfondibile di Eduardo De Filippo.

Uno spettacolo imperdibile per vedere di nuovo in scena rappresenta la filosofia eduardiana: la capacità di vedere oltre il visibile, tra illusioni e verità nascoste e ovviamente, perché no, rivedere anche la più famosa scena del teatro italiano, quella della caffettiera!

Per informazioni e prenotazioni:

teatrovejano@gmail.com

333 85 37 695

www.teatrovejano.it




Sboccia la primavera in tutta la nazione e con lei anche la seconda parte di stagione teatrale di Vejano. Cinque appuntamenti in cartellone con abbonamento e tre eventi gratuiti per il pubblico di tutto il Viterbese.
“Il filo conduttore ormai è sempre quello, la risata e il pensiero”, commenta il direttore artistico Fausto Costantini. “Cinque spettacoli che sì, sono leggeri, ti fanno ridere, alcune novità italiane e altri grandi classici come nel caso di ‘Questi Fantasmi’ di Eduardo. Ovviamente il livello rimane alto, attori nazionali si prestano al teatro di Vejano e al suo pubblico per alleggerire gli animi”.

La seconda parte di stagione invece apre i suoi battenti domenica 16 marzo con la commedia “Questi Fantasmi” di Eduardo De Filippo, in scena Mario Antinolfi che firma anche la regia, accompagnato da Carla Schiavone, Nicola Paduano, Paolo Pietrantonio, Ida Anastasio, Ciro Buono, e con Carolina Scardella e Andrea Fulgenzi. Le Musiche a cura Roberto Antinolfi, i costumi di Antonietta Corrado e l’Impianto scenico di Eleonora Scarponi, Disegno Luci Flavio Perillo. La storia di Pasquale Lojacono, un povero uomo, un debole, dopo aver tentato invano di assicurare a sé e alla moglie un minimo di stabilità economica, si è ridotto a vivere di espedienti. Si trasferisce con la giovane moglie Maria in un appartamento all’ultimo piano di un palazzo seicentesco. Maria non sa che il marito ha ottenuto il fitto gratuito per cinque anni di quell’enorme casa (18 camere e 68 balconi) in cambio del compito di sfatare la leggenda sulla presenza di spiriti nella casa. l portiere Raffaele spiega al nuovo inquilino cosa dovrà fare per ottemperare al suo impegno contrattuale: per dimostrare che non ci sono fantasmi dovrà mostrarsi ogni giorno, due volte al giorno, fuori tutti i 68 balconi, mostrando serenità e allegria e cantare ad alta voce. Ascoltando però i racconti del portiere, della sorella di quest’ultimo e del “dirimpettaio” di casa, tal Professor Santanna, il nostro protagonista incomincia a credere all’esistenza degli spiriti; pertanto, quando s’imbatte in Alfredo, l’amante della moglie, lo scambia per un fantasma! Una serie di equivoci che si susseguono per un finale dolce e amaro che lascia tutti felici.

Continua la stagione con il grande ritorno con una cospicua tournée teatrale di Cinzia Leone, il 13 aprile con lo spettacolo “Mamma sei sempre nei miei pensieri, spostati”. uno spettacolo sulla “mammità”, sul distacco dal cordone ombelicale, su come la mamma condiziona i nostri atteggiamenti, i nostri pensieri, e tutto il nostro essere, e viene “analizzata” comicamente l’impronta che ogni madre lascia sulla propria figlia, e che la figlia lascerà a sua volta sui propri figli. Durante lo spettacolo Cinzia viene continuamente interrotta da telefonate della madre che le sottopone problemi gastrici, intestinali…e Cinzia, condizionata dalle telefonate della madre, viene portata a ripercorrere le origini della vita – e l’evoluzione della mamma – dal protozoico, l’era primordiale, al cenozoico, l’era attuale.

Appena passate le festività della quaresima e della pasqua si passa allo spettacolo “Arianna Ha Perso il Filo”, il 27 Aprile con Barbara Bovoli. Spettacolo già rodato negli anni, un grande successo in tutti i teatri in cui si è collocato.
Arianna ha perso il filo vuole essere una ironica riflessione sulla vita, le relazioni e gli affanni di tutti noi, occupati a rincorrere il capo che darà senso e sicura felicità , nell’aggrovigliato gomitolo della vita. Arianna è una psicologa che lavora da casa tramite chat di sostegno. Un giorno, mentre sta preparando la torta per il compleanno della figlia riceve una strana telefonata da un anonimo che con voce contraffatta dice di chiamarsi “disperato79”. La conversazione tra i due prenderà da subito dei toni decisamente divertenti divagando su tematiche diverse che si srotoleranno veloci in un tourbillon travolgente che esploderà in un finale a sorpresa. Un testo per la prima metà travolgentemente comico, ma con un finale amaro. Un doppio binario che corre da un lato sul mito, dall’altro su riflessioni attuali prendendo di mira con dissacrante ironia la follia della vira moderna con i suoi ritmi, le sue promesse, i suoi schemi mettendo al bando la scottante verità di una società che ha tolto ai giovani ogni punto di riferimento; studi, lavoro, politica, famiglia. Tutto vacilla e non perdere il filo diventa impresa da supereroi. Ma mentre ognuno di noi si arrovella a rincorrere questo o quest’altro Teseo, di qualunque obiettivo si tratti, succede qualcosa ( e menomale) che non avevamo calcolato. Una rottura allo schema. Nel caso della nostra protagonista si tratterà di un figlio inatteso, sbagliato, malato. E quando “il mare diventa un catino” ognuno di noi deve decidere come comportarsi. Teseo si spaventa e fugge, lei accetta quello che la vita vera le ha messo davanti rimettendo in discussione tutte le priorità. Cresce da sola una bimba malata , ma speciale, si reinventa lavorativamente , e trova in questa nota stonata , la sorprendente risposta al suo “desiderio di felicità”. E lui? Il suo Teseo? Che fine ha fatto? E se dovesse ricomparire all’improvviso, sarà capace Arianna di aiutarlo , dopo tutto questo, a srotolare il gomitolo e trovare ancora una volta l’uscita? 

È il momento di passare alla grande storia della televisione italiana, il 4 maggio Pippo Franco calca le tavole di legno di Vejano con “Il Grande Viaggio”. Il grande viaggio, il suono e la parola, è uno spettacolo basato sulla musica e sulla recitazione, che consente di fare l’esperienza del disvelamento di ciò che si vede, oltre le apparenze con grande comicità ed ironia. Il suono è affidato a Giandomenico Anellino che, con la chitarra, esegue i brani previsti dalla messa in scena, mentre la parola è affidata a Pippo Franco come voce recitante. Profondità ed ironia si alternano in un percorso che attraversa vari mondi, in quella che si può definire l’arte di vivere e di vivere l’arte. L’evento ricco d’immagini e di colpi di scena, costituisce un viaggio interiore guidato dall’arte, dalla storia, dal simbolo e da una serie di altri elementi che amplificano la visione del tempo e dello spazio. Il formalismo, le sostanze e i veli che nascondono altre verità vengono osservati da un’altra dimensione che rivela allo spettatore una realtà più profonda capace di emozionare la coscienza e di far vibrare il nostro sesto senso in modo del tutto inconsueto.

Si chiude la stagione invernale il 18 Maggio con Carlotta Rondana in Femminile Single(are). Vittima o carnefice? non è la domanda giusta. Carlotta, la protagonista di questa storia, si interroga sulle complicità che ci impediscono di fare l’amore. superando l’idea del giusto o sbagliato, per essere politicamente corretta con gli uomini e con le donne, è scorretta con chiunque. Di e con Carlotta Rondana, regia Francesca Nunzi.

Donne, Donne, Donne

Altra iniziativa molto sentita è quella di ‘Donne, Donne, Donne’, una piccola rassegna gratuita per gli spettatori, nel giorno di Sabato dove si ricordano le grandi figure femminili che hanno cambiato il mondo odierno. Tutte novità italiane che cominciano il 29 Marzo con ‘Il potere di un No’, di Ludovica Costantini, ispirato alla vicenda di Franca Viola, la prima a rifiutare il matrimonio riparatore pubblicamente e che grazie al suo ‘No’ ha fatto decadere anche l’articolo 544 del codice penale. Sempre rimanendo su temi importanti e purtroppo tanto attuali si parlerà anche di femminicidio con il testo “La storia di Annia Regilla”, una novità italiana di Angela Turchini che debutterà proprio al Teatro di Vejano il 12 aprile. Si concluderà l’iniziativa con una lettura su Alda Merini, il 26 aprile, un testo che ormai gira già da qualche anno di cui ho avuto il ruolo di autore e regista; la grande poetessa dei nostri giorni che con la sua delicatezza è riuscita a far entrare chiunque nel mondo tanto reale quanto nascosto dei manicomi negli anni in cui erano ancora in funzione. Tre appuntamenti che ti portano oltre a scoprire la vita e la storia di queste donne anche a riflettere su come il mondo che viviamo oggi non è tanto diverso da quello passato ma che grazie alla loro tenacia è riuscito in un qualche modo a migliorare. Tengo anche a precisare che ogni lettura sarà corredata da una mostra fotografica legata alle donne di cui andremmo a trattare e che sarà appunto visitabile presso il teatro”, tiene a precisare il direttore artistico Fausto Costantini.

Per informazioni e prenotazioni: teatrovejano@gmail.com – 333 8537695 – www.teatrovejano.it

Vejano Nuova Stagione Teatrale 2025: Risate e Grandi Storie, dal 16 marzo al 18 maggio 2025, prenota il tuo posto in prima fila in Teatro

Cinque spettacoli in abbonamento e tre eventi gratuiti per raccontare donne coraggiose, storie indimenticabili e personaggi iconici. Vejano Nuova Stagione Teatrale 2025

Vejano Nuova Stagione Teatrale 2025. Scopri il programma completo e prenota il tuo posto.

Una stagione ricca di sorprese al Teatro di Vejano Nuova Stagione Teatrale 2025

Con l’arrivo della primavera, il Teatro di Vejano spalanca nuovamente le sue porte, inaugurando una seconda parte di stagione ricca di emozioni, risate e riflessioni profonde.

Dal 16 marzo al 18 maggio 2025, il cartellone propone cinque appuntamenti imperdibili, affiancati da tre eventi gratuiti, pensati per il pubblico di Vejano e dell’intera provincia di Viterbo.

A presentare il programma è Fausto Costantini, direttore artistico della rassegna, che sottolinea come il filo conduttore resti la perfetta fusione tra leggerezza e pensiero.

Vejano Nuova Stagione Teatrale 2025. Si parte con Eduardo: un classico senza tempo

La nuova stagione teatrale prende il via domenica 16 marzo con “Questi Fantasmi” di Eduardo De Filippo, capolavoro che mescola comicità irresistibile e riflessione amara sulla fragilità umana.

Protagonista dello spettacolo è Mario Antinolfi, anche regista, affiancato da Carla Schiavone, Nicola Paduano e un cast d’eccezione.

Scene, luci e costumi curati nei minimi dettagli.

La storia di Pasquale Lojacono, uomo ingenuo e sfortunato, trascina il pubblico in un vortice di equivoci e situazioni surreali, regalando momenti di pura comicità.

Vejano Nuova Stagione Teatrale 2025. Cinzia Leone torna sul palco con ironia travolgente

Il 13 aprile arriva a Vejano una delle regine della comicità italiana: Cinzia Leone con il suo spettacolo “Mamma sei sempre nei miei pensieri, spostati”.

Uno show brillante che esplora, con ironia tagliente, il rapporto tra madri e figlie, il cordone ombelicale mai spezzato, e tutte le nevrosi familiari contemporanee.

Le telefonate in scena tra madre e figlia diventano lo spunto perfetto per riflettere, ridere e riconoscersi nelle dinamiche di ogni famiglia italiana.

Vejano Nuova Stagione Teatrale 2025: Risate e Grandi Storie,

Vejano Nuova Stagione Teatrale 2025. Barbara Bovoli e la moderna Arianna

Il 27 aprile è la volta di “Arianna ha perso il filo”, con Barbara Bovoli. Un monologo ironico e spietato che racconta la follia della vita moderna.

Arianna, psicologa e madre multitasking, si destreggia tra chat di sostegno, torte di compleanno e telefonate anonime.

Il tutto in un turbine di comicità e verità.

Con una scrittura brillante e un finale sorprendente, questo spettacolo è una riflessione pungente sulla fragilità dei punti di riferimento nella società di oggi.

Vejano Nuova Stagione Teatrale 2025. Pippo Franco e il viaggio tra musica e parole

Domenica 4 maggio, sul palco di Vejano arriva una leggenda della comicità: Pippo Franco, protagonista di “Il Grande Viaggio”, un evento che unisce musica e riflessione.

Con Giandomenico Anellino alla chitarra, Pippo Franco accompagna il pubblico in un percorso tra simboli, storia e arte, alternando aneddoti, risate e profonde riflessioni.

Un viaggio che svela le verità nascoste oltre le apparenze, coinvolgendo lo spettatore in un’esperienza fuori dal comune, tra memoria collettiva e scoperta personale.

Vejano Nuova Stagione Teatrale 2025. Carlotta Rondana chiude con Femminile Single(are)

Il 18 maggio è in scena Carlotta Rondana con lo spettacolo “Femminile Single(are)”, scritto e diretto da Francesca Nunzi, che indaga l’eterno dilemma del ruolo femminile.

Attraverso una serie di riflessioni taglienti, lo spettacolo mette in discussione gli stereotipi sulle donne di oggi, tra amori precari, indipendenza e desiderio di realizzazione.

Ironico e graffiante, il monologo di Carlotta Rondana è uno specchio sincero della condizione femminile contemporanea, perfetto per chi ama ridere e pensare.

Rassegna speciale: Donne, Donne, Donne

Parallelamente agli spettacoli in abbonamento, Vejano ospita “Donne, Donne, Donne”, una piccola rassegna gratuita dedicata alle grandi figure femminili della storia.

Il 29 marzo debutta “Il potere di un No” di Ludovica Costantini, dedicato a Franca Viola, la donna che rifiutò il matrimonio riparatore, cambiando la storia.

Il 12 aprile è la volta di “La storia di Annia Regilla”, di Angela Turchini, che racconta la vicenda di questa figura storica legata alla lotta per l’indipendenza femminile.

Vejano Nuova Stagione Teatrale 2025: Risate e Grandi Storie,

Vejano Nuova Stagione Teatrale 2025. Una serata dedicata ad Alda Merini

Il 26 aprile, la rassegna si conclude con una lettura dedicata ad Alda Merini, la grande poetessa che, attraverso le sue parole, ha spalancato le porte dei manicomi.

Ogni appuntamento sarà arricchito da una mostra fotografica tematica, visitabile presso il teatro, per creare un connubio tra parola e immagine.

Un’occasione imperdibile per riscoprire storie di coraggio e ribellione che hanno segnato la nostra storia e costruito il presente.

Perché non puoi mancare

Questa seconda parte di stagione del Teatro di Vejano offre un mix perfetto di grandi classici, comicità moderna e approfondimenti culturali di grande valore.

Con attori nazionali, regie raffinate e temi attuali, ogni spettacolo è un’occasione di crescita personale e condivisione, in una cornice teatrale accogliente e suggestiva.

Con l’abbonamento o la prenotazione agli eventi gratuiti, è possibile garantirsi un posto in prima fila per un viaggio teatrale emozionante e coinvolgente.

Vejano Nuova Stagione Teatrale 2025. Prenotazioni e informazioni utili

Teatro di Vejano
Dal 16 marzo al 18 maggio 2025
Email: teatrovejano@gmail.com
Info e prenotazioni: 333 85 37 695
Sito web: www.teatrovejano.it


Sboccia la primavera in tutta la nazione e con lei anche la seconda parte di stagione teatrale di Vejano. Cinque appuntamenti in cartellone con abbonamento e tre eventi gratuiti per il pubblico di tutto il Viterbese.
“Il filo conduttore ormai è sempre quello, la risata e il pensiero”, commenta il direttore artistico Fausto Costantini. “Cinque spettacoli che sì, sono leggeri, ti fanno ridere, alcune novità italiane e altri grandi classici come nel caso di ‘Questi Fantasmi’ di Eduardo. Ovviamente il livello rimane alto, attori nazionali si prestano al teatro di Vejano e al suo pubblico per alleggerire gli animi”.

La seconda parte di stagione invece apre i suoi battenti domenica 16 marzo con la commedia “Questi Fantasmi” di Eduardo De Filippo, in scena Mario Antinolfi che firma anche la regia, accompagnato da Carla Schiavone, Nicola Paduano, Paolo Pietrantonio, Ida Anastasio, Ciro Buono, e con Carolina Scardella e Andrea Fulgenzi. Le Musiche a cura Roberto Antinolfi, i costumi di Antonietta Corrado e l’Impianto scenico di Eleonora Scarponi, Disegno Luci Flavio Perillo. La storia di Pasquale Lojacono, un povero uomo, un debole, dopo aver tentato invano di assicurare a sé e alla moglie un minimo di stabilità economica, si è ridotto a vivere di espedienti. Si trasferisce con la giovane moglie Maria in un appartamento all’ultimo piano di un palazzo seicentesco. Maria non sa che il marito ha ottenuto il fitto gratuito per cinque anni di quell’enorme casa (18 camere e 68 balconi) in cambio del compito di sfatare la leggenda sulla presenza di spiriti nella casa. l portiere Raffaele spiega al nuovo inquilino cosa dovrà fare per ottemperare al suo impegno contrattuale: per dimostrare che non ci sono fantasmi dovrà mostrarsi ogni giorno, due volte al giorno, fuori tutti i 68 balconi, mostrando serenità e allegria e cantare ad alta voce. Ascoltando però i racconti del portiere, della sorella di quest’ultimo e del “dirimpettaio” di casa, tal Professor Santanna, il nostro protagonista incomincia a credere all’esistenza degli spiriti; pertanto, quando s’imbatte in Alfredo, l’amante della moglie, lo scambia per un fantasma! Una serie di equivoci che si susseguono per un finale dolce e amaro che lascia tutti felici.

Continua la stagione con il grande ritorno con una cospicua tournée teatrale di Cinzia Leone, il 13 aprile con lo spettacolo “Mamma sei sempre nei miei pensieri, spostati”. uno spettacolo sulla “mammità”, sul distacco dal cordone ombelicale, su come la mamma condiziona i nostri atteggiamenti, i nostri pensieri, e tutto il nostro essere, e viene “analizzata” comicamente l’impronta che ogni madre lascia sulla propria figlia, e che la figlia lascerà a sua volta sui propri figli. Durante lo spettacolo Cinzia viene continuamente interrotta da telefonate della madre che le sottopone problemi gastrici, intestinali…e Cinzia, condizionata dalle telefonate della madre, viene portata a ripercorrere le origini della vita – e l’evoluzione della mamma – dal protozoico, l’era primordiale, al cenozoico, l’era attuale.

Appena passate le festività della quaresima e della pasqua si passa allo spettacolo “Arianna Ha Perso il Filo”, il 27 Aprile con Barbara Bovoli. Spettacolo già rodato negli anni, un grande successo in tutti i teatri in cui si è collocato.
Arianna ha perso il filo vuole essere una ironica riflessione sulla vita, le relazioni e gli affanni di tutti noi, occupati a rincorrere il capo che darà senso e sicura felicità , nell’aggrovigliato gomitolo della vita. Arianna è una psicologa che lavora da casa tramite chat di sostegno. Un giorno, mentre sta preparando la torta per il compleanno della figlia riceve una strana telefonata da un anonimo che con voce contraffatta dice di chiamarsi “disperato79”. La conversazione tra i due prenderà da subito dei toni decisamente divertenti divagando su tematiche diverse che si srotoleranno veloci in un tourbillon travolgente che esploderà in un finale a sorpresa. Un testo per la prima metà travolgentemente comico, ma con un finale amaro. Un doppio binario che corre da un lato sul mito, dall’altro su riflessioni attuali prendendo di mira con dissacrante ironia la follia della vira moderna con i suoi ritmi, le sue promesse, i suoi schemi mettendo al bando la scottante verità di una società che ha tolto ai giovani ogni punto di riferimento; studi, lavoro, politica, famiglia. Tutto vacilla e non perdere il filo diventa impresa da supereroi. Ma mentre ognuno di noi si arrovella a rincorrere questo o quest’altro Teseo, di qualunque obiettivo si tratti, succede qualcosa ( e menomale) che non avevamo calcolato. Una rottura allo schema. Nel caso della nostra protagonista si tratterà di un figlio inatteso, sbagliato, malato. E quando “il mare diventa un catino” ognuno di noi deve decidere come comportarsi. Teseo si spaventa e fugge, lei accetta quello che la vita vera le ha messo davanti rimettendo in discussione tutte le priorità. Cresce da sola una bimba malata , ma speciale, si reinventa lavorativamente , e trova in questa nota stonata , la sorprendente risposta al suo “desiderio di felicità”. E lui? Il suo Teseo? Che fine ha fatto? E se dovesse ricomparire all’improvviso, sarà capace Arianna di aiutarlo , dopo tutto questo, a srotolare il gomitolo e trovare ancora una volta l’uscita? 

È il momento di passare alla grande storia della televisione italiana, il 4 maggio Pippo Franco calca le tavole di legno di Vejano con “Il Grande Viaggio”. Il grande viaggio, il suono e la parola, è uno spettacolo basato sulla musica e sulla recitazione, che consente di fare l’esperienza del disvelamento di ciò che si vede, oltre le apparenze con grande comicità ed ironia. Il suono è affidato a Giandomenico Anellino che, con la chitarra, esegue i brani previsti dalla messa in scena, mentre la parola è affidata a Pippo Franco come voce recitante. Profondità ed ironia si alternano in un percorso che attraversa vari mondi, in quella che si può definire l’arte di vivere e di vivere l’arte. L’evento ricco d’immagini e di colpi di scena, costituisce un viaggio interiore guidato dall’arte, dalla storia, dal simbolo e da una serie di altri elementi che amplificano la visione del tempo e dello spazio. Il formalismo, le sostanze e i veli che nascondono altre verità vengono osservati da un’altra dimensione che rivela allo spettatore una realtà più profonda capace di emozionare la coscienza e di far vibrare il nostro sesto senso in modo del tutto inconsueto.

Si chiude la stagione invernale il 18 Maggio con Carlotta Rondana in Femminile Single(are). Vittima o carnefice? non è la domanda giusta. Carlotta, la protagonista di questa storia, si interroga sulle complicità che ci impediscono di fare l’amore. superando l’idea del giusto o sbagliato, per essere politicamente corretta con gli uomini e con le donne, è scorretta con chiunque. Di e con Carlotta Rondana, regia Francesca Nunzi.

Donne, Donne, Donne

Altra iniziativa molto sentita è quella di ‘Donne, Donne, Donne’, una piccola rassegna gratuita per gli spettatori, nel giorno di Sabato dove si ricordano le grandi figure femminili che hanno cambiato il mondo odierno. Tutte novità italiane che cominciano il 29 Marzo con ‘Il potere di un No’, di Ludovica Costantini, ispirato alla vicenda di Franca Viola, la prima a rifiutare il matrimonio riparatore pubblicamente e che grazie al suo ‘No’ ha fatto decadere anche l’articolo 544 del codice penale. Sempre rimanendo su temi importanti e purtroppo tanto attuali si parlerà anche di femminicidio con il testo “La storia di Annia Regilla”, una novità italiana di Angela Turchini che debutterà proprio al Teatro di Vejano il 12 aprile. Si concluderà l’iniziativa con una lettura su Alda Merini, il 26 aprile, un testo che ormai gira già da qualche anno di cui ho avuto il ruolo di autore e regista; la grande poetessa dei nostri giorni che con la sua delicatezza è riuscita a far entrare chiunque nel mondo tanto reale quanto nascosto dei manicomi negli anni in cui erano ancora in funzione. Tre appuntamenti che ti portano oltre a scoprire la vita e la storia di queste donne anche a riflettere su come il mondo che viviamo oggi non è tanto diverso da quello passato ma che grazie alla loro tenacia è riuscito in un qualche modo a migliorare. Tengo anche a precisare che ogni lettura sarà corredata da una mostra fotografica legata alle donne di cui andremmo a trattare e che sarà appunto visitabile presso il teatro”, tiene a precisare il direttore artistico Fausto Costantini.

Per informazioni e prenotazioni: teatrovejano@gmail.com – 333 8537695 – www.teatrovejano.it

Sboccia la primavera in tutta la nazione e con lei anche la seconda parte di stagione teatrale di Vejano.
Cinque appuntamenti in cartellone con abbonamento e tre eventi gratuiti per il pubblico di tutto il viterbese.
“Il filo conduttore ormai è sempre quello, la risata e il pensiero.”
Commenta il direttore artistico Fausto Costantini.
“Cinque spettacoli che si, sono leggeri, ti fanno ridere, alcune novità italiane e altri grandi classici come nel caso di ‘Questi Fantasmi’ di Eduardo. Ovviamente il livello rimane alto,attori nazionali si prestano al teatro di Vejano e al suo pubblico per alleggerire gli animi.”

La seconda parte di stagione invece apre i suoi battenti domenica 16 marzo con la commedia “Questi Fantasmi” di Eduardo De Filippo, in scena Mario Antinolfi che firma anche la regia, accompagnato da Carla Schiavone, Nicola Paduano, Paolo Pietrantonio, Ida Anastasio, Ciro Buono, e con Carolina Scardella e Andrea Fulgenzi. Le Musiche a cura Roberto Antinolfi, i costumi di Antonietta Corrado e l’Impianto scenico di Eleonora Scarponi, Disegno Luci Flavio Perillo. La storia di Pasquale Lojacono, un povero uomo, un debole, dopo aver tentato invano di assicurare a sé e alla moglie un minimo di stabilità economica, si è ridotto a vivere di espedienti. Si trasferisce con la giovane moglie Maria in un appartamento all’ultimo piano di un palazzo seicentesco. Maria non sa che il marito ha ottenuto il fitto gratuito per cinque anni di quell’enorme casa (18 camere e 68 balconi) in cambio del compito di sfatare la leggenda sulla presenza di spiriti nella casa. l portiere Raffaele spiega al nuovo inquilino cosa dovrà fare per ottemperare al suo impegno contrattuale: per dimostrare che non ci sono fantasmi dovrà mostrarsi ogni giorno, due volte al giorno, fuori tutti i 68 balconi, mostrando serenità e allegria e cantare ad alta voce. Ascoltando però i racconti del portiere, della sorella di quest’ultimo e del “dirimpettaio” di casa, tal Professor Santanna, il nostro protagonista incomincia a credere all’esistenza degli spiriti; pertanto, quando s’imbatte in Alfredo, l’amante della moglie, lo scambia per un fantasma! Una serie di equivoci che si susseguono per un finale dolce e amaro che lascia tutti felici.

Continua la stagione con il grande ritorno con una cospicua tournée teatrale di Cinzia Leone, il 13 aprile con lo spettacolo “Mamma sei sempre nei miei pensieri, spostati”. uno spettacolo sulla “mammità”, sul distacco dal cordone ombelicale, su come la mamma condiziona i nostri atteggiamenti, i nostri pensieri, e tutto il nostro essere, e viene “analizzata” comicamente l’impronta che ogni madre lascia sulla propria figlia, e che la figlia lascerà a sua volta sui propri figli. Durante lo spettacolo Cinzia viene continuamente interrotta da telefonate della madre che le sottopone problemi gastrici, intestinali…e Cinzia, condizionata dalle telefonate della madre, viene portata a ripercorrere le origini della vita – e l’evoluzione della mamma – dal protozoico, l’era primordiale, al cenozoico, l’era attuale.

Appena passate le festività della quaresima e della pasqua si passa allo spettacolo “Arianna Ha Perso il Filo”, il 27 Aprile con Barbara Bovoli. Spettacolo già rodato negli anni, un grande successo in tutti i teatri in cui si è collocato.
Arianna ha perso il filo vuole essere una ironica riflessione sulla vita, le relazioni e gli affanni di tutti noi, occupati a rincorrere il capo che darà senso e sicura felicità , nell’aggrovigliato gomitolo della vita. Arianna è una psicologa che lavora da casa tramite chat di sostegno. Un giorno, mentre sta preparando la torta per il compleanno della figlia riceve una strana telefonata da un anonimo che con voce contraffatta dice di chiamarsi “disperato79”. La conversazione tra i due prenderà da subito dei toni decisamente divertenti divagando su tematiche diverse che si srotoleranno veloci in un tourbillon travolgente che esploderà in un finale a sorpresa. Un testo per la prima metà travolgentemente comico, ma con un finale amaro. Un doppio binario che corre da un lato sul mito, dall’altro su riflessioni attuali prendendo di mira con dissacrante ironia la follia della vira moderna con i suoi ritmi, le sue promesse, i suoi schemi mettendo al bando la scottante verità di una società che ha tolto ai giovani ogni punto di riferimento; studi, lavoro, politica, famiglia. Tutto vacilla e non perdere il filo diventa impresa da supereroi. Ma mentre ognuno di noi si arrovella a rincorrere questo o quest’altro Teseo, di qualunque obiettivo si tratti, succede qualcosa ( e menomale) che non avevamo calcolato. Una rottura allo schema. Nel caso della nostra protagonista si tratterà di un figlio inatteso, sbagliato, malato. E quando “il mare diventa un catino” ognuno di noi deve decidere come comportarsi. Teseo si spaventa e fugge, lei accetta quello che la vita vera le ha messo davanti rimettendo in discussione tutte le priorità. Cresce da sola una bimba malata , ma speciale, si reinventa lavorativamente , e trova in questa nota stonata , la sorprendente risposta al suo “desiderio di felicità”. E lui? Il suo Teseo? Che fine ha fatto? E se dovesse ri-comparire all’improvviso, sarà capace Arianna di aiutarlo , dopo tutto questo,a srotolare il gomitolo e trovare ancora una volta l’uscita?

È il momento di passare alla grande storia della televisione italiana, il 4 maggio Pippo Franco calca le tavole di legno di Vejano con “Il Grande Viaggio”. Il grande viaggio, il suono e la parola, è uno spettacolo basato sulla musica e sulla recitazione, che consente di fare l’esperienza del disvelamento di ciò che si vede, oltre le apparenze con grande comicità ed ironia. Il suono è affidato a Giandomenico Anellino che, con la chitarra, esegue i brani previsti dalla messa in scena, mentre la parola è affidata a Pippo Franco come voce recitante. Profondità ed ironia si alternano in un percorso che attraversa vari mondi, in quella che si può definire l’arte di vivere e di vivere l’arte. L’evento ricco d’immagini e di colpi di scena, costituisce un viaggio interiore guidato dall’arte, dalla storia, dal simbolo e da una serie di altri elementi che amplificano la visione del tempo e dello spazio. Il formalismo, le sostanze e i veli che nascondono altre verità vengono osservati da un’altra dimensione che rivela allo spettatore una realtà più profonda capace di emozionare la coscienza e di far vibrare il nostro sesto senso in modo del tutto inconsueto.

Si chiude la stagione invernale il 18 Maggio con Carlotta Rondana in Femminile Single(are). Vittima o carnefice? non è la domanda giusta. Carlotta, la protagonista di questa storia, si interroga sulle complicità che ci impediscono di fare l’amore. superando l’idea del giusto o sbagliato, per essere politicamente corretta con gli uomini e con le donne, è scorretta con chiunque. Di e con Carlotta Rondana, regia Francesca Nunzi.

Donne, Donne, Donne

Altra iniziativa molto sentita è quella di ‘Donne, Donne, Donne’, una piccola rassegna gratuita per gli spettatori, nel giorno di Sabato dove si ricordano le grandi figure femminili che hanno cambiato il mondo odierno. Tutte novità italiane che cominciano il 29 Marzo con ‘Il potere di un No’, di Ludovica Costantini, ispirato alla vicenda di Franca Viola, la prima a rifiutare il matrimonio riparatore pubblicamente e che grazie al suo ‘No’ ha fattodecadere anche l’articolo 544 del codice penale. Sempre rimanendo su temi importanti e purtroppo tanto attuali si parlerà anche di femminicidio con il testo “La storia di Annia Regilla”, una novità italiana di Angela Turchini che debutterà proprio al Teatro di Vejano il 12 aprile. Si concluderà l’iniziativa con una lettura su Alda Merini, il 26 aprile, un testo che ormai gira già da qualche anno di cui ho avuto il ruolo di autore e regista; la grande poetessa dei nostri giorni che con la sua delicatezza è riuscita a far entrare chiunque nel mondo tanto reale quanto nascosto dei manicomi negli anni in cui erano ancora in funzione. Tre appuntamenti che ti portano oltre a scoprire la vita e la storia di questedonne anche a riflettere su come il mondo che viviamo oggi non è tanto diverso da quello passato ma che grazie alla loro tenacia è riuscito in un qualche modo a migliorare. Tengo anche a precisare che ogni lettura sarà corredata da una mostra fotografica legata alle donne di cui andremmo a trattare e che sarà appunto visitabile presso il teatro.”
Tiene a precisare il Direttore Artistico Fausto Costantini.

Cinque eventi in abbonamento e tre gratuiti per cui è impossibile non prenotare il proprio posto in platea nella suggestiva cornice di Vejano!

Per informazioni e prenotazioni:

teatrovejano@gmail.com
333 85 37 695
www.teatrovejano.it


NewTuscia – VEJAN O – Sboccia la primavera in tutta la nazione e con lei anche la seconda parte di stagione teatrale di Vejano.
Cinque appuntamenti in cartellone con abbonamento e tre eventi gratuiti per il pubblico di tutto il viterbese.
“Il filo conduttore ormai è sempre quello, la risata e il pensiero.”
Commenta il direttore artistico Fausto Costantini.
“Cinque spettacoli che si, sono leggeri, ti fanno ridere, alcune novità italiane e altri grandi classici come nel caso di ‘Questi Fantasmi’ di Eduardo. Ovviamente il livello rimane alto,attori nazionali si prestano al teatro di Vejano e al suo pubblico per alleggerire gli animi.”

La seconda parte di stagione invece apre i suoi battenti domenica 16 marzo con la commedia “Questi Fantasmi” di Eduardo De Filippo, in scena Mario Antinolfi che firma anche la regia, accompagnato da Carla Schiavone, Nicola Paduano, Paolo Pietrantonio, Ida Anastasio, Ciro Buono, e con Carolina Scardella e Andrea Fulgenzi. Le Musiche a cura Roberto Antinolfi, i costumi di Antonietta Corrado e l’Impianto scenico di Eleonora Scarponi, Disegno Luci Flavio Perillo. La storia di Pasquale Lojacono, un povero uomo, un debole, dopo aver tentato invano di assicurare a sé e alla moglie un minimo di stabilità economica, si è ridotto a vivere di espedienti. Si trasferisce con la giovane moglie Maria in un appartamento all’ultimo piano di un palazzo seicentesco. Maria non sa che il marito ha ottenuto il fitto gratuito per cinque anni di quell’enorme casa (18 camere e 68 balconi) in cambio del compito di sfatare la leggenda sulla presenza di spiriti nella casa. l portiere Raffaele spiega al nuovo inquilino cosa dovrà fare per ottemperare al suo impegno contrattuale: per dimostrare che non ci sono fantasmi dovrà mostrarsi ogni giorno, due volte al giorno, fuori tutti i 68 balconi, mostrando serenità e allegria e cantare ad alta voce. Ascoltando però i racconti del portiere, della sorella di quest’ultimo e del “dirimpettaio” di casa, tal Professor Santanna, il nostro protagonista incomincia a credere all’esistenza degli spiriti; pertanto, quando s’imbatte in Alfredo, l’amante della moglie, lo scambia per un fantasma! Una serie di equivoci che si susseguono per un finale dolce e amaro che lascia tutti felici.

Continua la stagione con il grande ritorno con una cospicua tournée teatrale di Cinzia Leone, il 13 aprile con lo spettacolo “Mamma sei sempre nei miei pensieri, spostati”. uno spettacolo sulla “mammità”, sul distacco dal cordone ombelicale, su come la mamma condiziona i nostri atteggiamenti, i nostri pensieri, e tutto il nostro essere, e viene “analizzata” comicamente l’impronta che ogni madre lascia sulla propria figlia, e che la figlia lascerà a sua volta sui propri figli. Durante lo spettacolo Cinzia viene continuamente interrotta da telefonate della madre che le sottopone problemi gastrici, intestinali…e Cinzia, condizionata dalle telefonate della madre, viene portata a ripercorrere le origini della vita – e l’evoluzione della mamma – dal protozoico, l’era primordiale, al cenozoico, l’era attuale.

Appena passate le festività della quaresima e della pasqua si passa allo spettacolo “Arianna Ha Perso il Filo”, il 27 Aprile con Barbara Bovoli. Spettacolo già rodato negli anni, un grande successo in tutti i teatri in cui si è collocato.
Arianna ha perso il filo vuole essere una ironica riflessione sulla vita, le relazioni e gli affanni di tutti noi, occupati a rincorrere il capo che darà senso e sicura felicità , nell’aggrovigliato gomitolo della vita. Arianna è una psicologa che lavora da casa tramite chat di sostegno. Un giorno, mentre sta preparando la torta per il compleanno della figlia riceve una strana telefonata da un anonimo che con voce contraffatta dice di chiamarsi “disperato79”. La conversazione tra i due prenderà da subito dei toni decisamente divertenti divagando su tematiche diverse che si srotoleranno veloci in un tourbillon travolgente che esploderà in un finale a sorpresa. Un testo per la prima metà travolgentemente comico, ma con un finale amaro. Un doppio binario che corre da un lato sul mito, dall’altro su riflessioni attuali prendendo di mira con dissacrante ironia la follia della vira moderna con i suoi ritmi, le sue promesse, i suoi schemi mettendo al bando la scottante verità di una società che ha tolto ai giovani ogni punto di riferimento; studi, lavoro, politica, famiglia. Tutto vacilla e non perdere il filo diventa impresa da supereroi. Ma mentre ognuno di noi si arrovella a rincorrere questo o quest’altro Teseo, di qualunque obiettivo si tratti, succede qualcosa ( e menomale) che non avevamo calcolato. Una rottura allo schema. Nel caso della nostra protagonista si tratterà di un figlio inatteso, sbagliato, malato. E quando “il mare diventa un catino” ognuno di noi deve decidere come comportarsi. Teseo si spaventa e fugge, lei accetta quello che la vita vera le ha messo davanti rimettendo in discussione tutte le priorità. Cresce da sola una bimba malata , ma speciale, si reinventa lavorativamente , e trova in questa nota stonata , la sorprendente risposta al suo “desiderio di felicità”. E lui? Il suo Teseo? Che fine ha fatto? E se dovesse ri-comparire all’improvviso, sarà capace Arianna di aiutarlo , dopo tutto questo,a srotolare il gomitolo e trovare ancora una volta l’uscita?

È il momento di passare alla grande storia della televisione italiana, il 4 maggio Pippo Franco calca le tavole di legno di Vejano con “Il Grande Viaggio”. Il grande viaggio, il suono e la parola, è uno spettacolo basato sulla musica e sulla recitazione, che consente di fare l’esperienza del disvelamento di ciò che si vede, oltre le apparenze con grande comicità ed ironia. Il suono è affidato a Giandomenico Anellino che, con la chitarra, esegue i brani previsti dalla messa in scena, mentre la parola è affidata a Pippo Franco come voce recitante. Profondità ed ironia si alternano in un percorso che attraversa vari mondi, in quella che si può definire l’arte di vivere e di vivere l’arte. L’evento ricco d’immagini e di colpi di scena, costituisce un viaggio interiore guidato dall’arte, dalla storia, dal simbolo e da una serie di altri elementi che amplificano la visione del tempo e dello spazio. Il formalismo, le sostanze e i veli che nascondono altre verità vengono osservati da un’altra dimensione che rivela allo spettatore una realtà più profonda capace di emozionare la coscienza e di far vibrare il nostro sesto senso in modo del tutto inconsueto.

Si chiude la stagione invernale il 18 Maggio con Carlotta Rondana in Femminile Single(are). Vittima o carnefice? non è la domanda giusta. Carlotta, la protagonista di questa storia, si interroga sulle complicità che ci impediscono di fare l’amore. superando l’idea del giusto o sbagliato, per essere politicamente corretta con gli uomini e con le donne, è scorretta con chiunque. Di e con Carlotta Rondana, regia Francesca Nunzi.

Donne, Donne, Donne

Altra iniziativa molto sentita è quella di ‘Donne, Donne, Donne’, una piccola rassegna gratuita per gli spettatori, nel giorno di Sabato dove si ricordano le grandi figure femminili che hanno cambiato il mondo odierno. Tutte novità italiane che cominciano il 29 Marzo con ‘Il potere di un No’, di Ludovica Costantini, ispirato alla vicenda di Franca Viola, la prima a rifiutare il matrimonio riparatore pubblicamente e che grazie al suo ‘No’ ha fattodecadere anche l’articolo 544 del codice penale. Sempre rimanendo su temi importanti e purtroppo tanto attuali si parlerà anche di femminicidio con il testo “La storia di Annia Regilla”, una novità italiana di Angela Turchini che debutterà proprio al Teatro di Vejano il 12 aprile. Si concluderà l’iniziativa con una lettura su Alda Merini, il 26 aprile, un testo che ormai gira già da qualche anno di cui ho avuto il ruolo di autore e regista; la grande poetessa dei nostri giorni che con la sua delicatezza è riuscita a far entrare chiunque nel mondo tanto reale quanto nascosto dei manicomi negli anni in cui erano ancora in funzione. Tre appuntamenti che ti portano oltre a scoprire la vita e la storia di questedonne anche a riflettere su come il mondo che viviamo oggi non è tanto diverso da quello passato ma che grazie alla loro tenacia è riuscito in un qualche modo a migliorare. Tengo anche a precisare che ogni lettura sarà corredata da una mostra fotografica legata alle donne di cui andremmo a trattare e che sarà appunto visitabile presso il teatro.”

Tiene a precisare il Direttore Artistico Fausto Costantini.

Cinque eventi in abbonamento e tre gratuiti per cui è impossibile non prenotare il proprio posto in platea nella suggestiva cornice di Vejano!

 

Per informazioni e prenotazioni:

teatrovejano@gmail.com



Sboccia la primavera in tutta la nazione e con lei anche la seconda parte di stagione teatrale di Vejano.
Cinque appuntamenti in cartellone con abbonamento e tre eventi gratuiti per il pubblico di tutto il viterbese.
“Il filo conduttore ormai è sempre quello, la risata e il pensiero.”
Commenta il direttore artistico Fausto Costantini.
“Cinque spettacoli che si, sono leggeri, ti fanno ridere, alcune novità italiane e altri grandi classici come nel caso di ‘Questi Fantasmi’ di Eduardo. Ovviamente il livello rimane alto,attori nazionali si prestano al teatro di Vejano e al suo pubblico per alleggerire gli animi.”

La seconda parte di stagione invece apre i suoi battenti domenica 16 marzo con la commedia “Questi Fantasmi” di Eduardo De Filippo, in scena Mario Antinolfi che firma anche la regia, accompagnato da Carla Schiavone, Nicola Paduano, Paolo Pietrantonio, Ida Anastasio, Ciro Buono, e con Carolina Scardella e Andrea Fulgenzi. Le Musiche a cura Roberto Antinolfi, i costumi di Antonietta Corrado e l’Impianto scenico di Eleonora Scarponi, Disegno Luci Flavio Perillo. La storia di Pasquale Lojacono, un povero uomo, un debole, dopo aver tentato invano di assicurare a sé e alla moglie un minimo di stabilità economica, si è ridotto a vivere di espedienti. Si trasferisce con la giovane moglie Maria in un appartamento all’ultimo piano di un palazzo seicentesco. Maria non sa che il marito ha ottenuto il fitto gratuito per cinque anni di quell’enorme casa (18 camere e 68 balconi) in cambio del compito di sfatare la leggenda sulla presenza di spiriti nella casa. l portiere Raffaele spiega al nuovo inquilino cosa dovrà fare per ottemperare al suo impegno contrattuale: per dimostrare che non ci sono fantasmi dovrà mostrarsi ogni giorno, due volte al giorno, fuori tutti i 68 balconi, mostrando serenità e allegria e cantare ad alta voce. Ascoltando però i racconti del portiere, della sorella di quest’ultimo e del “dirimpettaio” di casa, tal Professor Santanna, il nostro protagonista incomincia a credere all’esistenza degli spiriti; pertanto, quando s’imbatte in Alfredo, l’amante della moglie, lo scambia per un fantasma! Una serie di equivoci che si susseguono per un finale dolce e amaro che lascia tutti felici.

Continua la stagione con il grande ritorno con una cospicua tournée teatrale di Cinzia Leone, il 13 aprile con lo spettacolo “Mamma sei sempre nei miei pensieri, spostati”. uno spettacolo sulla “mammità”, sul distacco dal cordone ombelicale, su come la mamma condiziona i nostri atteggiamenti, i nostri pensieri, e tutto il nostro essere, e viene “analizzata” comicamente l’impronta che ogni madre lascia sulla propria figlia, e che la figlia lascerà a sua volta sui propri figli. Durante lo spettacolo Cinzia viene continuamente interrotta da telefonate della madre che le sottopone problemi gastrici, intestinali…e Cinzia, condizionata dalle telefonate della madre, viene portata a ripercorrere le origini della vita – e l’evoluzione della mamma – dal protozoico, l’era primordiale, al cenozoico, l’era attuale.

Appena passate le festività della quaresima e della pasqua si passa allo spettacolo “Arianna Ha Perso il Filo”, il 27 Aprile con Barbara Bovoli. Spettacolo già rodato negli anni, un grande successo in tutti i teatri in cui si è collocato.
Arianna ha perso il filo vuole essere una ironica riflessione sulla vita, le relazioni e gli affanni di tutti noi, occupati a rincorrere il capo che darà senso e sicura felicità , nell’aggrovigliato gomitolo della vita. Arianna è una psicologa che lavora da casa tramite chat di sostegno. Un giorno, mentre sta preparando la torta per il compleanno della figlia riceve una strana telefonata da un anonimo che con voce contraffatta dice di chiamarsi “disperato79”. La conversazione tra i due prenderà da subito dei toni decisamente divertenti divagando su tematiche diverse che si srotoleranno veloci in un tourbillon travolgente che esploderà in un finale a sorpresa. Un testo per la prima metà travolgentemente comico, ma con un finale amaro. Un doppio binario che corre da un lato sul mito, dall’altro su riflessioni attuali prendendo di mira con dissacrante ironia la follia della vira moderna con i suoi ritmi, le sue promesse, i suoi schemi mettendo al bando la scottante verità di una società che ha tolto ai giovani ogni punto di riferimento; studi, lavoro, politica, famiglia. Tutto vacilla e non perdere il filo diventa impresa da supereroi. Ma mentre ognuno di noi si arrovella a rincorrere questo o quest’altro Teseo, di qualunque obiettivo si tratti, succede qualcosa ( e menomale) che non avevamo calcolato. Una rottura allo schema. Nel caso della nostra protagonista si tratterà di un figlio inatteso, sbagliato, malato. E quando “il mare diventa un catino” ognuno di noi deve decidere come comportarsi. Teseo si spaventa e fugge, lei accetta quello che la vita vera le ha messo davanti rimettendo in discussione tutte le priorità. Cresce da sola una bimba malata , ma speciale, si reinventa lavorativamente , e trova in questa nota stonata , la sorprendente risposta al suo “desiderio di felicità”. E lui? Il suo Teseo? Che fine ha fatto? E se dovesse ri-comparire all’improvviso, sarà capace Arianna di aiutarlo , dopo tutto questo,a srotolare il gomitolo e trovare ancora una volta l’uscita? 

È il momento di passare alla grande storia della televisione italiana, il 4 maggio Pippo Franco calca le tavole di legno di Vejano con “Il Grande Viaggio”. Il grande viaggio, il suono e la parola, è uno spettacolo basato sulla musica e sulla recitazione, che consente di fare l’esperienza del disvelamento di ciò che si vede, oltre le apparenze con grande comicità ed ironia. Il suono è affidato a Giandomenico Anellino che, con la chitarra, esegue i brani previsti dalla messa in scena, mentre la parola è affidata a Pippo Franco come voce recitante. Profondità ed ironia si alternano in un percorso che attraversa vari mondi, in quella che si può definire l’arte di vivere e di vivere l’arte. L’evento ricco d’immagini e di colpi di scena, costituisce un viaggio interiore guidato dall’arte, dalla storia, dal simbolo e da una serie di altri elementi che amplificano la visione del tempo e dello spazio. Il formalismo, le sostanze e i veli che nascondono altre verità vengono osservati da un’altra dimensione che rivela allo spettatore una realtà più profonda capace di emozionare la coscienza e di far vibrare il nostro sesto senso in modo del tutto inconsueto.

Si chiude la stagione invernale il 18 Maggio con Carlotta Rondana in Femminile Single(are). Vittima o carnefice? non è la domanda giusta. Carlotta, la protagonista di questa storia, si interroga sulle complicità che ci impediscono di fare l’amore. superando l’idea del giusto o sbagliato, per essere politicamente corretta con gli uomini e con le donne, è scorretta con chiunque. Di e con Carlotta Rondana, regia Francesca Nunzi.

Donne, Donne, Donne

Altra iniziativa molto sentita è quella di ‘Donne, Donne, Donne’, una piccola rassegna gratuita per gli spettatori, nel giorno di Sabato dove si ricordano le grandi figure femminili che hanno cambiato il mondo odierno. Tutte novità italiane che cominciano il 29 Marzo con ‘Il potere di un No’, di Ludovica Costantini, ispirato alla vicenda di Franca Viola, la prima a rifiutare il matrimonio riparatore pubblicamente e che grazie al suo ‘No’ ha fattodecadere anche l’articolo 544 del codice penale. Sempre rimanendo su temi importanti e purtroppo tanto attuali si parlerà anche di femminicidio con il testo “La storia di Annia Regilla”, una novità italiana di Angela Turchini che debutterà proprio al Teatro di Vejano il 12 aprile. Si concluderà l’iniziativa con una lettura su Alda Merini, il 26 aprile, un testo che ormai gira già da qualche anno di cui ho avuto il ruolo di autore e regista; la grande poetessa dei nostri giorni che con la sua delicatezza è riuscita a far entrare chiunque nel mondo tanto reale quanto nascosto dei manicomi negli anni in cui erano ancora in funzione. Tre appuntamenti che ti portano oltre a scoprire la vita e la storia di questedonne anche a riflettere su come il mondo che viviamo oggi non è tanto diverso da quello passato ma che grazie alla loro tenacia è riuscito in un qualche modo a migliorare. Tengo anche a precisare che ogni lettura sarà corredata da una mostra fotografica legata alle donne di cui andremmo a trattare e che sarà appunto visitabile presso il teatro.”

Tiene a precisare il Direttore Artistico Fausto Costantini.

Cinque eventi in abbonamento e tre gratuiti per cui è impossibile non prenotare il proprio posto in platea nella suggestiva cornice di Vejano!

Per informazioni e prenotazioni:

teatrovejano@gmail.com
333 85 37 695
www.teatrovejano.it

❓ VEJANO – STAGIONE TEATRALE 2024/2025

Dopo il successo della precedente stagione, anche quest’anno il Teatro comunale di Vejano presenta un programma teatrale per la stagione 2024/2025, firmato ancora dalla direzione artistica di Fausto Costantini Nicolai, all’insegna della comicità con alcuni dei più popolari comici del panorama italiano e internazionale.

Domenica 15 Dicembre si chiude la prima parte della rassegna con Monica Lugini e Cristiana Stazzonelli che presentano “Sugo finto” di Gianni Clementi.

📍Teatro comunale Vejano, Via Cardinale Cavicchioni

📅 Dal 29/09/2024 al 15/12/2024

🎫 Biglietto intero: 10€

Per ulteriori informazioni visitare il sito https://www.teatrovejano.it/

Addolorata e Rosaria sono due sorelle zitelle che vivono da sempre insieme e portano avanti a fatica la vecchia merceria di famiglia, nella Roma popolare e colorita degli anni settanta.

 

Addolorata, il cui unico piacere sono le telenovelas che segue da una vecchissima, piccola tv in bianco e nero, sogna una vita senza stenti, più comoda, anche solo un filino più agiata e rimprovera la sorella Rosaria che è claudicante e fa economia su tutto, persino sul pranzo e sulla cena, di non sapersi godere la vita, di non concedersi mai neppure un cambio di abito.

Le due trascorrono le giornate a litigare su tutto, ma si capisce che non potrebbero vivere l’una senza l’altra, legate come sono dalla solitudine in cui si sono rinchiuse.

L’occasione dell’imminente matrimonio di un attempato cugino, sconvolge le loro giornate, facendole litigare ancor di più. Annunziata vorrebbe acquistare un tailleurino, mentre Rosaria si dibatte tra l’intenzione di non andare al matrimonio e casomai di rispolverare per l’occasione i vecchi vestiti “eleganti” che erano appartenuti alla loro mamma, ma che risultano essere terribilmente fuori moda.

Le attrici Monica Lugini e Cristiana Stazzonelli sono assolutamente credibili nella loro misera grettezza e danno vita a situazioni tragi-comiche che fanno meritare loro gli applausi del pubblico.

Quando, dopo un ennesimo litigio, Rosaria accusa un malore e viene ricoverata in ospedale, l’equilibrio tra le due zitelle si incrina, ma una volta dimessa dall’ospedale, per la prima volta Addolorata prende in mano le redini della casa e, nonostante la malattia della sorella, si sente finalmente libera, azzardando persino abiti finalmente colorati.

Andato in scena nello scorso weekend, sul palcoscenico della sala Massimo Troisi, al Teatro Pegasus di Ostia Lido, dove ha registrato in tutte le tre rappresentazioni il sold out, “Sugo Finto” tornerà domenica 15 dicembre al teatro comunale di Vejano.

“Sugo finto” è una commedia di Giovanni Clementi, diretta da David Marzullo, con l’aiuto regia di Rossella Nardini, che trasporta lo spettatore in un mondo fatto di piccole, piccolissime cose, è una storia che fa ridere parecchio, ma anche riflettere su temi senza tempo, quali la solitudine, la vecchiaia, la difficoltà di tirare avanti.

Andato in scena nello scorso weekend, sul palcoscenico della sala Massimo Troisi, al Teatro Pegasus di Ostia Lido, dove ha registrato in tutte le tre rappresentazioni il sold out, “Sugo Finto” tornerà domenica 15 dicembre al  teatro comunale di Vejano.

Addolorata e Rosaria sono due sorelle zitelle che vivono da sempre insieme e portano avanti a fatica la vecchia merceria di famiglia, nella Roma popolare e colorita degli anni settanta.

Addolorata, il cui unico piacere sono le telenovelas che segue da una vecchissima, piccola tv in bianco e nero, sogna una vita senza stenti, più comoda, anche solo un filino più agiata e rimprovera la sorella Rosaria che è claudicante e fa economia su tutto, persino sul pranzo e sulla cena, di non sapersi godere la vita, di non concedersi mai neppure un cambio di abito.

Le due trascorrono le giornate a litigare su tutto, ma si capisce che non potrebbero vivere l’una senza l’altra, legate come sono dalla solitudine in cui si sono rinchiuse.

L’occasione dell’imminente matrimonio di un attempato cugino, sconvolge le loro giornate, facendole litigare ancor di più. Annunziata vorrebbe acquistare un tailleurino, mentre Rosaria si dibatte tra l’intenzione di non andare al matrimonio e casomai di rispolverare per l’occasione i vecchi vestiti “eleganti” che erano appartenuti alla loro mamma, ma che risultano essere terribilmente fuori moda.

Le attrici Monica Lugini e Cristiana Stazzonelli sono assolutamente credibili nella loro misera grettezza e danno vita a situazioni tragi-comiche che fanno meritare loro gli applausi del pubblico.

Quando, dopo un ennesimo litigio, Rosaria accusa un malore e viene ricoverata in ospedale, l’equilibrio tra le due zitelle si incrina, ma una volta dimessa dall’ospedale, per la prima volta Addolorata prende in mano le redini della casa e, nonostante la malattia della sorella, si sente finalmente libera, azzardando persino abiti finalmente colorati.

Andato in scena nello scorso weekend, sul palcoscenico della sala Massimo Troisi, al Teatro Pegasus di Ostia Lido, dove ha registrato in tutte le tre rappresentazioni il sold out, “Sugo Finto” tornerà domenica 15 dicembre al teatro comunale di Vejano.

“Sugo finto” è una commedia di Giovanni Clementi, diretta da David Marzullo, con l’aiuto regia di Rossella Nardini, che trasporta lo spettatore in un mondo fatto di piccole, piccolissime cose, è una storia che fa ridere parecchio, ma anche riflettere su temi senza tempo, quali la solitudine, la vecchiaia, la difficoltà di tirare avanti.

Manuela Minelli

© HTO.tv – Riproduzione Riservata

VEJANO ( Viterbo) – Chiuderà la prima parte di rassegna, domenica 15 dicembre Monica Lugini e Cristiana Stazzonelli in “Sugo Finto” di Gianni Clementi.
Roma, quella popolare, colorata, schietta spesso anche crudele, proprio come le due protagoniste, Addolorata e Rosaria, due sorelle, zitelle, che vivono da sempre insieme e che portano avanti a fatica la vecchia merceria di famiglia. Una con la velleità di vivere una vita più comoda e l’altra con la sua grettezza, ma entrambe legate dalla solitudine in cui volente o dolente si sono rinchiuse. Finché un giorno decidono di partecipare a un tanto discusso matrimonio di un parente…Si ride? Tanto, anche se con l’amaro in bocca. La regia è firmata da David Marzullo.

Costo del biglietto Intero € 10

Abbonamento a N 5 spettacoli € 40


NewTuscia – VEJANO – Chiuderà la prima parte di rassegna, domenica 15 dicembre Monica Lugini e Cristiana Stazzonelli in “Sugo Finto” di Gianni Clementi.

Roma, quella popolare, colorata, schietta spesso anche crudele, proprio come le due protagoniste, Addolorata e Rosaria, due sorelle, zitelle, che vivono da sempre insieme e che portano avanti a fatica la vecchia merceria di famiglia. Una con la velleità di vivere una vita più comoda e l’altra con la sua grettezza, ma entrambe legate dalla solitudine in cui volente o dolente si sono rinchiuse. Finché un giorno decidono di partecipare a un tanto discusso matrimonio di un parente…Si ride? Tanto, anche se con l’amaro in bocca. La regia è firmata da David Marzullo.

Costo del biglietto Intero € 10

Abbonamento a N 5 spettacoli € 40

Per informazioni e prenotazioni:

333 85 37 695

teatrovejano@gmail.com

www.teatrovejano.it

Teatro Polivalente Vejano

Villa Comunale – Ingresso presso Via Dell’Impresa o Via Cardinale Cavicchioni


riceviamo e pubblichiamo

Viterbo.3.12.24

Teatro Comunale di Vejano
Stagione 2024/25
Chiuderà la prima parte di rassegna, domenica 15 dicembre Monica Lugini e Cristiana
Stazzonelli in “Sugo Finto” di Gianni Clementi.
Roma, quella popolare, colorata, schietta spesso anche crudele, proprio come le due
protagoniste, Addolorata e Rosaria, due sorelle, zitelle, che vivono da sempre insieme e che
portano avanti a fatica la vecchia merceria di famiglia. Una con la velleità di vivere una vita più
comoda e l’altra con la sua grettezza, ma entrambe legate dalla solitudine in cui volente o dolente
si sono rinchiuse. Finché un giorno decidono di partecipare a un tanto discusso matrimonio di un
parente…Si ride? Tanto, anche se con l’amaro in bocca. La regia è firmata da David Marzullo.
Costo del biglietto Intero € 10
Abbonamento a N 5 spettacoli € 40
Per informazioni e prenotazioni:
333 85 37 695
teatrovejano@gmail.com
www.teatrovejano.it
Teatro Polivalente Vejano
Villa Comunale – Ingresso presso Via Dell’Impresa o Via Cardinale Cavicchioni




riceviamo e pubblichiamo

Viterbo.3.12.24

Teatro Comunale di Vejano
Stagione 2024/25
Chiuderà la prima parte di rassegna, domenica 15 dicembre Monica Lugini e Cristiana
Stazzonelli in “Sugo Finto” di Gianni Clementi.
Roma, quella popolare, colorata, schietta spesso anche crudele, proprio come le due
protagoniste, Addolorata e Rosaria, due sorelle, zitelle, che vivono da sempre insieme e che
portano avanti a fatica la vecchia merceria di famiglia. Una con la velleità di vivere una vita più
comoda e l’altra con la sua grettezza, ma entrambe legate dalla solitudine in cui volente o dolente
si sono rinchiuse. Finché un giorno decidono di partecipare a un tanto discusso matrimonio di un
parente…Si ride? Tanto, anche se con l’amaro in bocca. La regia è firmata da David Marzullo.
Costo del biglietto Intero € 10
Abbonamento a N 5 spettacoli € 40
Per informazioni e prenotazioni:
333 85 37 695
teatrovejano@gmail.com
www.teatrovejano.it
Teatro Polivalente Vejano
Villa Comunale – Ingresso presso Via Dell’Impresa o Via Cardinale Cavicchioni

Chiuderà la prima parte di rassegna, domenica 15 dicembre Monica Lugini e Cristiana Stazzonelli in “Sugo Finto” di Gianni Clementi.

Roma, quella popolare, colorata, schietta spesso anche crudele, proprio come le due protagoniste, Addolorata e Rosaria, due sorelle, zitelle, che vivono da sempre insieme e che portano avanti a fatica la vecchia merceria di famiglia. Una con la velleità di vivere una vita più comoda e l’altra con la sua grettezza, ma entrambe legate dalla solitudine in cui volente o dolente si sono rinchiuse. Finché un giorno decidono di partecipare a un tanto discusso matrimonio di un parente…

Si ride? Tanto, anche se con l’amaro in bocca. La regia è firmata da David Marzullo.

Costo del biglietto Intero € 10

Per informazioni e prenotazioni:

333 85 37 695

teatrovejano@gmail.com

www.teatrovejano.it

Enzo Casertano e Alessandra Merico approdano al Teatro Comunale di Vejano con il loro spettacolo “Game Lover” il 1 Dicembre ore 17:30.

I due, prima attori teatrali e poi tra i content creator più amati del web grazie alla loro serie di sketch “Ti voglio lasciare” portano in scena una brillante commedia a episodi sulla vita di una coppia.


Un altalena del matrimonio fra momenti felici e piccole crisi si consuma la vita dei due protagonisti.

Danilo e Arianna prima fidanzati e poi sposati, impauriti e poi annoiati dalla vita matrimoniale e in cerca di nuovi stimoli cercano di tenere duro nella quotidianità anche evadendo dalla stessa nei modi più curiosi e creativi!

Momenti di vita quotidiana rubati per raccontare la tragicomica storia di questa coppia che cerca di stare al passo con la modernità e col mutamento dei costumi del paese.

Un pomeriggio spensierato dove rivedersi e magari scoprire qualche “trucchetto” per riaccendere una complicità di coppia che piano piano si va a perdersi.


Per informazioni e prenotazioni:

333 85 37 695

teatrovejano@gmail.com

www.teatrovejano.it

Enzo Casertano e Alessandra Merico approdano al Teatro Comunale di Vejano con il loro spettacolo “Game Lover” il 1 Dicembre ore 17:30.

I due, prima  attori teatrali e poi tra i content creator più amati del web grazie alla loro serie di sketch “Ti voglio lasciare” portano in scena una brillante commedia a episodi sulla vita di una coppia. 

Un altalena del matrimonio fra momenti felici e piccole crisi si consuma la vita dei due protagonisti. 

Danilo e Arianna prima fidanzati e poi sposati, impauriti e poi annoiati dalla vita matrimoniale e in cerca di nuovi stimoli cercano di tenere duro nella quotidianità anche evadendo dalla stessa nei modi più curiosi e creativi!
Momenti di vita quotidiana rubati per raccontare la tragicomica storia di questa coppia che cerca di stare al passo con la modernità e col mutamento dei costumi del paese.

Un pomeriggio spensierato dove rivedersi e magari scoprire qualche “trucchetto” per riaccendere una complicità di coppia che piano piano si va a perdersi.

Per informazioni e prenotazioni:

333 85 37 695

teatrovejano@gmail.com

www.teatrovejano.it

Enzo Casertano e Alessandra Merico approdano al Teatro Comunale di Vejano con il loro spettacolo “Game Lover” il 1 Dicembre ore 17:30.

I due, prima  attori teatrali e poi tra i content creator più amati del web grazie alla loro serie di sketch “Ti voglio lasciare” portano in scena una brillante commedia a episodi sulla vita di una coppia. 

Un altalena del matrimonio fra momenti felici e piccole crisi si consuma la vita dei due protagonisti. 

Danilo e Arianna prima fidanzati e poi sposati, impauriti e poi annoiati dalla vita matrimoniale e in cerca di nuovi stimoli cercano di tenere duro nella quotidianità anche evadendo dalla stessa nei modi più curiosi e creativi!
Momenti di vita quotidiana rubati per raccontare la tragicomica storia di questa coppia che cerca di stare al passo con la modernità e col mutamento dei costumi del paese.

Un pomeriggio spensierato dove rivedersi e magari scoprire qualche “trucchetto” per riaccendere una complicità di coppia che piano piano si va a perdersi.

Per informazioni e prenotazioni:

333 85 37 695

teatrovejano@gmail.com

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Radiotusciaevents

Una delle punte di diamante del famoso locale Il Puff di Lando Fiorini: I Sequestrattori.

Una coppia nella vita sul palco!
Lei milanese, lui romano, un duo comico esilarante che porta in scena le divertenti dinamiche tra Roma/Milano e uomo/donna e di vita di coppia, che si risolvono in delazioni e divertentissimi siparietti degni dei moderni Sandra e Raimondo.
Per come direbbero loro per cavalcare questa “differenza” geografica: “Finchè nebbia non ci separi!”
Al Teatro Comunale di Vejano il 10 Novembre ore 17:30

Per informazioni e prenotazioni: 333 85 37 695 teatrovejano@gmail.com www.teatrovejano.it

 

Nato nel cuore di Trastevere come Teatro di Cabaret, per volontà di Lando Fiorini nel 1968, anno in cui Fiorini stesso si applica nei lavori di adattamento del locale in via dei Salumi insieme al fratello Ferdinando e ad Enrico Montesano. Il nome Puff fu scelto in accordo con gli amici Gianni Minà e Pierangelo Piegari.

Solo successivamente il locale si spostò nella sede attuale, la vicina via Giggi Zanazzo. Sul palcoscenico del Puff si sono esibiti i migliori cabarettisti, attori e cantanti romani, a ricordo di una tradizione dello spettacolo capitolino come il già citato Enrico Montesano, Lino Banfi, Solvejg D’Assunta, Gianfranco D’Angelo, Rod Licari, Toni Ucci, Leo Gullotta, Giusy Valeri, Maurizio Mattioli, Olimpia Di Nardo, Marcello Martana ed altri ancora. Molti dei copioni proposti (inizialmente la produzione si attestava sui quattro o cinque spettacoli l’anno) erano firmati dalla coppia formata da Mario Amendola e Bruno Corbucci.

Il Puff, lo storico locale di Lando Fiorini, da oltre mezzo secolo considerato il tempio della romanità, ha raggiunto un punto di svolta. Si evolve e diventa un teatro itinerante.
Non più spettacoli nella sede di via Giggi Zanazzo a Trastevere ma in giro per i palcoscenici di Roma, del Lazio e delle città italiane più importanti. Almeno così ha deciso l’associazione promotrice, con a capo Francesco, il figlio dell’indimenticabile cantante-attore, testimonial della romanità.

Dal primo gennaio 2020 il puff si è trasferito dalla sede storica di via Zanazzo a Trastevere a via Rubattino 1 presso l’ Antica Stamperia Rubattino


Una delle punte di diamante del famoso locale Il Puff di Lando Fiorini: I Sequestrattori.

Una coppia nella vita sul palco!

Lei milanese, lui romano, un duo comico esilarante che porta in scena le divertenti dinamiche tra Roma/Milano e uomo/donna e di vita di coppia, che si risolvono in delazioni e divertentissimi siparietti degni dei moderni Sandra e Raimondo.

Per come direbbero loro per cavalcare questa “differenza” geografica: “Finchè nebbia non ci separi!”


Al Teatro Comunale di Vejano il 10 Novembre ore 17:30

Per informazioni e prenotazioni:

333 85 37 695

teatrovejano@gmail.com

www.teatrovejano.it

VEJANO ( Viterbo) – Una delle punte di diamante del famoso locale Il Puff di Lando Fiorini: I Sequestrattori. Una coppia nella vita sul palco! 

Lei milanese, lui romano, un duo comico esilarante che porta in scena le divertenti dinamiche tra Roma/Milano e uomo/donna e di vita di coppia, che si risolvono in delazioni e divertentissimi siparietti degni dei moderni Sandra e Raimondo. 

Per come direbbero loro per cavalcare questa “differenza” geografica: “Finchè nebbia non ci separi!”

Al Teatro Comunale di Vejano il 10 Novembre ore 17:30.

Vejano – Riceviamo e pubblichiamo – Dal Puff di Lando Fiorini al teatro comunale di Vejano: I Sequestrattori

Una delle punte di diamante del famoso locale Il Puff di Lando Fiorini: I Sequestrattori.

Una coppia nella vita sul palco! 

Lei milanese, lui romano, un duo comico esilarante che porta in scena le divertenti dinamiche tra Roma/Milano e uomo/donna e di vita di coppia, che si risolvono in delazioni e divertentissimi siparietti degni dei moderni Sandra e Raimondo. 

Per come direbbero loro per cavalcare questa “differenza” geografica: “Finchè nebbia non ci separi!”

Al teatro comunale di Vejano il 10 Novembre alle 17,30.

Per informazioni e prenotazioni: 333 85 37 695 teatrovejano@gmail.com www.teatrovejano.it

Teatro Vejano

Una delle punte di diamante del famoso locale Il Puff di Lando Fiorini: I Sequestrattori.

Una coppia nella vita sul palco! 

Lei milanese, lui romano, un duo comico esilarante che porta in scena le divertenti dinamiche tra Roma/Milano e uomo/donna e di vita di coppia, che si risolvono in delazioni e divertentissimi siparietti degni dei moderni Sandra e Raimondo. 

Per come direbbero loro per cavalcare questa “differenza” geografica: “Finchè nebbia non ci separi!”
Al Teatro Comunale di Vejano il 10 Novembre ore 17:30

Per informazioni e prenotazioni: 333 85 37 695 teatrovejano@gmail.com www.teatrovejano.it

Riceviamo e pubblichiamo

Viterbo,5.10.24

Nino Taranto e la sua comicità al Teatro Comunale di Vejano
La stagione del Teatro Comunale di Vejano prosegue all’insegna della comicità e ci porta domenica 20 ottobre alle ore 17:30 con Nino Taranto in “La mia donna è differente” accompagnato dal Maestro Andrea Cantoni alle tastiere. “Sono Nino Taranto… e non sono morto”.
Nino Taranto si presenta così al suo pubblico per scindersi dalla grande immagine del celebre comico napoletano.
Calca per la prima volta le tavole del Teatro Comunale di Vejano con lo spettacolo autobiografico sui suoi trenta anni di carriera “La mia donna è differente”.
Con una visione da sociologo delle mode e dei tempi che corrono, tra tic e manie, ma anche un disgelo delle incomprensioni tra i sessi e l’invito a vedere il muro che a volte ci separa con lo sguardo dell’ironia uno spettacolo che non spacca il pubblico ma lo unisce sotto lo stesso tetto
per ridere di tutto, anche di noi stessi.
Una sollecitazione a farci più leggeri, più felici, più reciprocamente tolleranti, rispettosi anche e infinitamente amabili.
Insomma per concludere, Nino Taranto è l’artista che fa ridere anche le stelle.
Per informazioni e prenotazioni:
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teatrovejano@gmail.com
www.teatrovejano.it

Riceviamo e pubblichiamo

Viterbo,5.10.24

Nino Taranto e la sua comicità al Teatro Comunale di Vejano
La stagione del Teatro Comunale di Vejano prosegue all’insegna della comicità e ci porta domenica 20 ottobre alle ore 17:30 con Nino Taranto in “La mia donna è differente” accompagnato dal Maestro Andrea Cantoni alle tastiere. “Sono Nino Taranto… e non sono morto”.
Nino Taranto si presenta così al suo pubblico per scindersi dalla grande immagine del celebre comico napoletano.
Calca per la prima volta le tavole del Teatro Comunale di Vejano con lo spettacolo autobiografico sui suoi trenta anni di carriera “La mia donna è differente”.
Con una visione da sociologo delle mode e dei tempi che corrono, tra tic e manie, ma anche un disgelo delle incomprensioni tra i sessi e l’invito a vedere il muro che a volte ci separa con lo sguardo dell’ironia uno spettacolo che non spacca il pubblico ma lo unisce sotto lo stesso tetto
per ridere di tutto, anche di noi stessi.
Una sollecitazione a farci più leggeri, più felici, più reciprocamente tolleranti, rispettosi anche e infinitamente amabili.
Insomma per concludere, Nino Taranto è l’artista che fa ridere anche le stelle.
Per informazioni e prenotazioni:
333 85 37 695
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La stagione del Teatro Comunale di Vejano prosegue all’insegna della comicità e ci porta il domenica 20 ottobre alle ore 17.30 con Nino Taranto in “La mia donna è differente”,accompagnato dal Maestro Andrea Cantoni alle tastiere.
“Sono Nino Taranto… e non sono morto”.

Nino Taranto si presenta così al suo pubblico per scindersi dalla grande immagine del celebre comico napoletano.

Calca per la prima volta le tavole del Teatro Comunale di Vejano con lo spettacolo autobiografico sui suoi trenta anni di carriera “La mia donna è differente”.

Con una visione da sociologo delle mode e dei tempi che corrono, tra tic e manie, ma anche un disgelo delle incomprensioni tra i sessi e l’invito a vedere il muro che a volte ci separa con lo sguardo dell’ironia uno spettacolo che non spacca il pubblico ma lo unisce sotto lo stesso tetto per ridere di tutto, anche di noi stessi.

Una sollecitazione a farci più leggeri, più felici, più reciprocamente tolleranti, rispettosi anche e infinitamente amabili.
Insomma per concludere, Nino Taranto è l’artista che fa ridere anche le stelle.

Per informazioni e prenotazioni: 333 85 37 695 – teatrovejano@gmail.com –  www.teatrovejano.it

Radiotusciaevents

Nino Taranto e la sua comicità al Teatro Comunale di Vejano

La stagione del Teatro Comunale di Vejano prosegue all’insegna della comicità e ci porta il domenica 20 ottobre alle ore 17:30 con Nino Taranto in “La mia donna è differente” accompagnato dal Maestro Andrea Cantoni alle tastiere.

 

Descrizione lunga

“Sono Nino Taranto… e non sono morto”.

Nino Taranto si presenta così al suo pubblico per scindersi dalla grande immagine del celebre comico napoletano.

Calca per la prima volta le tavole del Teatro Comunale di Vejano con lo spettacolo autobiografico sui suoi trenta anni di carriera “La mia donna è differente”.

Con una visione da sociologo delle mode e dei tempi che corrono, tra tic e manie, ma anche un disgelo delle incomprensioni tra i sessi e l’invito a vedere il muro che a volte ci separa con lo sguardo dell’ironia uno spettacolo che non spacca il pubblico ma lo unisce sotto lo stesso tetto per ridere di tutto, anche di noi stessi.

Una sollecitazione a farci più leggeri, più felici, più reciprocamente tolleranti, rispettosi anche e infinitamente amabili.
Insomma per concludere,  Taranto è l’artista che fa ridere anche le stelle.
Per informazioni e prenotazioni: 333 85 37 695 teatrovejano@gmail.com www.teatrovejano.it

Sedici personaggi della storia italiana e mondiale potranno prendere vita sulle tavole del palco del Teatro Comunale di Vejano sotto nuove vesti: attori, politici, cantautori, pittori, attivisti, imprenditori, santi e atleti, questa la rosa di personaggi proposti dalla direzione artistica di Fausto Costantini Nicolai.

“La storia ci ha insegnato tanto e continua a farlo. È importante ricordare personaggi di vario genere che hanno cambiato in un modo o nell’altro il mondo di oggi e ci ha portato ad essere la popolazione che siamo. Al di là della posizione politica che alcuni hanno avuto, al di là di quello che hanno fatto di giusto o sbagliato in vita loro, al di là di quello che è affine o meno questa rassegna per il pubblico e in gran parte gestita dal pubblico strizza l’occhio a tutti quelli che parteciperanno non solo come spettatori ma come ‘direttori’”. Afferma Costantini Nicolai. “Al pubblico la scelta di cosa cosa voler vedere e ricordare della
storia italiana e mondiale”.

Personaggi diventa così a tutti gli effetti una rassegna nelle mani degli spettatori. Un elenco di grandi personaggi che possono essere scelti dal pubblico per essere portati in scena
come uomini e donne veri e simili a noi oltre all’immagine pubblica che hanno rappresentato.
Tra le rappresentazioni che sono già affermate nel calendario eventi che uscirà a breve il direttore artistico ci anticipa già i nomi dei personaggi scelti: “Amelia Earhart, Alda Merini, Marie Curie, Margaret Thatcher e andando ancora più indietro nel tempo l’affascinante Lucrezia Borgia. Ovviamente ci saranno anche gli uomini tra cui Giacomo Matteotti e San Benedetto da Norcia. I restanti, presenti nella locandina informativa saranno a gusto e scelta totale del pubblico”.

L’ingresso per tutta la rassegna sarà gratuito.

www.teatrovejano.it

Sedici personaggi della storia italiana e mondiale potranno prendere vita sulle tavole del palco del Teatro Comunale di Vejano sotto nuove vesti: attori, politici, cantautori, pittori, attivisti, imprenditori, santi e atleti, questa la rosa di personaggi proposti dalla direzione artistica di Fausto Costantini Nicolai. 

“La storia ci ha insegnato tanto e continua a farlo. È importante ricordare personaggi di vario genere che hanno cambiato in un modo o nell’altro il mondo di oggi e ci ha portato ad essere la popolazione che siamo. Al di là della posizione politica che alcuni hanno avuto, al di là di quello che hanno fatto di giusto o sbagliato in vita loro, al di là di quello che è affine o meno questa rassegna per il pubblico e in gran parte gestita dal pubblico strizza l’occhio a tutti quelli che parteciperanno non solo come spettatori ma come “direttori”. Afferma il Costantini Nicolai. 

Personaggi diventa così a tutti gli effetti una rassegna nelle mani degli spettatori. Un elenco di grandi personaggi che possono essere scelti dal pubblico per essere portati in scena come uomini e donne veri e simili a noi oltre all’immagine pubblica che hanno rappresentato. Tra le rappresentazioni che sono già affermate nel calendario eventi che uscirà a breve il Direttore Artistico ci anticipa già i nomi dei personaggi scelti: “Amelia Earhart, Alda Merini, Marie Curie, Margaret Thatcher e andando ancora più indietro nel tempo l’affascinante Lucrezia Borgia. Ovviamente ci saranno anche gli uomini tra cui Giacomo Matteotti e San Benedetto da Norcia. I restanti, presenti nella locandina informativa saranno a gusto e scelta totale del pubblico.” 

L’ingresso per tutta la rassegna sarà gratuito per il pubblico che è invitato a partecipare al sondaggio sulla scelta dei testi che verranno scritti ad hoc per l’occasione da autori teatrali già affermati nel panorama tramite il format presente nel sito web del teatro sotto la sezione “Personaggi” e nel foyer del teatro aperto durante le rappresentazioni della stagione in corso. 

“Ovviamente io e i miei collaboratori ci mettiamo tutto l’impegno e l’amore possibile per rendere sempre più vivo questo spazio facendolo diventare punto vero e fermo di aggregazione per la città e questo non sarebbe possibile se non avessi dietro di me tutta l’amministrazione comunale di Vejano – a partire dal Sindaco, Vicesindaco e tutti gli Assessori – che da due anni si fidano a pieno del nostro lavoro.” Ci tiene a precisare il Direttore Artistico.

Radiotusciaevents

“Al pubblico la scelta di cosa cosa voler vedere e ricordare della storia italiana e mondiale.” Il direttore artistico Fausto Costantini Nicolai

Sedici personaggi della storia italiana e mondiale potranno prendere vita sulle tavole del palco del Teatro Comunale di Vejano sotto nuove vesti: attori, politici, cantautori, pittori, attivisti, imprenditori, santi e atleti, questa la rosa di personaggi proposti dalla direzione artistica di Fausto Costantini Nicolai.

“La storia ci ha insegnato tanto e continua a farlo. È importante ricordare personaggi di vario genere che hanno cambiato in un  modo o nell’altro il mondo di oggi e ci ha portato ad essere la popolazione che siamo. Al di là della posizione politica che alcuni hanno avuto, al di là di quello che hanno fatto di giusto o sbagliato in vita loro, al di là di quello che è affine o meno questa rassegna per il pubblico e in gran parte gestita dal pubblico strizza l’occhio a tutti quelli che parteciperanno non solo come spettatori ma come “direttori”. Afferma il Costantini Nicolai.

Personaggi  diventa così a tutti gli effetti una rassegna nelle mani degli spettatori. Un elenco di grandi personaggi che possono essere scelti dal pubblico per essere portati in scena come uomini e donne  veri e simili a noi oltre all’immagine pubblica che  hanno   rappresentato.

Tra le rappresentazioni che sono già affermate nel calendario eventi che uscirà a breve il Direttore Artistico ci anticipa già i nomi dei personaggi scelti:
Amelia Earhart, Alda Merini, Marie Curie, Margaret Thatcher e andando ancora più indietro nel tempo l’affascinante Lucrezia Borgia. Ovviamente ci saranno anche gli uomini tra cui Giacomo Matteotti e San Benedetto da Norcia. I restanti, presenti nella locandina informativa saranno  a gusto e scelta totale del pubblico.

L’ingresso per tutta la rassegna sarà gratuito per il pubblico che è invitato a partecipare al sondaggio sulla scelta dei testi che verranno scritti ad hoc per l’occasione da autori teatrali già affermati nel panorama tramite il format presente nel sito web del teatro sotto la sezione “Personaggi” e nel foyer del teatro aperto durante le rappresentazioni della stagione in corso.

“Ovviamente io e i miei collaboratori ci mettiamo tutto l’impegno e l’amore possibile per rendere sempre più vivo questo spazio facendolo diventare punto vero e fermo di aggregazione per la città e questo non sarebbe possibile se non avessi dietro di me tutta l’amministrazione comunale di Vejano – a partire dal Sindaco, Vicesindaco e tutti gli Assessori – che da due anni si fidano a pieno del nostro lavoro.” Ci tiene a precisare il Direttore Artistico.

Per votare entra nel sito www.teatrovejano.it nella sezione “Personaggi” oppure vieni a trovarci in teatro!

“Al pubblico la scelta di cosa cosa voler vedere e ricordare della storia italiana e mondiale.” Il direttore artistico Fausto Costantini Nicolai

Sedici personaggi della storia italiana e mondiale potranno prendere vita sulle tavole del palco del Teatro Comunale di Vejano sotto nuove vesti: attori, politici, cantautori, pittori, attivisti, imprenditori, santi e atleti, questa la rosa di personaggi proposti dalla direzione artistica di Fausto Costantini Nicolai.

“La storia ci ha insegnato tanto e continua a farlo. È importante ricordare personaggi di vario genere che hanno cambiato in un  modo o nell’altro il mondo di oggi e ci ha portato ad essere la popolazione che siamo. Al di là della posizione politica che alcuni hanno avuto, al di là di quello che hanno fatto di giusto o sbagliato in vita loro, al di là di quello che è affine o meno questa rassegna per il pubblico e in gran parte gestita dal pubblico strizza l’occhio a tutti quelli che parteciperanno non solo come spettatori ma come “direttori”. Afferma il Costantini Nicolai.

Personaggi  diventa così a tutti gli effetti una rassegna nelle mani degli spettatori. Un elenco di grandi personaggi che possono essere scelti dal pubblico per essere portati in scena come uomini e donne  veri e simili a noi oltre all’immagine pubblica che  hanno   rappresentato.

Tra le rappresentazioni che sono già affermate nel calendario eventi che uscirà a breve il Direttore Artistico ci anticipa già i nomi dei personaggi scelti:
Amelia Earhart, Alda Merini, Marie Curie, Margaret Thatcher e andando ancora più indietro nel tempo l’affascinante Lucrezia Borgia. Ovviamente ci saranno anche gli uomini tra cui Giacomo Matteotti e San Benedetto da Norcia. I restanti, presenti nella locandina informativa saranno  a gusto e scelta totale del pubblico.

L’ingresso per tutta la rassegna sarà gratuito per il pubblico che è invitato a partecipare al sondaggio sulla scelta dei testi che verranno scritti ad hoc per l’occasione da autori teatrali già affermati nel panorama tramite il format presente nel sito web del teatro sotto la sezione “Personaggi” e nel foyer del teatro aperto durante le rappresentazioni della stagione in corso.

“Ovviamente io e i miei collaboratori ci mettiamo tutto l’impegno e l’amore possibile per rendere sempre più vivo questo spazio facendolo diventare punto vero e fermo di aggregazione per la città e questo non sarebbe possibile se non avessi dietro di me tutta l’amministrazione comunale di Vejano – a partire dal Sindaco, Vicesindaco e tutti gli Assessori – che da due anni si fidano a pieno del nostro lavoro.” Ci tiene a precisare il Direttore Artistico.

Per votare entra nel sito www.teatrovejano.it nella sezione “Personaggi” oppure vieni a trovarci in teatro!

www.zazoom.it

Il teatro comunale di Vejano presenta il programma della stagione teatrale 2024/2025. Il programma, firmato come sempre dall’abile direzione artistica di Fausto Costantini Nicolai, noto per la sua capacità di attirare il pubblico con eventi unici, propone 5 spettacoli all’insegna della comicità, con alcuni dei più popolari comici del panorama italiano e internazionale. Dopo il grande successo della stagione 2023/24, da domenica 29 settembre al via la campagna abbonamenti per la nuova stagione che inizia il giorno stesso con la prima replica di “Anna Karenina - Le donne e la passione”. Il teatro comunale di Vejano offre nella prossima stagione un ampio ventaglio di proposte che abbraccia il teatro comico per alleggerire l’animo della sua popolazione.

L’apertura di stagione si tiene domenica 29 settembre con “Anna Karenina”. Sulla scena Maddalena Rizzi, Bruno Governale, Biagio Iacovielli, Alioscia Viccaro per la regia di Filippo D’Alessio. Nella sala d’aspetto di una stazione, luogo di arrivi e partenze, crocevia di esistenze, riappare la figura di lei pronta a misurarsi con il suo vissuto in grado di coinvolgere i passeggeri in un gioco teatrale, vita che irrompe nella scena e scena che irrompe nel quotidiano. Il pubblico è trasportato nel grande romanzo di Tolstoj rivelando l’essenza intima, umana, spontanea, vera ad attuale dei personaggi. Il testo è di Alberto Bassetti, Scenografie Tiziano Fario, Costumi Alessandra Mené, Disegno Luci Mauro Buoninfante, Valerio Caporossi, Musiche Eugenio Tassitano.

La rassegna prosegue domenica 20 ottobre con Nino Taranto in “La mia donna è differente” con il maestro Andrea Cantoni alle tastiere. "Sono Nino Taranto... e non sono morto". Lui si presenta così, e se per il mondo dello spettacolo questo è l'indimenticabile nome del celebre comico napoletano, c'è un altro Nino Taranto, è il cabarettista, presentatore e comico con un spettacolo autobiografico applauditissimo sui suoi trenta anni di carriera “La mia donna è differente”. Tra tic e manie, ma anche un disgelo delle incomprensioni tra i sessi e l'invito a vedere il muro che a volte ci separa con lo sguardo dell'ironia. Una sollecitazione a farci più leggeri, più felici, più reciprocamente tolleranti, rispettosi anche e infinitamente amabili. Insomma per concludere, Nino Taranto è l’artista che fa ridere anche le stelle.

Continua la stagione con una delle punte di diamante del Puff di Roma: I Sequestrattori domenica 10 novembre in "Finchè nebbia non ci separi!”. Una coppia nella vita sul palco. Lei milanese, lui romano, un duo comico esilarante che porta in scena le divertenti dinamiche tra Roma/Milano e uomo/donna e di vita di coppia, che si risolvono in delazioni e divertentissimi siparietti degni dei moderni Sandra e Raimondo. Come si suol dire, "Finchè nebbia non ci separi!”.

Enzo Casertano e Alessandra Merico approdano al teatro comunale di Vejano con il loro spettacolo “Game lover” domenica 1° dicembre. I due attori e content creator più amati del web portano in scena una brillante commedia a episodi sulla vita di una coppia. Un altalena del matrimonio fra momenti felici e piccole crisi si consuma la vita dei due protagonisti. Danilo e Arianna prima fidanzati e poi sposati, impauriti e poi annoiati dalla vita matrimoniale e in cerca di nuovi stimoli. Momenti di vita quotidiana rubati per raccontare la tragicomica storia di questa coppia che cerca di stare al passo con la modernità e col mutamento dei costumi del paese

Chiude la prima parte di rassegna, domenica 15 dicembre Monica Lugini e Cristiana Stazzonelli in “Sugo finto” di Gianni Clementi. Roma, quella popolare, colorata, schietta spesso anche crudele, proprio come le due protagoniste, Addolorata e Rosaria, due sorelle, zitelle, che vivono da sempre insieme e che portano avanti a fatica la vecchia merceria di famiglia. Una con la velleità di vivere una vita più comoda e l’altra con la sua grettezza, ma entrambe legate dalla solitudine in cui volente o dolente si sono rinchiuse. Finché un giorno decidono di partecipare a un tanto discusso matrimonio di un parente... Si ride? Tanto, anche se con l’amaro in bocca. La regia è firmata da David Marzullo.

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Il teatro comunale di Vejano presenta il programma della stagione teatrale 2024/2025. Il programma, firmato come sempre dall’abile direzione artistica di Fausto Costantini Nicolai, noto per la sua capacità di attirare il pubblico con eventi unici, propone 5 spettacoli all’insegna della comicità, con alcuni dei più popolari comici del panorama italiano e internazionale. Dopo il grande successo della stagione 2023/24, da domenica 29 settembre al via la campagna abbonamenti per la nuova stagione che inizia il giorno stesso con la prima replica di “Anna Karenina - Le donne e la passione”. Il teatro comunale di Vejano offre nella prossima stagione un ampio ventaglio di proposte che abbraccia il teatro comico per alleggerire l’animo della sua popolazione.

L’apertura di stagione si tiene domenica 29 settembre con “Anna Karenina”. Sulla scena Maddalena Rizzi, Bruno Governale, Biagio Iacovielli, Alioscia Viccaro per la regia di Filippo D’Alessio. Nella sala d’aspetto di una stazione, luogo di arrivi e partenze, crocevia di esistenze, riappare la figura di lei pronta a misurarsi con il suo vissuto in grado di coinvolgere i passeggeri in un gioco teatrale, vita che irrompe nella scena e scena che irrompe nel quotidiano. Il pubblico è trasportato nel grande romanzo di Tolstoj rivelando l’essenza intima, umana, spontanea, vera ad attuale dei personaggi. Il testo è di Alberto Bassetti, Scenografie Tiziano Fario, Costumi Alessandra Mené, Disegno Luci Mauro Buoninfante, Valerio Caporossi, Musiche Eugenio Tassitano.

La rassegna prosegue domenica 20 ottobre con Nino Taranto in “La mia donna è differente” con il maestro Andrea Cantoni alle tastiere. "Sono Nino Taranto... e non sono morto". Lui si presenta così, e se per il mondo dello spettacolo questo è l'indimenticabile nome del celebre comico napoletano, c'è un altro Nino Taranto, è il cabarettista, presentatore e comico con un spettacolo autobiografico applauditissimo sui suoi trenta anni di carriera “La mia donna è differente”. Tra tic e manie, ma anche un disgelo delle incomprensioni tra i sessi e l'invito a vedere il muro che a volte ci separa con lo sguardo dell'ironia. Una sollecitazione a farci più leggeri, più felici, più reciprocamente tolleranti, rispettosi anche e infinitamente amabili. Insomma per concludere, Nino Taranto è l’artista che fa ridere anche le stelle.

Continua la stagione con una delle punte di diamante del Puff di Roma: I Sequestrattori domenica 10 novembre in "Finchè nebbia non ci separi!”. Una coppia nella vita sul palco. Lei milanese, lui romano, un duo comico esilarante che porta in scena le divertenti dinamiche tra Roma/Milano e uomo/donna e di vita di coppia, che si risolvono in delazioni e divertentissimi siparietti degni dei moderni Sandra e Raimondo. Come si suol dire, "Finchè nebbia non ci separi!”.

Enzo Casertano e Alessandra Merico approdano al teatro comunale di Vejano con il loro spettacolo “Game lover” domenica 1° dicembre. I due attori e content creator più amati del web portano in scena una brillante commedia a episodi sulla vita di una coppia. Un altalena del matrimonio fra momenti felici e piccole crisi si consuma la vita dei due protagonisti. Danilo e Arianna prima fidanzati e poi sposati, impauriti e poi annoiati dalla vita matrimoniale e in cerca di nuovi stimoli. Momenti di vita quotidiana rubati per raccontare la tragicomica storia di questa coppia che cerca di stare al passo con la modernità e col mutamento dei costumi del paese

Chiude la prima parte di rassegna, domenica 15 dicembre Monica Lugini e Cristiana Stazzonelli in “Sugo finto” di Gianni Clementi. Roma, quella popolare, colorata, schietta spesso anche crudele, proprio come le due protagoniste, Addolorata e Rosaria, due sorelle, zitelle, che vivono da sempre insieme e che portano avanti a fatica la vecchia merceria di famiglia. Una con la velleità di vivere una vita più comoda e l’altra con la sua grettezza, ma entrambe legate dalla solitudine in cui volente o dolente si sono rinchiuse. Finché un giorno decidono di partecipare a un tanto discusso matrimonio di un parente... Si ride? Tanto, anche se con l’amaro in bocca. La regia è firmata da David Marzullo.

Costo del biglietto intero € 10
Abbonamento a 5 spettacoli € 40

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333 85 37 695
teatrovejano@gmail.com
www.teatrovejano.it

Si alza il sipario del Teatro Comunale di Vejano e comincia ufficialmente la campagna abbonamenti della stagione 2024/25.

L’apertura di stagione si terrà Domenica 29 settembre 2024 ore 17.30 con “Anna Karenina”.
Sulla scena Maddalena Rizzi, Bruno Governale, Biagio Iacovielli, Alioscia Viccaro per la regia di Filippo D’Alessio.

Nella sala d’aspetto di una stazione, luogo di arrivi e partenze, crocevia di esistenze, riappare la figura di lei pronta a misurarsi con il suo vissuto in grado di coinvolgere  i passeggeri in un gioco teatrale,  vita che irrompe nella scena e scena  che irrompe nel quotidiano. 

Il pubblico è trasportato nel grande romanzo di Tolstoj rivelando l’essenza intima, umana, spontanea , vera ad attuale dei personaggi.

Anna Karenina ci interroga sul mondo emotivo che travolge inaspettatamente il vissuto individuale e sociale irrompendo con forza nella realtà e nell’immaginario.  Un personaggio apparentemente scontato ma profondamente enigmatico che ha saputo trascinare nel vortice esistenziale delle emozioni un intero contesto sociale.

Il viaggio di Anna in sé stessa attraverso l’amore per il conte Vronskij e il conflitto con il marito Karenin è il viaggio di molti di noi; ancora una volta il regista utilizza la letteratura per indagare l’animo umano, ed in questo caso un sentimento universale quale la passione.

Il testo è di  ALBERTO BASSETTI, Scenografie TIZIANO FARIO, Costumi ALESSANDRA MENé, Disegno Luci MAURO BUONINFANTE e VALERIO CAPOROSSI, Musiche EUGENIO TASSITANO.

Un appuntamento importante e romantico per cominciare questa nuova stagione teatrale che ci trascinerà a teatro tra risate di gusto che altresì lasceranno sempre in noi un pensiero su cui riflettere.

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Si alza il sipario del Teatro Comunale di Vejano e comincia ufficialmente la campagna abbonamenti della stagione 2024/25.

L’apertura di stagione si terrà Domenica 29 settembre 2024 ore 17.30 con “Anna Karenina”.
Sulla scena Maddalena Rizzi, Bruno Governale, Biagio Iacovielli, Alioscia Viccaro per la regia di Filippo D’Alessio.

Nella sala d’aspetto di una stazione, luogo di arrivi e partenze, crocevia di esistenze, riappare la figura di lei pronta a misurarsi con il suo vissuto in grado di coinvolgere  i passeggeri in un gioco teatrale,  vita che irrompe nella scena e scena  che irrompe nel quotidiano. 

Il pubblico è trasportato nel grande romanzo di Tolstoj rivelando l’essenza intima, umana, spontanea , vera ad attuale dei personaggi.

Anna Karenina ci interroga sul mondo emotivo che travolge inaspettatamente il vissuto individuale e sociale irrompendo con forza nella realtà e nell’immaginario.  Un personaggio apparentemente scontato ma profondamente enigmatico che ha saputo trascinare nel vortice esistenziale delle emozioni un intero contesto sociale.

Il viaggio di Anna in sé stessa attraverso l’amore per il conte Vronskij e il conflitto con il marito Karenin è il viaggio di molti di noi; ancora una volta il regista utilizza la letteratura per indagare l’animo umano, ed in questo caso un sentimento universale quale la passione.

Il testo è di  ALBERTO BASSETTI, Scenografie TIZIANO FARIO, Costumi ALESSANDRA MENé, Disegno Luci MAURO BUONINFANTE e VALERIO CAPOROSSI, Musiche EUGENIO TASSITANO.

Un appuntamento importante e romantico per cominciare questa nuova stagione teatrale che ci trascinerà a teatro tra risate di gusto che altresì lasceranno sempre in noi un pensiero su cui riflettere.

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Si alza il sipario del Teatro Comunale di Vejano e comincia ufficialmente la campagna abbonamenti della stagione 2024/25.

L’apertura di stagione si terrà Domenica 29 settembre 2024 ore 17.30 con “Anna Karenina”.
Sulla scena Maddalena Rizzi, Bruno Governale, Biagio Iacovielli, Alioscia Viccaro per la regia di Filippo D’Alessio.

Nella sala d’aspetto di una stazione, luogo di arrivi e partenze, crocevia di esistenze, riappare la figura di lei pronta a misurarsi con il suo vissuto in grado di coinvolgere  i passeggeri in un gioco teatrale,  vita che irrompe nella scena e scena  che irrompe nel quotidiano. 

Il pubblico è trasportato nel grande romanzo di Tolstoj rivelando l’essenza intima, umana, spontanea , vera ad attuale dei personaggi.

Anna Karenina ci interroga sul mondo emotivo che travolge inaspettatamente il vissuto individuale e sociale irrompendo con forza nella realtà e nell’immaginario.  Un personaggio apparentemente scontato ma profondamente enigmatico che ha saputo trascinare nel vortice esistenziale delle emozioni un intero contesto sociale.

Il viaggio di Anna in sé stessa attraverso l’amore per il conte Vronskij e il conflitto con il marito Karenin è il viaggio di molti di noi; ancora una volta il regista utilizza la letteratura per indagare l’animo umano, ed in questo caso un sentimento universale quale la passione.

Il testo è di  ALBERTO BASSETTI, Scenografie TIZIANO FARIO, Costumi ALESSANDRA MENé, Disegno Luci MAURO BUONINFANTE e VALERIO CAPOROSSI, Musiche EUGENIO TASSITANO.

Un appuntamento importante e romantico per cominciare questa nuova stagione teatrale che ci trascinerà a teatro tra risate di gusto che altresì lasceranno sempre in noi un pensiero su cui riflettere.

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Si alza il sipario del Teatro Comunale di Vejano e comincia ufficialmente la campagna abbonamenti della stagione 2024/25.

L’apertura di stagione si terrà Domenica 29 settembre 2024 ore 17.30 con “Anna Karenina”.
Sulla scena Maddalena Rizzi, Bruno Governale, Biagio Iacovielli, Alioscia Viccaro per la regia di Filippo D’Alessio.

Nella sala d’aspetto di una stazione, luogo di arrivi e partenze, crocevia di esistenze, riappare la figura di lei pronta a misurarsi con il suo vissuto in grado di coinvolgere  i passeggeri in un gioco teatrale,  vita che irrompe nella scena e scena  che irrompe nel quotidiano. 

Il pubblico è trasportato nel grande romanzo di Tolstoj rivelando l’essenza intima, umana, spontanea , vera ad attuale dei personaggi.

Anna Karenina ci interroga sul mondo emotivo che travolge inaspettatamente il vissuto individuale e sociale irrompendo con forza nella realtà e nell’immaginario.  Un personaggio apparentemente scontato ma profondamente enigmatico che ha saputo trascinare nel vortice esistenziale delle emozioni un intero contesto sociale.

Il viaggio di Anna in sé stessa attraverso l’amore per il conte Vronskij e il conflitto con il marito Karenin è il viaggio di molti di noi; ancora una volta il regista utilizza la letteratura per indagare l’animo umano, ed in questo caso un sentimento universale quale la passione.

Il testo è di  ALBERTO BASSETTI, Scenografie TIZIANO FARIO, Costumi ALESSANDRA MENé, Disegno Luci MAURO BUONINFANTE e VALERIO CAPOROSSI, Musiche EUGENIO TASSITANO.

Un appuntamento importante e romantico per cominciare questa nuova stagione teatrale che ci trascinerà a teatro tra risate di gusto che altresì lasceranno sempre in noi un pensiero su cui riflettere.

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Il programma, firmato come sempre dall’abile Direzione Artistica di Fausto Costantini Nicolai, noto per la sua capacità di attirare il pubblico con eventi unici propone 5 spettacoli all’insegna della comicità, con alcuni dei più popolari comici del panorama italiano e internazionale.

Dopo il grande successo della stagione 2023/24, da domenica 29 settembre al via la campagna abbonamenti per la nuova stagione che inizierà il giorno stesso con la prima replica di “Anna Karenina - Le donne e la passione”.


Il Teatro Comunale di Vejano offrirà nella prossima stagione un ampio ventaglio di proposte che abbraccia il teatro comico per alleggerire l’animo della sua popolazione.


L’apertura di stagione si terrà Domenica 29 settembre 2024 con “Anna Karenina”.
Sulla scena Maddalena Rizzi, Bruno Governale, Biagio Iacovielli, Alioscia Viccaro per la regia di Filippo D’Alessio.

Nella sala d’aspetto di una stazione, luogo di arrivi e partenze, crocevia di esistenze, riappare la figura di lei pronta a misurarsi con il suo vissuto in grado di coinvolgere  i passeggeri in un gioco teatrale,  vita che irrompe nella scena e scena  che irrompe nel quotidiano. Il pubblico è trasportato nel grande romanzo di Tolstoj rivelando l’essenza intima, umana, spontanea , vera ad attuale dei personaggi.

Il testo è di  Alberto Bassetti, Scenografie Tiziano Fario, Costumi Alessandra Mené, Disegno Luci Mauro Buoninfante, Valerio Caporossi, Musiche Eugenio Tassitano.


La rassegna proseguirà domenica 20 ottobre con Nino Taranto in “La mia donna è differente” con il Maestro Andrea Cantoni alle tastiere.
"Sono Nino Taranto... e non sono morto". Lui si presenta così, e se per il mondo dello spettacolo questo è l' indimenticabile nome del celebre comico napoletano, c'è un altro Nino Taranto, è il  cabarettista, presentatore e comico con un spettacolo autobiografico applauditissimo sui suoi trenta anni di carriera “La mia donna è differente”. Tra tic e manie, ma anche un disgelo delle incomprensioni tra i sessi e l'invito a vedere il muro che a volte ci separa con lo sguardo dell'ironia. Una sollecitazione a farci più leggeri, più felici, più reciprocamente tolleranti, rispettosi anche e infinitamente amabili. Insomma per concludere, Nino Taranto è l’artista che fa ridere anche le stelle.

Continua la stagione con una delle punte di diamante del Puff di Roma: I Sequestrattori domenica 10 Novembre.
Una coppia  nella vita sul palco. Lei milanese, lui romano, un duo comico esilarante che porta in scena le divertenti dinamiche tra Roma/Milano e uomo/donna e di vita di coppia, che si risolvono in delazioni e divertentissimi siparietti degni dei moderni Sandra e Raimondo.  Come si suol dire, "Finchè nebbia non ci separi!”


Enzo Casertano e Alessandra Merico approdano al Teatro Comunale di Vejano con il loro spettacolo “Game Lover” il 1 Dicembre.
I due attori e content creator più amati del web portano in scena una brillante commedia a episodi sulla vita di una coppia. Un altalena del matrimonio fra momenti felici e piccole crisi si consuma la vita dei due protagonisti. Danilo e Arianna prima fidanzati e poi sposati, impauriti e poi annoiati dalla vita matrimoniale e in cerca di nuovi stimoli. Momenti di vita quotidiana rubati per raccontare la tragicomica storia di questa coppia che cerca di stare al passo con la modernità e col mutamento dei costumi del paese


Chiuderà la prima parte di rassegna, domenica 15 dicembre Monica Lugini e Cristiana Stazzonelli in “Sugo Finto” di Gianni Clementi.
Roma, quella popolare, colorata, schietta spesso anche crudele, proprio come le due protagoniste, Addolorata e Rosaria, due sorelle, zitelle, che vivono da sempre insieme e che portano avanti a fatica la vecchia merceria di famiglia. Una con la velleità di vivere una vita più comoda e l’altra con la sua grettezza, ma entrambe legate dalla solitudine in cui volente o dolente si sono rinchiuse. Finché un giorno decidono di partecipare a un tanto discusso matrimonio di un parente…Si ride? Tanto, anche se con l’amaro in bocca. La regia è firmata da David Marzullo.


Costo del biglietto Intero € 10

Abbonamento a N 5 spettacoli € 40



Per informazioni e prenotazioni:

333 85 37 695

teatrovejano@gmail.com

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Teatro Polivalente Vejano

Villa Comunale - Ingresso presso Via Dell’Impresa o Via Cardinale Cavicchioni

Il programma, firmato come sempre dall’abile Direzione Artistica di Fausto Costantini Nicolai, noto per la sua capacità di attirare il pubblico con eventi unici propone 5 spettacoli all’insegna della comicità, con alcuni dei più popolari comici del panorama italiano e internazionale.

Dopo il grande successo della stagione 2023/24, da domenica 29 settembre al via la campagna abbonamenti per la nuova stagione che inizierà il giorno stesso con la prima replica di “Anna Karenina - Le donne e la passione”.


Il Teatro Comunale di Vejano offrirà nella prossima stagione un ampio ventaglio di proposte che abbraccia il teatro comico per alleggerire l’animo della sua popolazione.


L’apertura di stagione si terrà Domenica 29 settembre 2024 con “Anna Karenina”.
Sulla scena Maddalena Rizzi, Bruno Governale, Biagio Iacovielli, Alioscia Viccaro per la regia di Filippo D’Alessio.

Nella sala d’aspetto di una stazione, luogo di arrivi e partenze, crocevia di esistenze, riappare la figura di lei pronta a misurarsi con il suo vissuto in grado di coinvolgere  i passeggeri in un gioco teatrale,  vita che irrompe nella scena e scena  che irrompe nel quotidiano. Il pubblico è trasportato nel grande romanzo di Tolstoj rivelando l’essenza intima, umana, spontanea , vera ad attuale dei personaggi.

Il testo è di  Alberto Bassetti, Scenografie Tiziano Fario, Costumi Alessandra Mené, Disegno Luci Mauro Buoninfante, Valerio Caporossi, Musiche Eugenio Tassitano.


La rassegna proseguirà domenica 20 ottobre con Nino Taranto in “La mia donna è differente” con il Maestro Andrea Cantoni alle tastiere.
"Sono Nino Taranto... e non sono morto". Lui si presenta così, e se per il mondo dello spettacolo questo è l' indimenticabile nome del celebre comico napoletano, c'è un altro Nino Taranto, è il  cabarettista, presentatore e comico con un spettacolo autobiografico applauditissimo sui suoi trenta anni di carriera “La mia donna è differente”. Tra tic e manie, ma anche un disgelo delle incomprensioni tra i sessi e l'invito a vedere il muro che a volte ci separa con lo sguardo dell'ironia. Una sollecitazione a farci più leggeri, più felici, più reciprocamente tolleranti, rispettosi anche e infinitamente amabili. Insomma per concludere, Nino Taranto è l’artista che fa ridere anche le stelle.

Continua la stagione con una delle punte di diamante del Puff di Roma: I Sequestrattori domenica 10 Novembre.
Una coppia  nella vita sul palco. Lei milanese, lui romano, un duo comico esilarante che porta in scena le divertenti dinamiche tra Roma/Milano e uomo/donna e di vita di coppia, che si risolvono in delazioni e divertentissimi siparietti degni dei moderni Sandra e Raimondo.  Come si suol dire, "Finchè nebbia non ci separi!”


Enzo Casertano e Alessandra Merico approdano al Teatro Comunale di Vejano con il loro spettacolo “Game Lover” il 1 Dicembre.
I due attori e content creator più amati del web portano in scena una brillante commedia a episodi sulla vita di una coppia. Un altalena del matrimonio fra momenti felici e piccole crisi si consuma la vita dei due protagonisti. Danilo e Arianna prima fidanzati e poi sposati, impauriti e poi annoiati dalla vita matrimoniale e in cerca di nuovi stimoli. Momenti di vita quotidiana rubati per raccontare la tragicomica storia di questa coppia che cerca di stare al passo con la modernità e col mutamento dei costumi del paese


Chiuderà la prima parte di rassegna, domenica 15 dicembre Monica Lugini e Cristiana Stazzonelli in “Sugo Finto” di Gianni Clementi.
Roma, quella popolare, colorata, schietta spesso anche crudele, proprio come le due protagoniste, Addolorata e Rosaria, due sorelle, zitelle, che vivono da sempre insieme e che portano avanti a fatica la vecchia merceria di famiglia. Una con la velleità di vivere una vita più comoda e l’altra con la sua grettezza, ma entrambe legate dalla solitudine in cui volente o dolente si sono rinchiuse. Finché un giorno decidono di partecipare a un tanto discusso matrimonio di un parente…Si ride? Tanto, anche se con l’amaro in bocca. La regia è firmata da David Marzullo.


Costo del biglietto Intero € 10

Abbonamento a N 5 spettacoli € 40



Per informazioni e prenotazioni:

333 85 37 695

teatrovejano@gmail.com

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Teatro Polivalente Vejano

Villa Comunale - Ingresso presso Via Dell’Impresa o Via Cardinale Cavicchioni

Il programma, firmato come sempre dall’abile Direzione Artistica di Fausto Costantini Nicolai, noto per la sua capacità di attirare il pubblico con eventi unici propone 5 spettacoli all’insegna della comicità, con alcuni dei più popolari comici del panorama italiano e internazionale.

Dopo il grande successo della stagione 2023/24, da domenica 29 settembre al via la campagna abbonamenti per la nuova stagione che inizierà il giorno stesso con la prima replica di “Anna Karenina - Le donne e la passione”.


Il Teatro Comunale di Vejano offrirà nella prossima stagione un ampio ventaglio di proposte che abbraccia il teatro comico per alleggerire l’animo della sua popolazione.


L’apertura di stagione si terrà Domenica 29 settembre 2024 con “Anna Karenina”.
Sulla scena Maddalena Rizzi, Bruno Governale, Biagio Iacovielli, Alioscia Viccaro per la regia di Filippo D’Alessio.

Nella sala d’aspetto di una stazione, luogo di arrivi e partenze, crocevia di esistenze, riappare la figura di lei pronta a misurarsi con il suo vissuto in grado di coinvolgere  i passeggeri in un gioco teatrale,  vita che irrompe nella scena e scena  che irrompe nel quotidiano. Il pubblico è trasportato nel grande romanzo di Tolstoj rivelando l’essenza intima, umana, spontanea , vera ad attuale dei personaggi.

Il testo è di  Alberto Bassetti, Scenografie Tiziano Fario, Costumi Alessandra Mené, Disegno Luci Mauro Buoninfante, Valerio Caporossi, Musiche Eugenio Tassitano.


La rassegna proseguirà domenica 20 ottobre con Nino Taranto in “La mia donna è differente” con il Maestro Andrea Cantoni alle tastiere.
"Sono Nino Taranto... e non sono morto". Lui si presenta così, e se per il mondo dello spettacolo questo è l' indimenticabile nome del celebre comico napoletano, c'è un altro Nino Taranto, è il  cabarettista, presentatore e comico con un spettacolo autobiografico applauditissimo sui suoi trenta anni di carriera “La mia donna è differente”. Tra tic e manie, ma anche un disgelo delle incomprensioni tra i sessi e l'invito a vedere il muro che a volte ci separa con lo sguardo dell'ironia. Una sollecitazione a farci più leggeri, più felici, più reciprocamente tolleranti, rispettosi anche e infinitamente amabili. Insomma per concludere, Nino Taranto è l’artista che fa ridere anche le stelle.

Continua la stagione con una delle punte di diamante del Puff di Roma: I Sequestrattori domenica 10 Novembre.
Una coppia  nella vita sul palco. Lei milanese, lui romano, un duo comico esilarante che porta in scena le divertenti dinamiche tra Roma/Milano e uomo/donna e di vita di coppia, che si risolvono in delazioni e divertentissimi siparietti degni dei moderni Sandra e Raimondo.  Come si suol dire, "Finchè nebbia non ci separi!”


Enzo Casertano e Alessandra Merico approdano al Teatro Comunale di Vejano con il loro spettacolo “Game Lover” il 1 Dicembre.
I due attori e content creator più amati del web portano in scena una brillante commedia a episodi sulla vita di una coppia. Un altalena del matrimonio fra momenti felici e piccole crisi si consuma la vita dei due protagonisti. Danilo e Arianna prima fidanzati e poi sposati, impauriti e poi annoiati dalla vita matrimoniale e in cerca di nuovi stimoli. Momenti di vita quotidiana rubati per raccontare la tragicomica storia di questa coppia che cerca di stare al passo con la modernità e col mutamento dei costumi del paese


Chiuderà la prima parte di rassegna, domenica 15 dicembre Monica Lugini e Cristiana Stazzonelli in “Sugo Finto” di Gianni Clementi.
Roma, quella popolare, colorata, schietta spesso anche crudele, proprio come le due protagoniste, Addolorata e Rosaria, due sorelle, zitelle, che vivono da sempre insieme e che portano avanti a fatica la vecchia merceria di famiglia. Una con la velleità di vivere una vita più comoda e l’altra con la sua grettezza, ma entrambe legate dalla solitudine in cui volente o dolente si sono rinchiuse. Finché un giorno decidono di partecipare a un tanto discusso matrimonio di un parente…Si ride? Tanto, anche se con l’amaro in bocca. La regia è firmata da David Marzullo.


Costo del biglietto Intero € 10

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Comunicato Stampa Stagione 2024/25

Ricomincia la bella stagione teatrale all'insegna della risata e del buon umore!

Il programma, firmato come sempre dall’abile Direzione Artistica di Fausto Costantini Nicolai, noto per la sua capacità di attirare il pubblico con eventi unici propone 5 spettacoli all’insegna della comicità, con alcuni dei più popolari comici del panorama italiano e internazionale.

Dopo il grande successo della stagione 2023/24, da domenica 29 settembre al via la campagna abbonamenti per la nuova stagione che inizierà il giorno stesso con la prima replica di “Anna Karenina - Le donne e la passione”.


Il Teatro Comunale di Vejano offrirà nella prossima stagione un ampio ventaglio di proposte che abbraccia il teatro comico per alleggerire l’animo della sua popolazione.


L’apertura di stagione si terrà Domenica 29 settembre 2024 con “Anna Karenina”.
Sulla scena Maddalena Rizzi, Bruno Governale, Biagio Iacovielli, Alioscia Viccaro per la regia di Filippo D’Alessio.

Nella sala d’aspetto di una stazione, luogo di arrivi e partenze, crocevia di esistenze, riappare la figura di lei pronta a misurarsi con il suo vissuto in grado di coinvolgere  i passeggeri in un gioco teatrale,  vita che irrompe nella scena e scena  che irrompe nel quotidiano. Il pubblico è trasportato nel grande romanzo di Tolstoj rivelando l’essenza intima, umana, spontanea , vera ad attuale dei personaggi.

Il testo è di  Alberto Bassetti, Scenografie Tiziano Fario, Costumi Alessandra Mené, Disegno Luci Mauro Buoninfante, Valerio Caporossi, Musiche Eugenio Tassitano.


La rassegna proseguirà domenica 20 ottobre con Nino Taranto in “La mia donna è differente” con il Maestro Andrea Cantoni alle tastiere.
"Sono Nino Taranto... e non sono morto". Lui si presenta così, e se per il mondo dello spettacolo questo è l' indimenticabile nome del celebre comico napoletano, c'è un altro Nino Taranto, è il  cabarettista, presentatore e comico con un spettacolo autobiografico applauditissimo sui suoi trenta anni di carriera “La mia donna è differente”. Tra tic e manie, ma anche un disgelo delle incomprensioni tra i sessi e l'invito a vedere il muro che a volte ci separa con lo sguardo dell'ironia. Una sollecitazione a farci più leggeri, più felici, più reciprocamente tolleranti, rispettosi anche e infinitamente amabili. Insomma per concludere, Nino Taranto è l’artista che fa ridere anche le stelle.

Continua la stagione con una delle punte di diamante del Puff di Roma: I Sequestrattori domenica 10 Novembre.
Una coppia  nella vita sul palco. Lei milanese, lui romano, un duo comico esilarante che porta in scena le divertenti dinamiche tra Roma/Milano e uomo/donna e di vita di coppia, che si risolvono in delazioni e divertentissimi siparietti degni dei moderni Sandra e Raimondo.  Come si suol dire, "Finchè nebbia non ci separi!”


Enzo Casertano e Alessandra Merico approdano al Teatro Comunale di Vejano con il loro spettacolo “Game Lover” il 1 Dicembre.
I due attori e content creator più amati del web portano in scena una brillante commedia a episodi sulla vita di una coppia. Un altalena del matrimonio fra momenti felici e piccole crisi si consuma la vita dei due protagonisti. Danilo e Arianna prima fidanzati e poi sposati, impauriti e poi annoiati dalla vita matrimoniale e in cerca di nuovi stimoli. Momenti di vita quotidiana rubati per raccontare la tragicomica storia di questa coppia che cerca di stare al passo con la modernità e col mutamento dei costumi del paese


Chiuderà la prima parte di rassegna, domenica 15 dicembre Monica Lugini e Cristiana Stazzonelli in “Sugo Finto” di Gianni Clementi.
Roma, quella popolare, colorata, schietta spesso anche crudele, proprio come le due protagoniste, Addolorata e Rosaria, due sorelle, zitelle, che vivono da sempre insieme e che portano avanti a fatica la vecchia merceria di famiglia. Una con la velleità di vivere una vita più comoda e l’altra con la sua grettezza, ma entrambe legate dalla solitudine in cui volente o dolente si sono rinchiuse. Finché un giorno decidono di partecipare a un tanto discusso matrimonio di un parente…Si ride? Tanto, anche se con l’amaro in bocca. La regia è firmata da David Marzullo.


Costo del biglietto Intero € 10

Abbonamento a N 5 spettacoli € 40



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Stagione 2023 / 24

VEJANO – Prosegue l’edizione 2023/24 della rassegna del teatro comunale, gestito dal Centro teatrale meridionale di Domenico Pantano e con l’organizzazione di Generazioni spettacolari.

L’obiettivo per il direttore artistico, Fausto Costantini, è rendere Vejano centro di formazione ed educazione alla fruizione dell’arte per tutto il bacino di utenza della Tuscia.

Comune denominatore degli spettacoli proposti è la risata come tramite per la formazione di pensiero critico nella vita di tutti i giorni. Dopo i primi quattro appuntamenti andati in scena nel periodo ottobre-dicembre 2023, quando hanno calcato il palco artisti, quali: Debora Caprioglio, Carlotta Mancini, Italo Amerighi, Matteo Rizzi, Mariella Gravinese e Edoardo Siravo, si riaccendono le luci e il cartellone propone altri nove spettacoli nelle domeniche tra marzo e maggio 2024.

Scopriamo di seguito nel dettaglio i nuovi protagonisti di questo anno 2024. Si parte il 3 marzo, ore 17,30, con Mario Zamma in “StraordiMario”, scritto e diretto da Mario Zamma. Un affascinante viaggio di risate, musica e poesie con la colonna portante della compagnia “Il Bagaglino” di Roma dove l’artista si racconta tramite aneddoti, scritti inediti e canzoni. Un percorso tra i ricordi della Bella Italia degli anni ’90, fiorente nell’ambito della cultura e della satira e il confronto con i giorni nostri dove – per citare l’artista –: «Il desiderio è quello di fare ridere ma allo stesso tempo riflettere». Il 10 marzo, sempre alle 17,30, è la volta di Elena Ferrantini, Matteo Rizzi e Marco Proietti in: “Dietro le nuvole, il sole è donna”, novità italiana nonché primo testo teatrale per la già nota scrittrice Franca Spagnolo (Autrice del libro “Mi Vengo Incontro” – Edito Pav Edizioni) per la regia dell’opera il Maestro Fausto Costantini. La storia di un amore senza amore in cui una donna ripercorre i momenti attraverso il dialogo con “l’Uomo”, una figura che appare e scompare dalla scena e sembra rappresentare la coscienza stessa della protagonista che vittima di un narcisista, riconosce in sé anche il ruolo di carnefice. Un viaggio nella mente attraverso i ricordi di un vissuto in cui i protagonisti si incontrano nelle opere di Pirandello, sviluppano un rapporto dove i reciproci demoni tracciano un percorso sentimentale di dipendenza affettiva e violenza psicologica e lungo la strada le due esistenze si scontrano disegnando un amaro destino. Una commedia che terrà gli spettatori con il fiato sospeso dall’inizio alla fine perché niente é come sembra. Il è marzo, 17,30, Laura Alferi, Carlotta Di Lorenzo e Stella Isoli in “Vermi”, novità italiana scritta e diretta da Luca Lo Destro. La Sicilia contemporanea è ebbra di folklore di stampo religioso, una curiosa indagine su quello che è un culto popolare legato ai “Vermi nello stomaco” curati con fede e devozione da mani esperte di donne che proseguono la più colorita tradizione popolare. Un thriller religioso, un anti-musical con balli e canti che non fluidificano la trama ma la spezzano e la ingombrano per portare ad una riflessione profonda sulle contraddizioni e le idiosincrasie dell’estremismo religioso.

Il 24 marzo, 17,30, toccherà a Luca Ferrini, Alberto Melone, Valentina Martino Ghiglia, Paolo Roca Rey, Lucia Tamborrino, Guglielmo Lello, Davide Sapienza, Veronica Stardella in “Il Teorema della Rana”. Ormai diventato quasi un cult dell’autore N.L. White, vede questa piéce dai ritmi forsennati che tocca uno dei tempi piuØ calzanti con l’attuale momento storico ed economico italiano: la necessità di aguzzare l’ingegno e campare a spese dello stato. I protagonisti, il gestore di un teatro sull’orlo del fallimento e la sua compagnia vedranno prendere sempre più forma quello che è ormai il gioco rotto del “campare a spese dello stato” con un unica parola: Caos! Per la firma registica di Luca Ferrini – una commedia intramontabile. La rassegna prosegue anche nei mesi di aprile e maggio: nelle prossime settimane non mancheremo di ricordarli ai lettori.

Domenica 10 marzo alle ore 17,30 al teatro comunale di Vejano, per la stagione 2024, Elena Ferrantini e Matteo Rizzi vanno in scena con “Dietro le nuvole, il sole è donna”, spettacolo di Franca Spagnolo che vede la partecipazione straordinaria di Fausto Costantini in veste di regista. Novità Italiana nonché primo testo teatrale per la già nota scrittrice Franca Spagnolo (autrice del libro “Mi vengo incontro”, Pav edizioni). La storia di un amore senza amore in cui una donna ripercorre i momenti attraverso il dialogo con “l’uomo”, una figura che appare e scompare dalla scena e sembra rappresentare la coscienza stessa della protagonista che, vittima di un narcisista, riconosce in sé anche il ruolo di carnefice. Un viaggio nella mente attraverso i ricordi di un vissuto in cui i protagonisti si incontrano nelle opere di Pirandello, sviluppano un rapporto dove i reciproci demoni tracciano un percorso sentimentale di dipendenza affettiva e violenza psicologica e lungo la strada le due esistenze si scontrano disegnando un amaro destino. Una commedia che terrà gli spettatori con il fiato sospeso dall’inizio alla fine perché niente è come sembra.

Domenica 3 marzo alle ore 17,30 si apre la stagione 2024 al teatro comunale di Vejano con lo spettacolo scritto e diretto da Mario Zamma "StraordiMario". Mario Zamma: una delle colonne storiche della compagnia del Bagaglino in Roma. Tanti programmi televisivi di successo, quattro premi televisivi importanti, quattro Telegatti, tanta televisione ma soprattutto tanti anni di teatro alle spalle. Molti gli spettacoli teatrali da solista negli ultimi dieci anni, anche come autore degli stessi. "StraordiMario" nasce proprio dalla voglia di voler raccontare un grande excursus in varie fasce del teatro, dalla satira politica a quella di costume al varietà in formato "one man show". "StraordiMario" racconta in prima persona la vita artistica e in parte privata con alcuni aneddoti molto divertenti dell'autore. Come il suo incontro privato con alcuni dei personaggi politici imitati e a volte sbeffeggiati sul palcoscenico. Lo spettacolo è un entrare e uscire dal presente al malinconico passato un po' per raccontare il famoso detto "forse era meglio quando stavamo peggio"; naturalmente ci saranno momenti di leggerezza attraverso imitazioni famosissime caratterizzate da Zamma passando anche per una bella canzone essendo lo stesso Zamma un valido musicista e bravo cantante, fino ad arrivare ai personaggi completamente inventati per raccontare sotto forma di satira di costume una Italia completamente cambiata. Alcuni anche i momenti di poesia affidati alla penna dell'autore essendo anche negli ultimi anni un valido poeta. Un momento davvero molto toccante per ricordare il grande Massimo Troisi. L'amore è il tema principale dello spettacolo, l'unica soluzione contro le mostruosità del nostro tempo. Il desiderio è quello di fare ridere ma allo stesso tempo riflettere.

Riceviamo e pubblichiamo

Viterbo,28.11.23

Domenica 10 dicembre alle 17,30 al Teatro comunale di Vejano va in scena l’ultimo spettacolo della stagione teatrale. Edoardo Siravo, il noto attore e doppiatore arriva con “Moby Dick”, un racconto di Massimo Vincenzi tratto dal romanzo omonimo di Herman Melville e la messa in scena a cura di Carlo Emilio Lerici. La storia, avventurosa e fantastica, è celebre: si narra di un giovane marinaio, Ismaele, che stringe amicizia fraterna con un “selvaggio” Queequeg, marinaio di lunga esperienza e suo naturale maestro. I due si imbarcano sulla baleniera Pequod il cui comandante, il capitano Achab, ha avuto una gamba sradicatagli via da una balena di enormi dimensioni e sconfinata forza, Moby Dick, dall’insolito colore bianco. Quando riuscirà a raggiungere Moby Dick, però, in un duello mortale sarà lui a perdere la vita e l’intera nave verrà distrutta, ma Ismaele, sopravvisutto, potrà raccontarne la storia.

di Redazione ViterboPost

28 Novembre 2023 - 07:50 | 0 commenti

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Viterbo,28.11.23

Domenica 10 dicembre alle 17,30 al Teatro comunale di Vejano va in scena l’ultimo spettacolo della stagione teatrale. Edoardo Siravo, il noto attore e doppiatore arriva con “Moby Dick”, un racconto di Massimo Vincenzi tratto dal romanzo omonimo di Herman Melville e la messa in scena a cura di Carlo Emilio Lerici. La storia, avventurosa e fantastica, è celebre: si narra di un giovane marinaio, Ismaele, che stringe amicizia fraterna con un “selvaggio” Queequeg, marinaio di lunga esperienza e suo naturale maestro. I due si imbarcano sulla baleniera Pequod il cui comandante, il capitano Achab, ha avuto una gamba sradicatagli via da una balena di enormi dimensioni e sconfinata forza, Moby Dick, dall’insolito colore bianco. Quando riuscirà a raggiungere Moby Dick, però, in un duello mortale sarà lui a perdere la vita e l’intera nave verrà distrutta, ma Ismaele, sopravvisutto, potrà raccontarne la storia.

VEIANO (Viterbo)- Oscuratamente arriva al teatro di Vejano il 12 novembre alle ore 17,30.  OscuraMente è una storia teatrale contemporanea che racconta una realtà drammaticamente attuale dove niente è come sembra. Costruita attraverso il susseguirsi di situazioni imprevedibili e colpi di scena, si delinea un nucleo oscuro ed emotivo che riesce a condizionare la vita dei personaggi, sospesi tra realtà e mondo interiore. E’ il teatro che coniuga il genere thriller ispirandosi ad una dinamica familiare fatale che modifica irreversibilmente i destini dei suoi componenti. Leonardo, un giovane introverso e chiuso nei suoi conflitti interiori senza ambizioni lavorative ma con una mente brillante, decide di diventare uno scrittore, consolidando l’unica passione da sempre coltivata per la scrittura. Lena e Gerardo sono i suoi genitori, ma non solo: sono un uomo ed una donna che riflettono costantemente la loro profonda diversità. Lei donna fragile, instabile psicologicamente e piena di contraddizioni, lui carismatico ed autoritario con un pesante segreto custodito nella profondità della sua anima, insieme vivono senza affiatamento la vita quotidiana. Saranno le aspirazioni fallite, le vite irrealizzate ed i conflitti dei personaggi, in un’alternanza del ruolo di vittima e carnefice, a dare vita ad una storia che fa riflettere e tiene con il fiato sospeso lasciando lo spettatore di fronte ad un enigma: si può essere prigionieri della mente?

Note della Regista
Una famiglia come tante, composta da tre persone, che abita in un appartamento dove si incontrano le loro vite e i loro segreti; questo è il contrasto in cui emergono, crescono e si consolidano conflitti, debolezze, spietatezza e destino.
La storia è agita in uno spazio scenico composto da pochi elementi e diviso con l’aiuto delle luci orizzontalmente in tre sezioni dove la parte centrale, non illuminata, va a rappresentare la parte oscura della mente di cui parla la nostra autrice.
In realtà l’utilizzo delle luci enfatizza tutta la storia creando sul palco svariate zone d’ombra in cui costantemente gli attori si muovono.
Anche la scelta di abiti in scena non colorati, dalle tinte chiare, tendenti al bianco, al non colore, rappresenta l’asetticità dei sentimenti dei nostri protagonisti che, chiaramente, non ne sono sprovvisti ma che non sono in grado di esternarli correttamente, nella continua ricerca di un dialogo che mai c’è stato e mai ci sarà.
Incapaci di vivere la loro vita, sono constretti ad esistere negli spazi di luci Led e Ombre disegnati per loro.
Tre anime sole che non riescono a trovarsi e fluttuano tra note musicali inquietanti che supportano il racconto.


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Viterbo,23.10.23

Dopo il grande successo di critica e di pubblico, le standing ovation tributate alla straordinaria interprete di Callas d’incanto, Debora Caprioglio veste i panni di Artemisia Gentileschi in un nuovo emozionante, intenso assolo.

Siamo nello studio di pittura di Artemisia, e lei è intenta a fare quello che di più ha amato fare nella vita, dipingere. Ci parla e ci racconta di sé, della sua vita a partire dall’infanzia.

La perdita della madre, la vita di una bambina in una Roma del ‘600. Artemisia capisce da subito quanto è difficile vivere in un mondo di uomini.

Eppure in un mondo di uomini il padre, Orazio Gentileschi, la avvia subito ad un mestiere in cui le donne non erano nemmeno contemplate, la pittura.

Lei si distingue rispetto ai fratelli ed ha una passione che la tiene ore ed ore a disegnare un viso fino a quando non ne coglie la somiglianza. Grazie al padre conosce i più grandi pittori, addirittura Caravaggio.

Ed il padre la affida ad un suo amico perché impari e migliori nell’arte della pittura, Agostino Tassi.

Ma il Tassi un giorno abusa di lei.

Questo trauma e il processo che ne è derivato, voluto dal padre, segnano tanto profondamente la vita artistica di Artemisia.

Tutto quello che ne consegue e tutto quello che lei ha compiuto per affrancarsi e affermarsi in un mondo dominato ferocemente da uomini, la rendono una figura di riferimento per la lotta dei diritti delle donne. La pittura di Artemisia è potentemente drammatica, lo stile è quello caravaggesco, con forti chiaroscuri, con il raggio di luce rivelatore, che nel caso della Gentileschi non rappresenta la grazia di Dio, ma la giustizia divina, che si abbatte su Oloferne per mano di Giuditta o che condanna i vecchioni pronti ad importunare la povera Susanna.

Lei con passione ci racconta tutto, ci mostra le sue tele, ce ne spiega la ragione, le circostanze da cui sono nate. Ci racconta i suoi trionfi, le sue sconfitte e sempre e sempre la lotta contro un sistema che la vorrebbe a casa ai fornelli, ad accudire la figlia.

Ma lei è la pittura, come ci dice nell’allegoria che fa di un suo autoritratto, non può fare altro che dipingere. Ci racconta tutto, scende nell’abisso della violenza subita, sale nel paradiso dell’arte.

E noi assistiamo alla meraviglia di una grandissima pittrice che risplende della sua vittoria su un mondo governato da uomini.


Un testo di R. D’Alessandro e F. Valdi

Regia di Roberto D’Alessandro

Scene di Roda

Costumi di  Antonia Petrocelli

Riceviamo e pubblichiamo

Viterbo,23.10.23

Dopo il grande successo di critica e di pubblico, le standing ovation tributate alla straordinaria interprete di Callas d’incanto, Debora Caprioglio veste i panni di Artemisia Gentileschi in un nuovo emozionante, intenso assolo.

Siamo nello studio di pittura di Artemisia, e lei è intenta a fare quello che di più ha amato fare nella vita, dipingere. Ci parla e ci racconta di sé, della sua vita a partire dall’infanzia.

La perdita della madre, la vita di una bambina in una Roma del ‘600. Artemisia capisce da subito quanto è difficile vivere in un mondo di uomini.

Eppure in un mondo di uomini il padre, Orazio Gentileschi, la avvia subito ad un mestiere in cui le donne non erano nemmeno contemplate, la pittura.

Lei si distingue rispetto ai fratelli ed ha una passione che la tiene ore ed ore a disegnare un viso fino a quando non ne coglie la somiglianza. Grazie al padre conosce i più grandi pittori, addirittura Caravaggio.

Ed il padre la affida ad un suo amico perché impari e migliori nell’arte della pittura, Agostino Tassi.

Ma il Tassi un giorno abusa di lei.

Questo trauma e il processo che ne è derivato, voluto dal padre, segnano tanto profondamente la vita artistica di Artemisia.

Tutto quello che ne consegue e tutto quello che lei ha compiuto per affrancarsi e affermarsi in un mondo dominato ferocemente da uomini, la rendono una figura di riferimento per la lotta dei diritti delle donne. La pittura di Artemisia è potentemente drammatica, lo stile è quello caravaggesco, con forti chiaroscuri, con il raggio di luce rivelatore, che nel caso della Gentileschi non rappresenta la grazia di Dio, ma la giustizia divina, che si abbatte su Oloferne per mano di Giuditta o che condanna i vecchioni pronti ad importunare la povera Susanna.

Lei con passione ci racconta tutto, ci mostra le sue tele, ce ne spiega la ragione, le circostanze da cui sono nate. Ci racconta i suoi trionfi, le sue sconfitte e sempre e sempre la lotta contro un sistema che la vorrebbe a casa ai fornelli, ad accudire la figlia.

Ma lei è la pittura, come ci dice nell’allegoria che fa di un suo autoritratto, non può fare altro che dipingere. Ci racconta tutto, scende nell’abisso della violenza subita, sale nel paradiso dell’arte.

E noi assistiamo alla meraviglia di una grandissima pittrice che risplende della sua vittoria su un mondo governato da uomini.


Un testo di R. D’Alessandro e F. Valdi

Regia di Roberto D’Alessandro

Scene di Roda

Costumi di  Antonia Petrocelli

Domenica 10 dicembre alle 17,30 al Teatro comunale di Vejano va in scena l'ultimo spettacolo della stagione teatrale. Edoardo Siravo, il noto attore e doppiatore arriva con "Moby Dick", un racconto di Massimo Vincenzi tratto dal romanzo omonimo di Herman Melville e la messa in scena a cura di Carlo Emilio Lerici. La storia, avventurosa e fantastica, è celebre: si narra di un giovane marinaio, Ismaele, che stringe amicizia fraterna con un “selvaggio” Queequeg, marinaio di lunga esperienza e suo naturale maestro. I due si imbarcano sulla baleniera Pequod il cui comandante, il capitano Achab, ha avuto una gamba sradicatagli via da una balena di enormi dimensioni e sconfinata forza, Moby Dick, dall’insolito colore bianco. Quando riuscirà a raggiungere Moby Dick, però, in un duello mortale sarà lui a perdere la vita e l’intera nave verrà distrutta, ma Ismaele, sopravvisutto, potrà raccontarne la storia.

Domenica 26 novembre alle ore 17,30 va in scena il terzo spettacolo della stagione teatrale al Teatro comnuale di Vejano, ovvero "Oriana Fallaci, la vita coraggiosa di una donna straordinaria" uno spettacolo di e con Mariella Gravinese. Ci sono state persone che hanno lasciato un segno forte del loro passaggio; persone di cui parliamo ancora nel presente e continueremo a parlarne nel futuro. Una di queste persone è Oriana Fallaci. "La domanda che spesso mi faccio è: quali parole posso usare per parlare di lei? E la risposta è sempre la stessa: solo lei può raccontare la sua storia ed io posso solo fare da tramite." Così l'autrice / attrice Mariella Gravinese descrive questa mise en place raffinata ma forte, come tutta la vita e la carriera di Oriana Fallaci. Un viaggio attraverso un Italia nei tempi più duri visti dagli occhi della giornalista, un frenetico su e giù negli umori e sensazioni di una donna che ha scritto una pagina di storia nel giornalismo d'inchiesta.

Carlotta Mancini

Domenica 12 novembre alle 17,30 va in scena il secondo di quattro imperdibili primi appuntamenti nella nuova stagione del Teatro comunale di Vejano, ovvero "Oscuramente", scritto da Angela Turchini, con la regia e l'adattamento di Marzia Verdecchi e che vede in scena Carlotta Mancini, Italo Amerighi e Matteo Rizzi in uno spettacolo dai toni noir. “Oscuramente è una storia teatrale contemporanea che racconta una realtà drammatica attuale dove niente è come sembra”. - afferma l’autrice e continua - “E' il teatro che coniuga il genere thriller ispirandosi ad una dinamica familiare fatale che modifica irreversibilmente i destini dei suoi componenti: Leonardo, il giovane introverso e chiuso nei suoi conflitti interiori e i suoi genitori, Lena e Giovanni, prima di tutto un uomo e una donna che riflettono costantemente sulla loro profonda diversità.” Un pesante segreto custodito nelle profondità delle anime, un assenza di affiatamento nella quotidianità, aspirazioni fallite e vite irrealizzate. Una storia che fa riflettere e tiene con il fiato sospeso lo spettatore lasciando davanti a lui un unica domanda: Si può essere prigionieri della mente?

Domenica 29 ottobre alle ore 17,30 si tiene il primo di quattro appuntamenti presso il Teatro comunale di Vejano con lo spettacolo "Non fui gentile, fui Gentileschi". Dopo il grande successo di critica e di pubblico, le standing ovation tributate alla straordinaria interprete di Callas d'incanto, Debora Caprioglio veste i panni di Artemisia Gentileschi in un nuovo emozionante, intenso assolo. Siamo nello studio di pittura di Artemisia, e lei è intenta a fare quello che di più ha amato fare nella vita, dipingere. Ci parla e ci racconta di sé, della sua vita a partire dall’infanzia. La perdita della madre, la vita di una bambina in una Roma del '600. Artemisia capisce da subito quanto è difficile vivere in un mondo di uomini. Eppure in un mondo di uomini il padre, Orazio Gentileschi, la avvia subito ad un mestiere in cui le donne non erano nemmeno contemplate, la pittura. Lei si distingue rispetto ai fratelli ed ha una passione che la tiene ore ed ore a disegnare un viso fino a quando non ne coglie la somiglianza. Grazie al padre conosce i più grandi pittori, addirittura Caravaggio. Ed il padre la affida ad un suo amico perché impari e migliori nell’arte della pittura, Agostino Tassi. Ma il Tassi un giorno abusa di lei. Questo trauma e il processo che ne è derivato, voluto dal padre, segnano tanto profondamente la vita artistica di Artemisia. Tutto quello che ne consegue e tutto quello che lei ha compiuto per affrancarsi e affermarsi in un mondo dominato ferocemente da uomini, la rendono una figura di riferimento per la lotta dei diritti delle donne. La pittura di Artemisia è potentemente drammatica, lo stile è quello caravaggesco, con forti chiaroscuri, con il raggio di luce rivelatore, che nel caso della Gentileschi non rappresenta la grazia di Dio, ma la giustizia divina, che si abbatte su Oloferne per mano di Giuditta o che condanna i vecchioni pronti ad importunare la povera Susanna. Lei con passione ci racconta tutto, ci mostra le sue tele, ce ne spiega la ragione, le circostanze da cui sono nate. Ci racconta i suoi trionfi, le sue sconfitte e sempre e sempre la lotta contro un sistema che la vorrebbe a casa ai fornelli, ad accudire la figlia. Ma lei è la pittura, come ci dice nell’allegoria che fa di un suo autoritratto, non può fare altro che dipingere. Ci racconta tutto, scende nell’abisso della violenza subita, sale nel paradiso dell’arte. E noi assistiamo alla meraviglia di una grandissima pittrice che risplende della sua vittoria su un mondo governato da uomini.

Un testo: R. D’Alessandro e F. Valdi

Regia: Roberto D’Alessandro

Scene: Roda

Costumi: Antonia Petrocelli

Stagione 2023
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Gigi Miseferi & la sua band larga al Teatro comunale di Vejano con "Serata a '45 Gigi"

Domenica 14 maggio alle 18, al Teatro comunale di Vejano Gigi Miseferi, attore, comico, autore e regista, va in scena con "Serata a '45 Gigi". Gigi Miseferi, da diversi anni ha intrapreso un percorso musicale dove coinvolge e diverte la platea grazie alle sue sorprendenti doti canore, lo spiccato senso dell'improvvisazione, coniugato alla propria verve ed alla teatralità. Accompagnato da talentosi musicisti, rigorosamente dal vivo, propone esilaranti momenti di puro cabaret con battute sull'attualità ed attraverso esilaranti aneddoti e storie, racconta le vicissitudini della "Generazione over fifty", vissuta a cavallo tra l'analogico e il digitale ma soprattutto sopravvissuta all'incubo di ogni ragazzino nato negli anni '60. La colonna sonora dello show offre al pubblico la possibilità di riassaporare in modo genuino e coinvolgente, fino a renderlo piacevolmente partecipe, lo straordinario repertorio di simpatici, orecchiabili e conosciuti successi musicali senza tempo, diversi dei quali appartenenti all'intramontabile genere swing. Lo spettacolo è ideale per intrattenere, coinvolgere e divertire il pubblico, rendendolo allo stesso tempo protagonista dell'evento. Gigi Miseferi propone medley musicali creati per trascinare il pubblico in pista a ballare e cantare come ragazzi spensierati la musica italiana anni '60, '70', '80 e '90 per poi farlo scatenare a ritmo di rock, samba, mambo, cha cha cha con i travolgenti successi latino americani.

Frazzetto e Scapicchio insieme nel focoso "Varietà romano" al Teatro comunale di Vejano

Domenica 7 maggio alle ore 18, al Teatro comunale di Vejano va in scena "Varietà romano", lo spettacolo che vede l'interpretazione di due eclettici artisti: Luciana Frazzetto e Sandro Scapicchio, con la regia di Massimo Milazzo, regalano al pubblico allegria e musica con il loro spettacolo di varietà per far trascorrere una piacevole e coinvolgente serata all’insegna del buonumore e del divertimento. Lo spettacolo è un fuoco incrociato di sketch dell’avanspettacolo, battute, monologhi e doppi sensi intervallati da canzoni che fanno parte del più classico repertorio romanesco e non solo. Uno show coinvolgente, dal ritmo continuo, che vede in azione una frizzante, scoppiettante e instancabile Luciana Frazzetto e un eclettico musicista, cantante e attore Sandro Scapicchio. In scena due artisti che grazie alla loro duttilità, riescono ad interpretare e ad alternare situazioni esilaranti a momenti di grande emozione ricordando Anna Magnani, Gabriella Ferri, Ettore Petrolini, Alberto Sordi e portando gli spettatori a ripercorrere con un salto all’indietro nel tempo, la storia dello spettacolo ai tempi dell’avanspettacolo con una Roma protagonista assoluta. Risate assicurate con Luciana e Sandro con gag, travestimenti, macchiette, personaggi buffi e momenti musicali all'insegna del varietà. Insomma, una girandola di comicità.

Domenica 30 aprile alle ore 18, al Teatro comunale di Vejano va in scena "Money - Non per soldi ma per denaro", lo spettacolo di Roberto D'Alessandro, F. Valdi e G. Coppola, con lo stesso Roberto D'Alessandro e con alla tastiera Federico Pappalardo. Non era facile realizzare uno spettacolo avente come argomento il denaro. Un elemento con cui siamo costretti a fare i conti e con cui ognuno di noi ha un rapporto del tutto personale. Ma al di là delle considerazioni personali, cosa rappresentano i soldi nella nostra quotidianità? Tutti sappiamo che nella società che abbiamo costruito c’è qualcosa che non va, ma la verità è che la maggior parte delle persone non vuole cambiare il mondo, vuole solo fare soldi e la maggior parte di loro non importa nemmeno come farli. Viviamo in una società ossessionata dal denaro, ma completamente all'oscuro di come si vive. Ma questi benedetti soldi daranno poi davvero la felicità? Quanto contano i soldi nella vita di tutti i giorni? Molto, se non tutto. La vita oggi è dettata minuziosamente dalla disponibilità economica. Siamo governati da oligarchie finanziarie che riescono a convincerci che l’acqua va comprata e noi lo facciamo, anzi se lo facciamo ci sentiamo più fighi. La monetizzazione di qualsiasi aspetto delle attività umane, è la necessità di un mondo liberista per piegare tutto alla sua necessità di commercio. Abbiamo evocato un mostro che può tutto ma che non riusciamo più a piegare alle nostre necessità. "Money" è un viaggio attraverso la società e gli individui sotto la lente d’ingrandimento di un punto di vista.

Venerdì 28 aprile alle 21, al Teatro comunale di Vejano va in scena "Memorie del grande attore", lo spettacolo diretto e interpretato da Andrea Buscemi liberamente ispirato a "Kean, genio e sregolatezza" di Alexandre Dumas. La vicenda umana e artistica di Edmund Kean, il più grande attore inglese dell’Ottocento, reso immortale dal binomio “genio e sregolatezza” coniato per lui da Alessandro Dumas figlio. L’intento dell’attore-regista pisano è quello di raccontare la figura del più grande interprete shakespiriano per eccellenza, ponendo così l’attenzione sul mondo del teatro, le sue grandezze e le sue nefandezze. Così come immensamente grande fu Kean sulla scena e infinitamente piccolo nella vita privata, intemperante nei trionfi e fragilissimo nelle difficoltà, così il mondo del teatro può essere paradigma del mondo reale, dove non sempre tutto è veramente come appare. E dove la vita può sempre trasformarsi in scena, e viceversa.

Domenica 23 aprile alle ore 18, al Teatro comunale di Vejano va in scena l'attrice Debora Caprioglio con lo spettacolo "Callas d'incanto", per la regia di Roberto D'Alessandro. Bruna, fedele governante di Maria Callas, al suo servizio dal 1953 al 1977 è stata l’ombra della Callas e come una vestale, ne custodisce la memoria, i ricordi, l’idea di una donna che ha rappresentato tutta la sua esistenza, per la quale la sua vita ha avuto ed ha ancora una ragione che va al di là del semplice esistere. Bruna rappresenta la semplicità, la quotidianità, quella contingenza davanti alla quale non è possibile valutare il genio, del quale tuttavia si avverte la statura, del quale si venera l’immensità di pensiero, la vastità delle imprese. Così ascoltiamo la storia che ci racconta e ci troviamo al suo fianco a spiare quasi con vergogna i palpiti di quel cuore, la sua felicità, il suo tormento, tutta la tristezza del mondo.

Domenica 2 aprile alle 18 va in scena al Teatro comunale di Vejano lo spettacolo con Martufello "Dio ce ne scampi e mazzancolle", diretto da Pier Francesco Pingitore. Con "Dio ce ne scampi e mazzancolle", Martufello si presenta al pubblico in una veste più ambiziosa e completamente rinnovata. E’ lo spettacolo della maturità di un artista, che ha ottenuto il successo della grande platea televisiva e la simpatia di tutte le piazze e i teatri d’Italia, con la sua maniera semplice e diretta, da amico, che racconta storie piacevoli, che fanno ridere e divertono. Oggi però Martufello fa un passo avanti. I testi che affronta e propone, sempre leggeri e divertenti, hanno anche la sostanza per essere brillanti testimonianze del tempo, del costume anche del malcostume di questa nostra epoca. La malasanità, la malaeconomia, la malapolitica, ma anche i malfattori d’ogni risma e d’ogni colore, le tante vessazioni cui ogni giorno siamo sottoposti dai tanti “sola” che ci circondano; e poi le manie, i tic, le voglie più o meno segrete, costituiscono la materia su cui si esercita la buffoneria senza briglie di Martufello. Che ha una sola direttrice di marcia: il rispetto del pubblico. Un lungo monologare fatto di tanti monologhi, tante storielle, tantissime battute, che cambia ad ogni momento, e ad ogni passo si rinnova e sorprende.

Domenica 2 aprile alle 18  va in scena al Teatro comunale di Vejano lo spettacolo con Martufello “Dio ce ne scampi e mazzancolle”, diretto da Pier Francesco Pingitore. Con “Dio ce ne scampi e mazzancolle”, Martufello si presenta al pubblico in una veste più ambiziosa e completamente rinnovata. E’ lo spettacolo della maturità di un artista, che ha ottenuto il successo della grande platea televisiva e la simpatia di tutte le piazze e i teatri d’Italia, con la sua maniera semplice e diretta, da amico, che racconta storie piacevoli, che fanno ridere e divertono. Oggi però Martufello fa un passo avanti. I testi che affronta e propone, sempre leggeri e divertenti, hanno anche la sostanza per essere brillanti testimonianze del tempo, del costume anche del malcostume di questa nostra epoca. La malasanità, la malaeconomia, la malapolitica, ma anche i malfattori d’ogni risma e d’ogni colore, le tante vessazioni cui ogni giorno siamo sottoposti dai tanti “sola” che ci circondano; e poi le manie, i tic, le voglie più o meno segrete, costituiscono la materia su cui si esercita la buffoneria senza briglie.

Conferenza Stampa

Conferenza Stampa - Stagione 2023

MERCOLEDÌ 22 MARZO ORE 11.00

presso Aula Consiliare - Comune di Vejano

Piazza XX Settembre, 12, 01010 Vejano VT 


Vi Aspettiamo!

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